Un nuovo corso, laboratori all’avanguardia
e lo studente al centro:
Unicam apre le iscrizioni

CAMERINO - Presentata la nuova campagna di comunicazione in vista del prossimo anno accademico. Il rettore Graziano Leoni: «Costi invariati e un respiro sempre più internazionale. I ragazzi vivono l'università ed è fondamentale in un momento di grande disaggregazione». E per la prima volta Medicina veterinaria non sarà a numero chiuso. VIDEO

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La campagna di Unicam

di Monia Orazi

Al via le iscrizioni Unicam per il prossimo anno accademico. L’Università di Camerino ha presentato la nuova campagna di comunicazione puntando su innovazione, internazionalizzazione e benessere studentesco. Tra le novità: il corso magistrale in Scienze del cibo, l’alleanza europea Creative e laboratori all’avanguardia.

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La presentazione di stamattina

Sono ufficialmente aperte le iscrizioni per l’anno accademico 2025-2026, accompagnate da una campagna di comunicazione che ha come protagonisti assoluti gli studenti. “Studia dove tutto parla di futuro, vivi dove tutto parla di te” è il claim che sintetizza la filosofia dell’ateneo, immortalato nelle immagini che ritraggono studenti con sullo sfondo il futuristico palazzo Chip, sede di laboratori e strutture avveniristiche.

Per il rettore Graziano Leoni la dimensione relazionale rappresenta un elemento distintivo dell’offerta formativa: «Per noi vivere all’interno dell’università significa frequentare gli spazi, ma soprattutto stare insieme a colleghi e colleghe, che danno la possibilità di scambiare esperienze, di avere esperienze costruttive, delle interazioni che sono fondamentali poi nel mondo del lavoro».

L’importanza della presenza fisica viene sottolineata in un’epoca di comunità sempre più frammentate: «Oggi abbiamo a che fare con delle comunità che sono molto disaggregate. Avere dei giovani che hanno sviluppato questa capacità, che si sono formati, hanno poi la possibilità di mettere a frutto la loro capacità relazionale, la loro inventiva, la loro capacità di risolvere problemi. Penso che sia una qualità che non si impara semplicemente leggendo o frequentando corsi online o a distanza, ma stando all’interno della struttura».

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Da sinistra: la prorettrice Giulia Bonacucina, il prorettore vicario Emanuele Tondi e il rettore Graziano Leoni

Tra le principali novità dell’offerta formativa spicca il corso di laurea magistrale in Scienze del cibo e innovazione alimentare, che segue il percorso triennale in scienze gastronomiche. «Ma non è l’unica novità – precisa il rettore – quest’anno stiamo attivando tantissimi corsi complementari che si collocano tra le discipline, i cosiddetti corsi “minor” o anche “micro-credenziali”, attività formative indirizzate non solo ai nostri studenti, ma anche all’esterno». Una svolta importante per l’internazionalizzazione arriva con l’ingresso nell’alleanza europea Creative. «Dal 1 gennaio, l’Università di Camerino è fondatrice di un’università europea che si chiama “Creative”, che rende i nostri studenti iscritti parte integrante di questa università europea. È un’alleanza tra 11 università, incentrata sulla formazione sui beni culturali e le tradizioni». Sul fronte economico, l’ateneo mantiene invariati i costi: «I costi non sono aumentati, la contribuzione studentesca è rimasta invariata rispetto all’anno scorso – assicura Leoni – le borse di studio restano confermate, un bel benvenuto per tutti quegli studenti e studentesse che hanno merito. Ovviamente si tiene conto anche della situazione economica, per chi ha meno possibilità di affrontare un corso di laurea con il diritto allo studio garantito dall’Erdis».

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Significativi gli investimenti nelle strutture: «Quest’anno avremo più alloggi disponibili, o quantomeno saranno messi a disposizione prima rispetto agli anni passati». Il recupero di spazi importanti include la completa ristrutturazione dell’ex Dipartimento di chimica: «Abbiamo completamente ristrutturato dal punto di vista sismico ed energetico. Al suo interno sono stati realizzati dei laboratori di chimica bellissimi, un laboratorio di scienze gastronomiche dotato di strumentazioni per la preparazione e l’analisi sensoriale, un laboratorio del sonno, e delle aule grandi e attrezzate per svolgere attività formative in maniera innovativa, diversa dalla didattica frontale tradizionale». Una delle novità più attese è l’avvio senza numero chiuso del corso di laurea in medicina veterinaria: «Il nostro nuovo corso di laurea sarà aperto da settembre: le iscrizioni sono già in corso e termineranno il 25 luglio. Il primo settembre iniziano le lezioni per acquisire i 18 crediti formativi, superare tre esami, e poi accedere al triennio».

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La prorettrice Giulia Bonacucina evidenzia l’impegno verso l’innovazione didattica: «Il percorso che stiamo intraprendendo è chiaro: si basa sull’innovazione, parola a cui tengo molto. L’innovazione non riguarda solo gli studenti, ma anche noi docenti». L’integrazione di nuove tecnologie rappresenta una priorità: «Da quest’anno anche sull’uso del metaverso, dell’intelligenza artificiale, della realtà immersiva. Alcuni corsi avranno attività simulate in realtà immersiva, e questo è bellissimo».

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Il prorettore vicario Emanuele Tondi sottolinea l’importanza dell’internazionalizzazione: «Vogliamo che chi si iscrive a Camerino abbia l’opportunità di sentirsi parte di un contesto europeo. L’università partecipa a progetti e accordi internazionali. È possibile laurearsi con doppio titolo, italiano ed europeo o extraeuropeo». La presenza internazionale è già una realtà consolidata: «La comunità internazionale a Camerino è forte: il 15% degli studenti è straniero. Venite a Camerino e troverete un piccolo mondo nel territorio».

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Edoardo Pettinari, studente e testimonial della campagna, racconta la sua esperienza: «Il claim non è solo uno slogan. È ciò che quotidianamente vivo da studente Unicam. L’università è a misura di studente, ma guarda al futuro, all’innovazione e all’internazionalizzazione, senza dimenticare il benessere degli studenti. Da quasi quattro anni studio giurisprudenza e posso dire che è come sentirsi a casa: cresci sia sul piano didattico sia personale, attraverso collaborazioni, conferenze, seminari». Sulla dimensione internazionale, Pettinari aggiunge: «È un vero plus. L’università ci permette di viaggiare nel mondo, conoscere nuove culture e sentirle vicine. Nonostante le differenze culturali, siamo colleghi e accorciamo le distanze. Come diceva il prorettore vicario, ci sono comunità che arrivano dalla Cina, dal medio Oriente, fino al Brasile».

Nelle parole conclusive del rettore Leoni emerge la filosofia che guida l’ateneo: «Vogliamo rimettere al centro gli studenti e le studentesse. È un momento difficile, segnato da incertezze globali, guerre, terremoti, pandemia. Ma l’università ha un ruolo fondamentale, non solo nella formazione accademica, ma anche nel supporto personale. Ogni richiesta di aiuto è presa in carico. Vogliamo che sentiate accoglienza non solo negli spazi, ma nelle persone». L’auspicio finale del rettore riflette l’ambizione dell’ateneo: «Speriamo che questi anni a Camerino siano per voi un ricordo positivo, e faremo tutto il possibile per lasciarvi qualcosa di importante. Come dicono molti che hanno studiato qui: “Sono stati anni bellissimi”».

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