Lube, le sfide del 2025:
nuovo stabilimento e rete di store globale
«Strategie d’espansione focalizzate su Creo»

TREIA - Sul piatto per la nuova unità produttiva ci sono 44 milioni di euro, ma la volontà è anche quella di aumentare il numero dei negozi monomarca nel mondo. L'ad Fabio Giulianelli saluta un 2024 con 285 milioni di fatturato e 75mila cucine vendute: «L’obiettivo ora è diventare un player globale nel settore delle cucine, puntando sulla forza del Made in Italy»

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L’area dove sorgerà il nuovo stabilimento Lube

Il gruppo Lube si prepara a una nuova fase di espansione e innovazione. A partire dal progetto Lube For Future 2026, in cui l’azienda destina 44 milioni di euro a investimenti strategici, sostenuti anche dal Pnrr, per il rafforzamento della propria capacità produttiva e la crescita sui mercati internazionali.

Di questo gruzzolo, la fetta più importante (27 milioni di euro) sarà destinata a macchinari e impianti altamente innovativi per il nuovo stabilimento di Treia, che si estenderà su 30mila metri quadrati. «La nuova struttura avrà l’obiettivo di produrre cucine, mobili per il living e armadi, con un focus particolare sulle esigenze dei mercati esteri – fa sapere l’azienda – questo nuovo impianto sarà dotato di linee automatizzate e orientate alla logica industria 4.0, consentendo una produzione flessibile e altamente competitiva, in grado di soddisfare le richieste specifiche dei mercati internazionali. Il nuovo stabilimento sarà costruito rispettando i più alti standard di sostenibilità ambientale, con particolare attenzione al risparmio energetico».

Quindi, l’espansione della rete distributiva degli store Lube e Creo. Nel 2024, il gruppo ha raggiunto un traguardo significativo: oltre 650 store Lube e Creo Kitchens. «Con una rete certificata in forte espansione sia in Italia che all’estero – aggiunge il gruppo Lube – l’ampliamento ha un significato strategico profondo per l’azienda, che punta a rafforzare la propria presenza e a rispondere con tempestività alle esigenze dei consumatori globali. Nel contesto della distribuzione, Creo Kitchens ha rappresentato un’importante evoluzione. Lanciato con grande successo, il marchio si è rapidamente affermato come alternativa di qualità nel segmento delle cucine a prezzo contenuto. Creo è una risposta diretta alla crescente domanda di soluzioni accessibili senza compromettere la qualità, e i servizi al consumatore pre e post-vendita. Questa strategia ha permesso di catturare un pubblico che cerca un mix di convenienza, stile e prestazioni, senza rinunciare alla qualità e alla tradizione del made in Italy».

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Fabio Giulianelli, ad di Lube

Soddisfatto ovviamente Fabio Giulianelli, ceo del gruppo. «Il 2024 è stato un anno in cui abbiamo anche consolidato la nostra rete distributiva, che rappresenta la chiave del nostro successo – dice Giulianelli – l’attenzione alla qualità, al servizio e al prezzo competitivo è ciò che ci distingue. Particolarmente su Creo sono focalizzate le strategie di espansione per il 2025, con nuove inaugurazioni di store che offrono ai clienti una combinazione unica di qualità, servizio e prezzo, che è alla base della filosofia di business del giovane brand».

Oggi, il mercato italiano rappresenta ancora la principale area di riferimento per Lube, ma l’azienda sta accelerando l’espansione internazionale. Con una forte crescita in Europa, Medio Oriente e Asia, il gruppo punta a consolidare ulteriormente la propria presenza all’estero, con l’apertura di nuovi negozi monomarca e la crescita del business nel settore contract. «L’obiettivo è diventare un player globale nel settore delle cucine, puntando sulla forza del Made in Italy, che continua a essere un valore altamente apprezzato nei mercati internazionali», ha dichiarato Giulianelli. Nonostante le sfide economiche globali, il Gruppo Lube ha chiuso il 2024 con un fatturato di oltre 285 milioni di euro consolidando la sua posizione di leader nel mercato con una produzione annua di oltre 75mila cucine.

Oltre all’innovazione industriale, commerciale e distributiva, il gruppo Lube prosegue anche con il miglioramento delle condizioni di lavoro dei suoi dipendenti. «Stiamo implementando nuove misure di welfare aziendale e investendo nell’ambiente di lavoro per garantire a tutti i nostri collaboratori un’esperienza positiva anche fuori dall’orario di lavoro», ha aggiunto l’amministratore delegato del gruppo. Tra le novità inaugurata nel corso del 2024 la nuova mensa aziendale.

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Fabio Balaso (a sinista) e Fabio Giulianelli (a destra) con la Coppa Italia appena vinta

Il gruppo Lube, sinonimo è di eccellenza nel mondo dell’industria ma anche dello sport, continuando a investire nel futuro della sua comunità, con un occhio sempre rivolto alle nuove generazioni. La squadra di pallavolo Lube Volley rappresenta una delle realtà più vincenti e prestigiose nel panorama sportivo mondiale.  Nonostante i trionfi, Giulianelli ha ribadito l’importanza di un approccio equilibrato e sostenibile nella gestione della squadra, privilegiando la formazione e l’investimento sui giovani piuttosto che su ingaggi stratosferici. «Essere Lube significa continuare a lavorare per migliorarsi – ha affermato – è importante una crescita responsabile e in linea con i valori del gruppo. La società sta infatti valutando una politica giovanile che punta a valorizzare il talento in modo etico e duraturo, evitando speculazioni finanziarie e garantendo una competitività solida». Accanto alla pallavolo, Lube ha ampliato il suo impegno con la Lube Academy, una nuova iniziativa sportiva che segna il suo ingresso nel mondo del calcio. «La Lube Academy nasce come un centro sportivo e di formazione per i giovani, un’iniziativa ambiziosa che mira a creare una rete sportiva più ampia, con un focus particolare sulle nuove generazioni – conclude Giulianelli – Lube Academy non si limita al calcio, la struttura offre anche corsi in altre discipline sportive, creando così un ambiente poliedrico in cui i giovani possano crescere non solo dal punto di vista sportivo, ma anche umano. Non solo sport, ma anche formazione culturale: Lube Academy è un luogo dove i giovani potranno crescere, imparare e diventare adulti responsabili, consapevoli del valore dello sport e della cultura nella loro formazione».

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