Spazio pubblicitario elettorale

Matteo Ricci sale sul palco in bici
e porta a Civitanova il pane antifascista
«Acquaroli dice solo sì signora»

VERSO LE REGIONALI - L'eurodeputato dem all'Annibal Caro: «Non celebriamo le marce su Roma, l'attuale presidente prende solo ordini di partito, la famosa filiera non ha portato un euro, io batterò i pugni per le Marche. Chiuderemo il carrozzone della Svem». Appello ai "suoi": «Ho bisogno di voi anche sui social, non mi preoccupano gli avversari locali, ma la forza della destra a livello globale»

- caricamento letture

matteo-ricci

di Laura Boccanera (foto di Federico De Marco)

Una bici per “pedalare” e il pane “antifascista” di Ascoli di Lorenza Roiati, è questa la quinta scenica che Matteo Ricci sceglie per Civitanova, terza tappa nel Maceratese della sua campagna elettorale verso la Regione Marche dopo la pedalata a Camerino e il sit-in al Cosmari.

 

matteo-ricci-al-teatro-annibal-caro-civitanova-FDM-9-650x433

Matteo Ricci sul palco dell’Annibal Caro con la bicicletta e sulla sella il pane della fornaia di Ascoli Lorenza Roiati

Due simboli che riassumono un’ora e mezzo di intervento in cui l’eurodeputato ha provato a raccontare il progetto per le Marche del 2050, un futuro che passa, secondo Ricci, per la rivendicazione della propria storia “antifascista” e del lavoro, peculiarità dei marchigiani, sia che si tratti di pedalare, sia che significhi andare a ritmo lento per vedere meglio. Non più crescita in termini di quantità, ma in termini di qualità per avere «la più alta qualità della vita in Europa».

E mentre Ricci era sul palco di Civitanova Alta, il governatore Francesco Acquaroli era in diretta su Rete 4 per Fratelli d’Italia per “strappare” un po’ di visibilità nazionale al suo competitor del Partito democratico.

matteo-ricci-al-teatro-annibal-caro-civitanova-FDM-10-650x433

Ieri sera al teatro Annibal Caro c’era il Pd maceratese e alcuni consiglieri comunali di Civitanova: il segretario provinciale Angelo Sciapichetti, i consiglieri regionali Romano Carancini e Sandro Bisonni, Sara Giannini, i sindaci Leonardo Catena e Andrea Gentili, il Pd civitanovese con Giulio Silenzi e Francesco Micucci. 

matteo-ricci-al-teatro-annibal-caro-civitanova-FDM-13-650x488Un’ora e mezzo di dibattito aperto dalla lettura di alcuni stralci dell’opera “Del naturale e dell’artificiale” di Paolo Volponi (letti da Rosetta Martellini) in cui Matteo Ricci ha spaziato dall’Europa alla sanità, dalle infrastrutture all’imprenditoria, dai dazi e Trump all’istruzione e alla semplificazione burocratica e ai social. E poi ancora emergenza casa, ricostruzione e terremoto, sociale.

matteo-ricci-al-teatro-annibal-caro-micucci-civitanova-FDM-4-650x433

Francesco Micucci

Ad aprire per i saluti Francesco Micucci, capogruppo Pd: «Non è la prima volta che Matteo Ricci viene a Civitanova, spero che la prossima volta che verrà sarà da presidente della Regione» -ha detto. E poi Sciapichetti con il quale pare ricucita la diversità di posizione rispetto ad alcuni temi come il fine vita che aveva portato ad “ammonire” Ricci per i passi in avanti su temi cari alla componente cattolica. «Per vincere questa sfida Matteo Ricci è la persona più autorevole che potevamo esprimere – ha detto – la bicicletta testimonia che dobbiamo pedalare tutti insieme la sfida la vinciamo se restiamo insieme».

matteo-ricci-al-teatro-annibal-caro-sciapichetti-civitanova-FDM-5-650x433

Angelo Sciapichetti segretario provinciale Pd

E la “pedalata” di Ricci all’Annibal Caro ha lanciato alcune proposte e non sono mancate anche frecciate agli avversari politici, nel mirino il Governatore Francesco Acquaroli, uno che «va a Roma solo a dire sì signora e a prendere gli ordini di partito e non a battere i pugni per le Marche» e l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini che «proprio non lo so fare l’assessore, l’hanno capito anche loro, gli hanno messo un tutor e un assessore all’edilizia sanitaria, in tre non ne fanno uno».

matteo-ricci-al-teatro-annibal-caro-civitanova-FDM-7-650x433

Matteo Ricci

Ma non si è parlato solo dei competitor del centrodestra perché «è come sparare sulla Croce rossa», ma anche e soprattutto del progetto che si vuole costruire con gli alleati in vista delle prossime elezioni: «Dobbiamo pensare a un futuro all’ altezza della nostra storia – raccontando anche i dubbi prima di accettare la candidatura – Ci ho pensato tanto prima di dire sì, in primis per il ruolo che ricopro da parlamentare europeo perché sono un europeista convinto e molto legato alla storia della mia famiglia».

