I 4 rettori: «No alla Link University,
a rischio il sistema universitario pubblico»

CASO - Si sono incontrati oggi i vertici degli atenei marchigiani per vagliare i documenti presentati dall'istituto privato. L'orientamento è chiaro: «Si rischia di compromettere sostenibilità e coesione in un periodo storico di tagli e risorse ridotti»

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John McCourt e Graziano Leoni, rettori rispettivamente di Unimc e Unicam

«L’insediamento di un ateneo privato può compromettere la sostenibilità e la coesione del sistema universitario pubblico, già gravato dai notevoli tagli alle risorse adottate di recente». Tengono il punto i rettori delle università di Macerata, Camerino, Ancona e Urbino, che si sono riuniti informalmente stamattina per avviare la discussione sul caso Link University e dei tre corsi di laurea che vorrebbe istituire a Fano, Ascoli e Macerata.

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Il rettore Gian Luca Gregori dell’Università politecnica delle Marche

«La documentazione è stata inviata alla Conferenza dei rettori delle Università delle Marche solo giovedì – ribadiscono i rettori in una nota – ribadiamo con fermezza l’importanza di garantire un’istruzione universitaria di alta qualità. Ogni nuova iniziativa formativa deve essere valutata in modo rigoroso, considerando le reali necessità del territorio, il valore formativo e la sostenibilità economica e accademica.

È essenziale evitare dinamiche che potrebbero indebolire l’ecosistema formativo esistente, pilastro fondamentale per lo sviluppo culturale, sociale ed economico della nostra regione. Nei prossimi giorni, sarà convocata una riunione ufficiale della Conferenza dei rettori per esprimere il parere motivato richiesto ai fini di un eventuale accreditamento dei nuovi corsi di laurea».

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