«Intitolare una via a Bettino Craxi»
Costamagna rilancia e trova un alleato:
il consigliere Renzi di Forza Italia

CIVITANOVA - La toponomastica continua a far discutere in città. Lettera aperta al sindaco, alla giunta e al consiglio, per dedicare una strada all'ex leader socialista e riabilitarne il nome. «Una figura troppo a lungo sottaciuta o, peggio, criminalizzata. Fu un golpe giustizialista»

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Una via intitolata a Craxi a Sesto San Giovanni

Intitolare una via a Bettino Craxi. Lo ripropone Ivo Costamagna, storico esponente del Psi ed ex presidente del consiglio comunale di Civitanova. A supportarlo nella richiesta, a sorpresa, anche il consigliere Nicolò Renzi di Forza Italia, partito del sindaco Fabrizio Ciarapica. Ed è proprio al primo cittadino, alla giunta e al consiglio che in una lettera aperta Costamagna chiede di tributare l’onore della memoria toponomastica allo storico leader socialista, morto ad Hammamet nel 2000 di cui quest’anno è ricorso il 25esimo anniversario della morte. 

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Ivo Costamagna, già sindaco e presidente del consiglio comunale

Costamagna, che qualche giorno fa aveva lamentato la “censura” di un gruppo Whatsapp del centrosinistra civitanovese che lo aveva estromesso perché, secondo la versione dell’ex presidente del consiglio, “martellava troppo su Craxi intasando la chat” (leggi l’articolo), sottolinea la grande quantità di scritti e ricordi che in occasione dell’anniversario si sono svolti a livello nazionale, riabilitando la figura di Craxi, condannato per corruzione e finanziamento illecito al partito. «Sono stati pubblicati moltissimi e autorevoli libri di natura biografica e politica, si sono svolti convegni, trasmessi documentari e film, scritti articoli e interventi, a partire da quello del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, nei quali è stato finalmente dato il giusto riconoscimento alla figura e al ruolo del segretario socialista e presidente del Consiglio.

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Bettino Craxi

Una figura troppo a lungo sottaciuta o, peggio, criminalizzata. Il costo della democrazia, il finanziamento dei partiti che dal dopoguerra sino al 1989 avveniva per tutti, senza eccezione alcuna e in modo illecito, come dimostrò lo stesso Craxi con il discorso in Parlamento del 3 luglio 1992, da problema politico da risolvere politicamente divenne il grimaldello per il “golpe giustizialista” di una parte politicizzata della magistratura. L’obiettivo non era colpire la corruzione personale, che pure esisteva, ma decapitare la classe politica di governo e far retrocedere il nostro Paese dal ruolo politico, economico e internazionale che aveva acquisito. Emergono finalmente anche i reali motivi, i veri mandanti e gli esecutori materiali di quella operazione che, colpendo Craxi, ha colpito l’Italia. Dopo trent’anni siamo ancora fermi allo stravolgimento dei poteri che si è prodotto allora. Tutto questo dibattito su Craxi contribuisce, però, a far emergere finalmente la verità sulla grande autorevolezza della sua azione politica e istituzionale e riporta di attualità la richiesta, già avanzata in precedenza, di intitolare una via della nostra città a Bettino Craxi» – la riflessione di Costamagna.

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Nicolò Renzi, consigliere di Forza Italia

A firmare la richiesta non è solo Ivo Costamagna a nome dei socialisti liberali, con lui anche Stefano Vallesi del coordinamento cittadino e, a sorpresa, anche Nicolò Renzi, consigliere comunale di Forza Italia che potrebbe farsi portavoce verso il sindaco, del suo stesso partito, per sottoporre la questione alla commissione toponomastica.

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