L’ex sindaco di Pesaro ha ricordato la storia familiare, il nonno minatore a Charleroi «ma non ci si può sottrarre al richiamo della propria terra. Non potevo che scegliere le Marche, siamo chiamati a invertire la rotta di una regione che rischia il declino. Mai come questo momento siamo marginali ininfluenti, la famosa filiera non ha portato un euro nelle Marche e non basterà un buon programma, ma una visione nuova che guarda alle Marche del 2050».

matteo-ricci-al-teatro-annibal-caro-sciapichetti-carancini-micucci-civitanova-FDM-2-650x433

 

Partendo dall’alto Ricci tocca anche temi sovranazionali come la deriva del centrodestra sempre più a destra: «oggi un liberista come Berlusconi si rivolterebbe nella tomba – dice e scoppia l’ovazione in teatro quando cita quanto successo ad Ascoli e annuncia –  La nostra regione sarà una regione antifascista che non celebra le marce su Roma, ma il 25 aprile, la festa della Repubblica e il Primo maggio».

Tra i temi locali parla di impresa: «chiude un’azienda ogni 35 minuti, non vederlo non significa essere di centrosinistra o centrodestra, significa essere irresponsabili e coprirsi gli occhi col prosciutto della propaganda» e di aree interne e ricostruzione: «nelle aree terremotate dovrebbero girare col santino di Giovanni Legnini», sanità: «la differenza fra noi e loro è che per noi la sanità privata è integrativa, per loro è sostitutiva, finché non porteremo la spesa sanitaria al  7% del Pil il sistema sanitario non regge. Spendiamo 40 milioni in mobilità passiva ma un marchigiano su dieci ha smesso di curarsi non avendo risposte dal pubblico e non avendo risorse per il privato. E basta dare la colpa a chi c’era prima».

matteo-ricci-al-teatro-annibal-caro-civitanova-FDM-8-650x433

Tra le proposte Ricci arriva a dire: «abbiamo sempre preso come riferimento la legge Balduzzi, ma non è la Bibbia e visto che dal Covid è cambiato tutto costruiremo una cosa nuova» e sulla ricostruzione e sulle aree interne c’è il progetto per il ripopolamento: «sono idee che hanno fatto anche in Emilia Romagna e Friuli e hanno funzionato, sono 5 punti: contributo di 30mila euro a fondo perduto alle giovani coppie che si trasferiscono nelle aree interne, trasporto gratuito, asilo nido gratuito, contributo per tenere aperte pluriclassi e incentivo ai medici di base per andare nelle aree interne. Come la finanziamo? Chiudo quel carrozzone che è l’Atim che costa 12 milioni e che non è servito a nessuno. E anche la Svem non ho ben capito cosa fa, ho incontrato tanti imprenditori, ce ne fosse uno che mi ha detto che ha usufruito di progetti e finanziamenti fatti con la Svem».

matteo-ricci-al-teatro-annibal-caro-civitanova-FDM-1-650x433

 

Infine la sicurezza: «Voglio togliere dalle grinfie della propaganda il tema della sicurezza, voglio che le Marche siano la regione più sicura di Italia, faremo un servizio di sicurezza pubblico integrato regionale per contrastare le mafie e di prevenzione e contrasto ai furti negli appartamenti. Non voglio più una strada che entri ed esca dalle Marche senza dispositivi di lettura delle targhe».

matteo-ricci-al-teatro-annibal-caro-civitanova-FDM-3-650x433

La chiusura l’appello ai “suoi”: «ho bisogno della vostra passione, fisica ma anche digitale. Piaccia o non piaccia la campagna elettorale sarà anche sui social. Quel contenitore è un pezzo della creazione dell’ opinione pubblica. Sarà una campagna dura, non mi preoccupano gli avversari locali, ma la forza della destra a livello globale. Ci divertiremo, ma saremo invasi da tutor e badanti: preparatevi all’arrivo di ministri, sottosegretari. Ma noi siamo fieri di essere gente di provincia, è una grande virtù, tiene coi piedi per terra, ma non dobbiamo essere provinciali, per togliere la regione Marche dal fango della mediocrità nel quale costoro l’hanno cacciata».

Nel pomeriggio Ricci ha partecipato con il Pd di Potenza Picena ad un presidio davanti a Villa Buonaccorsi per testimoniare la necessita di un’accelerazione su progetti di restauro e riutilizzo del bene acquisito a patrimonio dello Stato ormai da tre anni.

matteo-ricci-al-teatro-annibal-caro-civitanova-FDM-11-650x433

matteo-ricci-al-teatro-annibal-caro-rosetta-martellini-civitanova-FDM

Rosetta Martellini

matteo-ricci-al-teatro-annibal-caro-civitanova-FDM-13-650x488

 

 

 

Toh, Matteo Ricci si candida «Con me un Pd finalmente unito Voglio una regione europea»

Ricci sui pedali tra le ferite del sisma «Dovrebbero portare il santino di Legnini» A Camerino l’abbraccio con Sciapichetti

Ricci riunisce il centrosinistra al Cosmari: «Troppi rifiuti andati fuori provincia No al business del termovalorizzatore»

 



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X