Il sindaco Alessandro Gentilucci di fronte alla chiesa da ricostruire
«Abbiamo ricostruito la piazza ma manca il pilastro delle nostre radici, la chiesa di Santa Maria Assunta, faccio un appello alla Sovrintendenza per un pronto avvio dei lavori». Così il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci che sottolinea l’importanza della riapertura della chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta.
«Dopo più di otto anni dal sisma – dice Gentilucci -, abbiamo necessariamente dovuto ricostruire la nostra piazza, che oggi è tornata a risplendere. Non potevamo procrastinare oltre i lavori di ricostruzione altrimenti ci sarebbero stati tolti gli stanziamenti derivanti dal Piano nazionale complementare (Pnc). Abbiamo restituito uno spazio importante alla collettività, ma si tratta di uno spazio in cui manca il pilastro delle nostre radici: la chiesa parrocchiale. Ci ritroviamo con una piazza finita, vero e proprio fiore all’occhiello, ma con una ferita ancora aperta, perché la chiesa è rimasta esattamente com’era dai giorni del sisma: distrutta». Per l’avvio dei lavori «a più riprese abbiamo sollecitato la Soprintendenza affinché si potesse avere una data certa, ma ancora non abbiamo potuto prendere visione del progetto. Le abbiamo tentate tutte, compresa la richiesta di poter diventare noi, come Comune, soggetto attuatore per una veloce ricostruzione della chiesa, cui, però, è seguita una risposta negativa. Da qui l’appello alla Soprintendenza, in qualità di sindaco, ma a nome di tutta la cittadinanza, per un pronto avvio dei lavori che restituisca ai nostri concittadini il luogo sacro per eccellenza di Pieve Torina e consenta di vivere appieno la piazza del paese».
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