Il consiglio comunale di ieri sera
di Laura Boccanera (foto De Marco)
Intrattenimento notturno come elemento di rischio per l’abuso di sostanze e carenza di figure specializzate e psicologi nell’Ast nonostante l’aumento di casi tra 12 e 16 anni di accessi al pronto soccorso per valutazioni neuropsichiatriche dovute ad ansia, condotte suicidarie e autolesionismo. Cento gli accessi solo nell’ultimo anno su un bacino di 10mila ragazzini e ragazzine.
Sono alcuni dei dati emersi ieri sera nel corso del consiglio comunale di Civitanova dove Andrea Foglia, coordinatore del tavolo tecnico e osservatorio sul benessere dei giovani ha relazionato dopo un anno di lavoro sulle tematiche legate al disagio giovanile con oltre 50 operatori fra associazioni, istituzioni, terzo settore e giovani.
Andrea Foglia coordinatore del tavolo tecnico
Una valutazione richiesta dall’opposizione per conoscere i risultati del lavoro degli esperti dopo i casi di cronaca scoppiati in città con protagonisti minorenni, con aggressioni e aggregazioni giovanili protagonisti di episodi di microcriminalità.
Foglia ha illustrato all’assise intanto il cambiamento del nome dell’osservatorio: da “Tavolo per la prevenzione del disagio giovanile” a “Tavolo per la promozione del benessere e della salute delle nuove generazioni”, un cambio di prospettiva per offrire un approccio costruttivo rispetto alla demonizzazione di un fenomeno che invece è complesso e va governato con la sinergia fra tutti gli attori.
Ad emergere, oltre al lavoro del tavolo sono i numeri preoccupanti rilevati dalla direttrice dell’unità operativa complessa di Neuropsichiatria infantile dell’Ast di Macerata. «Nell’anno 2024 sono state registrate oltre 100 valutazioni neuropsichiatriche infantili nei Pronto Soccorso dei presidi ospedalieri di Macerata, Civitanova e Camerino. La fascia maggiormente colpita riguarda ragazzi tra i 12 e i 16 anni. Le cause di accesso: ideazioni o atti suicidari, autolesionismo, attacchi di panico e disturbi alimentari. Un dato che evidenzia il profondo malessere psichico che investe sempre più giovani e bambini, peggiorato rispetto al periodo pre-pandemico».
Un altro campanello d’allarme arriva dal servizio territoriale dipendenze patologiche di Civitanova. Tra i giovani si registra un aumento dell’uso di cannabis e cocaina, spesso associato all’abuso di alcol. Questo consumo è legato alla ricerca di eccitazione e riconoscimento sociale, segno di un crescente vuoto emotivo e fragilità narcisistica.
Sulle baby gang Foglia invita, come già sottolineato dal Prefetto, a non abusare del termine che non identificherebbe in toto le aggregazioni giovanili non organizzate presenti a Civitanova: «sono gruppi fluidi e occasionali, privi di gerarchie, composti da ragazzi tra i 15 e i 17 anni, prevalentemente italiani. Questi gruppi commettono reati episodici e non sempre replicati, ma la loro azione ha un impatto significativo sul tessuto sociale. È importante sottolineare che il fenomeno non riguarda solo giovani provenienti da contesti degradati: diversi casi coinvolgono anche ragazzi di estrazione sociale medio-alta. Le dichiarazioni dei giovani davanti ai magistrati mostrano spesso una minimizzazione delle proprie azioni e un preoccupante deficit empatico, riconducibile a un “analfabetismo emotivo”».
Andrea Foglia mentre relaziona al consiglio comunale
La relazione si chiude con una serie di raccomandazioni, appelli a superare la sola logica repressiva, chiedendo un impegno strutturato e costante di tutte le istituzioni per affrontare il disagio giovanile, investendo su prevenzione, supporto psico-educativo e potenziamento dei servizi territoriali. In particolare, è stato sottolineato il rischio concreto di perdere, dal maggio 2025, importanti risorse professionali, psicologi e assistenti sociali, fondamentali per sostenere la Neuropsichiatria infantile e i consultori. «Nell’Ast Macerata si evidenzia una grave carenza di personale nei distretti di Macerata, Civitanova e Camerino – aggiunge Foglia – Attualmente operano solo due psicologhe e un’assistente sociale, figure che rischiano di non essere confermate dopo il 30 aprile 2025. Nei consultori di Civitanova la situazione è critica: un solo psicologo ogni 61.000 abitanti, contro una media regionale di 1 ogni 24.000. Due psicologhe lavorano a tempo determinato per sole 18 ore settimanali, con contratti in scadenza. Anche il centro di salute mentale di Civitanova, attivo solo 12 ore al giorno per sei giorni, soffre di carenze croniche di psichiatri, psicologi, educatori e tecnici».
La relazione è stata accolta con favore dai consiglieri e il contenuto integrale verrà presentato l’11 aprile alla cittadinanza nel corso di un incontro al teatro Cecchetti.
