Giordano Ripa
«Rivendico convintamente ed orgogliosamente di aver abbandonato, dopo quasi quattro anni, due partiti dell’attuale maggioranza perché ho toccato con mano la sciatteria, la miopia e la sudditanza con cui amministrano Macerata», così Giordano Ripa consigliere comunale del gruppo misto e coordinatore della lista civica Futuro per Macerata risponde all’assessore Riccardo Sacchi che gli aveva replicato sulla questione dei contributi al festival di Musicultura.
«Non è sufficiente ammettere che i problemi ci sono come fa Sacchi – dice Ripa -: è dovere di un amministratore risolverli compiendo scelte lungimiranti, cosa che all’assessore proprio non riesce. Per questo la sua replica scade sull’offesa personale: mi dà indirettamente del ridicolo e ironizza sul fatto che la mia difesa di Musicultura sarebbe strumentale perché non ne sarei uno spettatore. Cosa glie lo fa pensare? Il fatto che non ho mai preso, come invece fanno in tanti, i biglietti omaggio per fare una foto in prima fila? O il fatto che sono uscito da questo centrodestra creando un movimento civico per cui non dovrei difendere il valore culturale e promozionale di un festival che il centrodestra che governa il comune considera orientato politicamente altrove? Il valore di Musicultura è intrinseco e non può essere misurato in termini di supposta fedeltà politica o di compiacimento del governante di turno. Questa manifestazione – continua Ripa -, dovrebbe essere valutata unicamente con riferimento alle qualità delle proposte culturali proposte ed al gradimento crescente ed incontrovertibile che esse riscuotono. L’assordante silenzio del sindaco e della maggioranza confermano che in Comune si è consolidata una linea di pensiero secondo cui Musicultura non è così indispensabile per Macerata e se non ci dovessero essere più le condizioni per ospitarla, pazienza, che la città se ne faccia una ragione».
Secondo Ripa «Sacchi gioca con le parole, mistifica, manipola, come ha fatto in Consiglio comunale dicendo che per il 2026 hanno ovviato alla decurtazione del contributo a Musicultura con lo stanziamento di 50mila euro nell’ambito del progetto per MaMa Rebuild. Il mio intervento ha costretto Sacchi a rettificare precipitosamente il tiro ed ammettere che il progetto di MaMa Rebuild non può compensare i 19mila euro di riduzione del contributo, perché trattasi di attività diverse e distinte dal festival. L’altra affermazione di Sacchi che viene smentita dai fatti è quella secondo cui la sua maggioranza gli ha manifestato la volontà di dare un contratto pluriennale a Musicultura quando e se verrà riconfermata al governo della città. Intanto, se veramente c’è questa intenzione, non si capisce perché non lo si faccia subito anziché attendere un anno e l’esito delle elezioni. In realtà nessun intervento in Consiglio comunale ha confermato questo orientamento, anzi. I pochi esponenti di maggioranza che hanno preso la parola hanno ribadito che vogliono tenersi le mani libere. La terza spericolata affermazione di Sacchi riguarda l’intenzione dell’Amministrazione di andare in Regione a chiedere a Acquaroli di sostenere economicamente Musicultura. Sembra una solenne presa in giro se è vero che dal 2020 ad oggi la Giunta Regionale ha ridotto progressivamente i contributi destinati a Musicultura, passando da 200mila euro a 40mila euro».
Bocciata la mozione per Musicultura: «Da Sacchi giustificazione ridicola»
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In politica bisognerebbe dire la verità alla gente cosa che qui mi sembra latiti. P.S in Francia voglio abolire il festivo del lunedì dopo Pasqua per far lavorare di più le persone andiamo di bene in meglio.
Diciamo che la risposta data dal Dott.Ripa ha fatto fare la solita figura di M….A..a qualcuno..Ma ahimè ci sono abituati…Dinamica Spurghi dove seiii ????
Ritengo che ha ragione da vendere il consigliere Ripa quando mette in evidenza il “gioco di parole” per mistificare la realtà dei fatti. Infatti, l’assesore si giustifica affermado che da parte dell’amministrazione comunale c’è “consapevolezza” dei problemi, ma non menziona soluzioni ai problemi, più gioco di parole questo?
Consigliere, tutto il mio rispetto per onorare la professione di politico e riscoprire il sentimento dell’indicazione.
Entrambi i termini scomparsi dall’uso comune.
Forse la “strepitosa” intenzione di filodiffondere la musica ovunque con graditissimi inserti pubblicitari, sta suggerendo ad alcuni la creazione di un festival parallelo da intitolare “Musicoltura”.
Io comunque a quello originale farei di tutto per evitare di fornirgli un alibi per trasferirsi altrove. Non bastasse l’esempio della Lube…