Nibbiano, la frazione si sposta:
agevolazioni per chi cambia casa.
A Unicam altri 2,3 milioni

CAMERINO - Doppia ordinanza per la ricostruzione. Approvata una procedura agevolata per gli abitanti della frazione dichiarata interamente inagibile, mentre aumentano i fondi per la ristrutturazione dei palazzi Da Varano e Ribechi

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La frazione di Nibbiano

La ricostruzione si focalizza oggi su Camerino. Sono infatti stati approvate due ordinanze speciali ad hoc per la città: una per la delocalizzazione della frazione di Nibbiano, l’altra per aumentare di 2,3 milioni i fondi destinati ad Unicam per la ristrutturazione dei suoi edifici.

Partendo dalla frazione, che deve essere interamente trasferita altrove a causa di un grave dissesto, l’ordinanza speciale prevede tutta una serie di agevolazioni e sostegni per trovare o costruire nuove case. Nella frazione saranno demoliti tutti gli immobili, a seguito degli studi dell’Usr che hanno decretato l’inedificabilità dell’area. Le aree liberate rimarranno di proprietà dei singoli cittadini, ma non potranno più essere edificate. Il Comune provvederà a modificare lo strumento urbanistico. «Camerino è una delle città più colpite dal sisma e le famiglie di Nibbiano hanno vissuto mesi, anni difficili dalla notizia dell’inagibilità di tutta la frazione – ha affermato il presidente della Regione Francesco Acquaroli – per questo gli strumenti predisposti e approvati oggi in Cabina sono un’ottima notizia. Serviranno infatti a sostenerle nella fase di delocalizzazione, per tornare a riabitare il territorio senza temere la frana che purtroppo minaccia Nibbiano».

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Guido Castelli, commissario sisma

I cittadini interessati dalla delocalizzazione potranno accedere a un contributo per trasferirsi in un’altra abitazione, da acquistare o costruire, sempre nel territorio di Camerino. Nel contributo, in caso di acquisto di altra abitazione, sono riconosciuti anche incrementi per eventuali spese notarili, tecniche e altre spese documentate (comprese quelle già sostenute per indagini geologiche o per l’agibilità post-sisma). Mentre, nel caso di ricostruzione in altro luogo, il contributo massimo seguirà lo stesso principio, ma con un incremento fino al 30% per coprire l’acquisto del terreno e i costi accessori. «Siamo consapevoli del dramma che stanno vivendo queste famiglie – ricorda il commissario sisma Guido Castelli – proprio per questo abbiamo un’ordinanza speciale che potesse tenere conto dell’eccezionalità del “caso Nibbiano”, consentendo di delocalizzare in modo semplice e con il sostegno dello Stato. La sicurezza è un bene comune che stiamo preservando anche attraverso scelte difficili. Ma sono certo che riusciremo a riportare un po’ di normalità per questa comunità così duramente colpita dal sisma».

Non sarà necessario dimostrare l’inagibilità dell’immobile attraverso le procedure Aedes o Fast per accedere ai contributi: è sufficiente l’ordinanza di sgombero del sindaco per attivare il diritto ai benefici. Inoltre, anche nei casi di edifici con più proprietari o in comunione, ciascuno potrà procedere autonomamente alla delocalizzazione o all’acquisto equivalente. Il coordinamento delle attività è affidato all’Usr Marche, in collaborazione con il subcommissario Gianluca Loffredo. «L’approvazione di oggi dà il via a un grande lavoro volto alla sicurezza del territorio e dei cittadini, garantendo stabilità e una risposta definitiva a tutti gli abitanti della frazione – dichiara il sindaco Roberto Lucarelli – il percorso non è stato semplice a causa delle difficoltà tecniche e amministrative incontrate. Poniamo in essere una nuova normativa, inedita per molti aspetti, che consente sia l’acquisto di beni immobili già costruiti che di beni da costruire. Oggi è un grande punto di partenza per la frazione di Nibbiano».

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Graziano Leoni, rettore Unicam

Sul fronte Unicam, ecco invece arrivare 2,3 milioni in più per la ristrutturazione di Palazzo da Varano e Palazzo Ribechi. Nel dettaglio, per il primo viene aumentato l’importo di 1,5 milioni (per un nuovo contributo complessivo di 14,8 milioni euro). Un incremento necessario a seguito della revisione progettuale e dei maggiori oneri emersi. La cabina ha inoltre approvato l’aumento del contributo per l’intervento sul secondo. L’importo viene incrementato di 717mila euro per un nuovo totale complessivo di 2,1 milioni. Anche in questo caso l’aumento è stato determinato da una seconda perizia di variante e dall’adeguamento prezzi. Parte della somma, pari a 300mila euro, sarà coperta con le economie prodotte dall’intervento sul polo studenti Ex Magistrali. «Abbiamo appreso con grande soddisfazione – ha dichiarato il rettore Graziano Leoni – la notizia dell’aumento dei fondi previsti nell’ordinanza speciale n.1 dedicata al nostro ateneo. Grazie all’ordinanza abbiamo potuto concludere l’intervento all’edificio in centro che ora ospita il Rettorato e sono stati avviati anche gli altri cantieri di edifici per la didattica e gli alloggi. Le studentesse e gli studenti sono sempre stati al centro delle nostre azioni e poter garantire loro, oltre ad una formazione ed una didattica di eccellenza, luoghi sicuri e servizi di alta qualità è per noi motivo di grande soddisfazione».

Per quanto riguarda i lavori già avviati, entro pochi mesi è previsto il rientro a Palazzo Ribechi, mentre i lavori al complesso del San Domenico stanno proseguendo con ritmo sostenuto. È stato inoltre aperto il cantiere per il recupero dell’edificio Granelli, aggiudicati e partiti i lavori per il Collegio Fazzini e si è prossimi alla pubblicazione del bando per il Palazzo Ducale. Seguirà l’intervento su Palazzo Battibocca. Sono in corso anche i lavori di ristrutturazione del complesso di Santa Caterina, destinato a ospitare la scuola superiore di dottorato e la biblioteca scientifica. Infine, è stata completata la demolizione della casa matta dell’ex dipartimento di Chimica e sono partiti i lavori per il nuovo comprensorio universitario per gli studenti.

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