Da parte della minoranza sono arrivati alcune raccomandazioni: per Mirella Paglialunga di “Per Civitanova” l’appello affinché «non rimangano teorie scritte in una bella relazione, ma si passi presto ad azioni visibili – rilevando come dal punto di vista politico – non vi sono state tracce di politiche giovanili nell’azione di mandato amministrativo».
Applaudito dai giovani presenti in sala l’intervento di Lavinia Bianchi di “Siamo Civitanova” che ha parlato di «ipocrisia» nelle condotte dell’amministrazione che parla di «modelli di comportamento, ma qui dentro non ci sono grandi modelli, l’ipocrisia è quella di parlare dei giovani senza coinvolgerli». Letizia Murri ha sottolineato invece una parte della relazione in cui si fa una correlazione fra l’offerta dell’intrattenimento notturno come fattore di rischio per l’abuso di sostanze: «nella relazione si dice che “In città attrattive come Civitanova, l’eccessiva focalizzazione sul divertimento può diventare terreno fertile per l’abuso di sostanze, condotte trasgressive e relazioni superficiali. Il disagio minorile e giovanile trova spesso un terreno fertile nelle dinamiche dell’intrattenimento notturno, un contesto in cui i giovani, in cerca di autonomia e appartenenza, possono entrare in contatto con situazioni di rischio” – da qui l’analisi della consigliera Murri – ci sia una inversione di tendenza rispetto ad una narrazione, anche da parte del comune di una Civitanova da bere, trovando una regolamentazione e interlocuzione seria coi gestori dei locali per evitare ipocrisie e incoerenze».
Da Elisabetta Giorgini in chiusura, l’appello a finanziare concretamente progetti: «Il tavolo tecnico ha fatto miracoli ad oggi per tenere il tema acceso nella città, hanno lavorato coordinando tutte le realtà educative e lo hanno fatto su base volontaria con la consapevolezza che l’amministrazione avrebbe finanziato con pochi mila euro le loro proposte Ecco perché oggi chiediamo di sostenerlo con un’indagine specifica sul territorio: Quanti ragazzi abbandonano la scuola? Cosa fanno ora e come vivono le loro giornate? Quanti fanno uso di droghe? Quanti sono a rischio di ludopatia? Come vivono i giovani stranieri, che rappresentano il 10% della nostra città? A queste domande, ancora non c’è risposta, ma se vogliamo uscire dalla situazione di stallo in cui siamo e decidere con responsabilità di intervenire realmente».
Il consiglio in apertura ha infine ufficializzato il passaggio di Gianluca Crocetti da Fratelli d’Italia a Civitanova Unica, lista civica del sindaco Fabrizio Ciarapica. Assenti ieri sera però sia Crocetti che il sindaco per l’evento organizzato da Filosofarte di presentazione dei libri del sindaco di Ascoli Marco Fioravanti e di quello di Filottrano Luca Paolorossi. Per l’assenza del sindaco è stata posticipata l’interrogazione sul patrocinio dato dal comune proprio ad un evento di Filosofarte.
Baby gang e violenza giovanile: «La responsabilità è degli adulti»
Patrocinio a “L’età dell’oro”, Ciarapica: «Sostegno ad evento di interesse seppur commerciale»
Patrocinio ad azienda di compravendita oro: Paglialunga presenta un’interrogazione
Serve controllare il cellulare la rovina dei nostri figli
Il risultato sarebbe stato lo stesso se si fosse insegnato il senso di responsabilità invece della quotidiana spettacolarizzazione del dolore? E se si fosse coltivato il pensiero critico anziché esaltare un successo effimero? E se lo sport, con le sue regole e la sua lezione di resilienza, avesse avuto più spazio rispetto ai modelli superficiali offerti dai media? Potremmo davvero accettare che questo cambiamento ci rappresenta, frutto di scelte e valori che, consapevolmente o no, abbiamo fatto nostri?
Serve perseguire gli spacciatori e risalire alla fonte di distribuzione di questa robaccia. Se si trova in giro e’ quasi impossibile impedire l’abuso. Poi serve il sostegno ai minori per disintossicarsi ed il sostegno alle loro famiglie, che spesso non si accorgono di quello che accade ai figli.
Come sempre grande fumo e nessun arrosto
Il disagio giovanile non corrisponde più solo ad un disagio familiare economico/sociale. Esiste un emergenza genitori che non sono adulti, guide ed esempio di vita. Sono sui cellulari più dei figli, sono sui social per esibizionismo o per flirtare a 30 40 50 60 anni. Non ci sono coppie e famiglie che si regalano sorrisi abbracci ed esperienze d amore all interno del proprio nucleo che èil primo anello della società...il mondo degli "adulti" è proiettato fuori alla ricerca continua di conferme e identità esattamente come succede in età adolescenziale. I ragazzi sono il prodotto e le vittime di quanto la generazione dei 40enni e 50enni hanno fallito nei sentimenti e nei valori. Affidare la vita i problemi e il destino dei propri figli agli psicologi vuol dire che il fallimento della genitorialita' è irreversibile o peggio ancora opportunistico.
