«Basso bacino del Chienti,
silenzio della sinistra
e delle associazioni ambientaliste»

LA POLEMICA di Civitanova Unita e Nova Urbs dopo la presentazione del piano. Venturini e Squadroni: «Ai cittadini interessa di più la cronaca che l'ambiente, intanto tutti tacciono perché il silenzio è d'oro»

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giuliana-venturini-Paolo-Squadroni

Venturini e Squadroni

Bonifica del basso bacino del Chienti, dopo la presentazione del piano definita «vergognosa» da Civitanova Unita e Nova Urbs, le due associazioni puntano il dito contro il centrosinistra e i gruppi ambientalisti che non sono intervenuti sul tema.

A intervenire sono Giuliana Venturini e Paolo Maria Squadroni, rispettivi rappresentanti delle due associazioni che esordiscono sottolineando come «il cittadino abbia in generale poco interesse per un argomento importante come la salute dell’ambiente e delle persone, preferendo molto di più, ad esempio, i temi della sicurezza personale e il problema del traffico, che probabilmente sente più vicini al suo vivere quotidiano. Lo stesso atteggiamento di indifferenza purtroppo è condiviso dalle sedicenti forze politiche di opposizione e dalle parimenti sedicenti associazioni ambientaliste».

Ecco allora l’attacco: «La sinistra, partitica e non, paladina (a parole) a livello europeo e nazionale del Green Deal, in ambito regionale, provinciale e locale ha mostrato, sul tema dell’inquinamento del basso bacino del Chienti, la stessa iniziativa e intraprendenza di un bradipo. A parte il timido e fugace commento del consigliere comunale Lidia Iezzi all’articolo di presentazione del piano operativo, il nulla cosmico. La minoranza in consiglio comunale, provinciale e regionale (chiamarla opposizione, come detto, sarebbe esagerato) non solo ha evidenziato una mancanza di sensibilità verso i temi che riguardano l’ambiente, ma anche l’assenza di quel minimo senso di opportunismo che la vicinanza delle prossime elezioni regionali avrebbe dovuto ispirarle, perdendo la clamorosa occasione offertale dalla goffa e spudorata presentazione del piano operativo della bonifica da parte del sedicente centrodestra per mettere in cattiva luce il suo operato».

Ne hanno pure per i gruppi ambientalisti: «Da anni non spendono una parola sul gravissimo problema dell’inquinamento del basso bacino del Chienti – proseguono Venturini e Squadroni -, se non che tale scelta forse è dettata dal pericolo di vedere venir meno i loro finanziamenti in caso di prese di posizione scomode, inducendole a ripiegare su temi “più tranquilli”? Tutti tacciono, perché il silenzio è d’oro».

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