Leonardo Catena ieri nel corso dell’evento a Montecassiano
«Questa candidatura per me è un grande onore e una responsabilità. Ringrazio gli iscritti e i dirigenti del Partito Democratico per la fiducia. Il mio impegno sarà portare in Regione il metodo di lavoro che mi ha accompagnato in questi anni: ascolto, concretezza e una visione chiara di sviluppo», così Leonardo Catena, sindaco di Montecassiano dal 2014 (tre mandati consecutivi), che ha saputo portare 30 milioni di euro di investimenti in opere pubbliche e sotto la sua amministrazione sono stati potenziati servizi sociali, educativi, culturali, ambientali e turistici.
Ora, Catena annuncia ufficialmente la sua candidatura alle elezioni regionali, con l’obiettivo di rappresentare la provincia di Macerata e le Marche e di contribuire a una svolta per il futuro della regione. Ieri sera si è svolto un evento a Montecassiano proprio dedicato all’annuncio della sua candidatura.
Leonardo Catena
«Le Marche negli ultimi cinque anni hanno conosciuto un evidente arretramento: sanità peggiorata, con liste d’attesa interminabili e famiglie costrette a rivolgersi al privato o a rinunciare alle cure; assenza di politiche sociali efficaci, con il terzo settore escluso dai processi decisionali, una mancanza di visione con politiche mirate per le aree interne; crisi del sistema produttivo, fotografata dai dati di Bankitalia, senza che la politica regionale sia riuscita a dare risposte. Sanità, lavoro, sicurezza e inclusione non possono restare slogan – continua Catena – ma devono tornare a essere diritti per tutti. Assistiamo, invece, a una politica che pensa agli equilibri di partito e agli slogan, mentre i problemi delle persone restano irrisolti».
Tra le priorità indicate, anche il contrasto al cambiamento climatico, tema che Catena definisce «centrale non solo per l’ambiente, ma per la salute, l’agricoltura, la pesca, le risorse idriche e l’intero sistema produttivo. Vorrei vivere in una regione dove contano il merito e le capacità, non i giochi di partito che premiano gli amici a scapito di chi lavora e si impegna davvero. La filiera istituzionale non significa favorire chi è dello stesso partito, ma è stabilita dalla Costituzione attraverso la collaborazione tra le diverse istituzioni indipendentemente dall’appartenenza politica. Serve un nuovo modello marchigiano, capace di tenere insieme sviluppo, giustizia sociale e sostenibilità. Questa candidatura è per me un nuovo inizio e un impegno a costruire, insieme ai cittadini, un cambiamento per un futuro migliore per le Marche».
Nei giorni scorsi a scuotere le elezioni regionali è arrivato l’avviso di garanzia al candidato governatore Matteo Ricci per la vicenda Affidopoli legata a quando era sindaco a Pesaro. «Pieno sostegno al nostro candidato Matteo Ricci – continua Catena -, una persona per bene, un amministratore e politico serio, onesto e appassionato che dimostrerà la sua estraneità rispetto ad un’accusa risibile di aver ottenuto vantaggio elettorale dallo svolgere bene il proprio mandato promuovendo iniziative importanti per la sua città. Fiducia nel lavoro della magistratura e certo dell’onestà e dei valori che sono alla base dell’impegno di Matteo, come uomo e come politico.
La stragrande maggioranza degli avvisi di garanzia finisce con un proscioglimento e questo sarà anche il caso di Matteo. Rammarica vedere sui social una destra garantista con gli amici (il sottosegretario alla Giustizia Del Mastro di Fratelli d’Italia, condannato in primo grado a otto mesi di reclusione ancora al suo posto, la ministra Santanchè indagata, e così via con un lungo elenco) e giustizialista con gli avversari. Le campagne elettorali si fanno sui temi che interessano la vita delle persone e non gettando fango sugli avversari. I marchigiani lo sanno e hanno maturato un giudizio negativo sull’operato della giunta Acquaroli. Siamo pronti ad andare avanti insieme con le nostre idee e il nostro programma per un futuro migliore per le Marche».
Ahahahaha
Prima lavete distrutta, la sanità ora avete il miracoloso rimedio per risolvere tutto a tutti, fate solo una gran pena.
Osvaldo Frusto distrutta come? Forse non avevano fatto abbastanza ,allora ,visto quello che stanno combinando questi
L'importante è riuscire a prendere la poltrona...poi fanno i caxxi loro! In tutto questo bailamme sono preoccupato dal totale silenzio dall'ex genio sindaco del capoluogo provinciale ! Romano Carancini che fine ha fatto?
Con Catena? Si legatecelo.
Quante parole vuote, ma la realtà è ben diversa...!
Il sindaco! Di tutti, ma non per tutti.... ci sono figli e figliastri
Parlano tutti la stessa lingua il problema è che poi dimenticano quello che hanno detto
Già tutti si impegnano prima e poi, poi perereppeppè, perereppepè, olè
Mai credere nella malafede noi crediamo che il suo COMPAGNO e serio ......anke mia nonna dopo 7 figli lei non ci crederà era vergine
Ricci è bollito, il PD che comanda a Roma non lo vuole neanche fuori della porta. Da ottobre andrà a fare il custode della bocciofila di Pesaro
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