Spegnere tutto e subito. Anche per i "grandi"....lascerei accesa solo la TV....forse...
Rincoglioniti dai cellulari dati già a meno di 10 anni,e poca presenza dei genitori
Servono genitori meno occupati e più vicini ai ragazzi senza colpevolizzare nessuno...questa vita è troppo impegnativa...bisognerebbe frenare un po' e prendete tempo per se e per chi si ha vicino
Perché gli adulti stanno meglio? C'è un disagio in giro spaventoso Si sta sgretolando tutto, le cause? Quando non si hanno valori e buon senso
Ma come il rap non portava messaggi positivi?
Ci vogliamo anche mettere che non c'è ne lavoro ne università per i giovani? Non è che sia un ambiente molto stimolante se hai meno di 40 anni.
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…parole parole parole…certo, anche quelle sono importanti (uno, mi pare, ci ha fatto pure un film…o quasi…), anche quelle ci vogliono, ma di che vogliamo, come si suol dire, parlare!!? A Civitanova, certe zone, di certo, sono più controllate e la cosiddetta movida dei ragazzi si è calmata, ma in realtà, si è solo spostata, si è solo ‘distribuita’, per intenderci, mentre i ragazzini e sempre più ragazzini, continuano a fare uso di droghe, di alcol, e a massacrarsi tra di loro, a formare baby gang (‘aiutate’ da chi sa sa bene…) e la situazione è, secondo me, destinata a degradarsi ulteriormente, anche perché si è aspettato anche troppo a volersi rendere conto di quel che stava accadendo. Prevenire!!? Certo, prevenire, le famiglie, i genitori, ma quali genitori, quelli che molte volte (mi pare, eh, se no rischio pure…) sono ancor peggio dei tanto ‘amati’ figlioletti!!? Oggi ci si fa anche a quarant’anni, a cinquanta e, tra non molto, anche i nonni di questi bravi pargoletti saranno ‘dediti’ alle droghe. Certa politica le vorrebbe ‘libere’, certo, sai che bello, si, macello…ci fa pure la rima. Altri giustificano gli spacciatori perché, poverini, per ‘mangiare’ cosa debbono fare (lavorare, per esempio???). Altri, ancora, affermano che se gli spacciatori (sempre poverini…) spacciano, è perché gli italiani consumano (ed è vero, ovviamente…), quindi non c’è un vero reato, secondo loro (stanno messi proprio bene, direi…chi lo afferma, certo). Tornare indietro, a questo punto, sarà impossibile, se non quasi, ma almeno le famiglie che ancora un po’ di ‘sano’ (sano di etica, di morale e anche di ‘dio denaro’…) hanno, cerchino di seguire i loro figli, i loro nipoti o i loro congiunti più che possono, per far loro capire che la droga (QUASIASI DROGA, anche l’alcol se consumato in un certo modo), è veleno, che la vita è magnifica senza, che quel che cercano è dentro di loro e non in qualcosa di artificiale ingurgitato perché va di moda o si hanno ‘dei problemi’. Tantissime persone hanno, o hanno avuto, nella loro vita, problemi enormi, eppure si rimboccano, o si son rimboccati, le maniche, lavorano, o hanno lavorato, duramente, sofferto, certo, ma affrontato la vita da vere donne o da veri uomini, con ‘le palle’, e qui non conta il ‘genere’, capitelo e lasciate perdere i sofismi e abbiate il coraggio di vivere nella realtà più vera. Tanti auguri, ma non di buona Pasqua, certo, anche quella, ma prima… gv
Per Ciarapica è stato più importante partecipare a Filosofarte dove non c’è né l’una e né l’altra. La presentazione del libro del sindaco di Ascoli che poteva leggere tranquillamente senza farselo spiegare visto tutti i diplomi e lauree acquisite durante il suo finora ” periodo di vita terrena” trascorso tra nani e fra bassi senza nessun alto. Oramai è diventato un classico dire che l’ultimo sindaco è il peggiore mai avuto ed effettivamente che finora abbia lasciato un ricordo che un giorno non possa far dire di lui: ” Proprio vero che sbagliare è umano ecc. ecc.” ci può stare. Avrà ritenuto più opportuno certe frequentazioni che gli potranno ritornare utili se decidesse di continuare la sua carriera politica. Certo leggere questo suo preferire come sindaco, che solo pochi giorni fa dichiarava guerra ai suoi fantasmi promettendo di debellarli con un’energia mai vista, poi vederlo preferire la mondanità di una serata con elementi di cui ne abbiamo una bella rappresentanza al Governo , per me lo timbra sulla fronte con inchiostro indelebile. Come fai poi a non vederlo adatto solo a tagliare nastri. Certo c’è nastro e nastro. Non sono tutti uguali, qualcuno lo tagli perché ti invitano a farlo, qualcuno perché te lo meriti.
‘Ogni’ 61.000 abitanti?