Vicolo Pietrarelli, avanzano i lavori:
«Presto sarà parzialmente fruibile»

MACERATA - Una spesa di circa 800mila euro per riaprire l'area e bonificare il tutto. L'obiettivo dell'assessore Silvano Iommi è l'acquisto della proprietà che permetterebbe il collegamento con via Gramsci

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di Luca Patrassi

Avanzano i complessi lavori relativi alla prima fase del progetto di riapertura dello scomparso vicolo, ora ridenominato “Ponte dell’Oratorio dei Filippini”, chiuso dal 1889 per realizzare l’ex sartoria Pietrarelli lungo corso della Repubblica.

L’apertura anche parziale del vicolo era già prevista dal piano di recupero del centro storico sin dalla fine degli anni Novanta, ed ora, createsi le condizioni sia giuridiche che economiche grazie al finanziamento concesso al Comune con il bando Pnrr (“Investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, nonché a migliorare la qualità del decoro urbano e ambientale”), è stato possibile avviare il cantiere. I lavori realizzati sino ad oggi sono stati prioritariamente orientati a risolvere quella che si presentava come un’emergenza igienico-sanitaria nel cuore della città: il “vicolo scomparso”, infatti, era diventato un luogo infestato da piccioni morti e roditori vari per cui è stata prima installata in quota una idonea rete protettiva, poi si è operato nella sistemazione dei numerosi scarichi verticali e canne di esalazione.

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Le operazioni in corso le descrive l’assessore comunale all’urbanistica Silvano Iommi, ideatore di questa iniziativa: «Si sta procedendo a bonificare e restaurare, per renderlo fruibile e visitabile, il reticolo di vecchie botteghe artigiane, piccole stalle, depositi, cantine, grotte e cunicoli di pertinenza del primitivo Palazzo Palmucci-Pellicani per una superficie di circa 130 mq. di cui il Comune è divenuto proprietario. Allo stesso modo i vasti sotterranei, circa 350 metri quadrati di pertinenza dell’ex Palazzo Bourbon del Monte (oggi Filarmonica) potranno essere altrettanto fruibili dal Comune per iniziative temporanee sulla base di una convenzione già stipulata. L’importo complessivo dell’intervento è di circa 800mila euro e i lavori dovranno essere ultimati entro il 2026; dunque, sia pur lentamente ma costantemente, si sta componendo quel mosaico della maggiore valorizzazione dei luoghi della memoria identitaria e della cultura materiale urbana, che tanto può ancora dare per implementare quel magnetismo ancestrale del centro storico inteso anche come centro commerciale naturale. Resta comunque sempre l’auspicio che in un prossimo futuro si possa arrivare a completare l’opera di riapertura totale del “ponte dell’oratorio dei Filippini”, acquisendo la proprietà del locale che oggi occlude lo sbarco su via Gramsci».

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L’allora sartoria Pietrarelli

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