Il Polisportivo vista mare
di Laura Boccanera
Come era prevedibile non ha mancato di far discutere la proposta di alcuni imprenditori lombardi, avanzata attraverso un intermediario locale all’amministrazione comunale sul progetto di riqualificazione dell’area sud con un’ipotesi di edificazione turistico ricettiva e lo spostamento e realizzazione di un nuovo stadio (leggi l’articolo).
L’idea ha fatto sobbalzare in primis i tifosi e i gruppi ultras della città, da tempo ostili ad ipotesi che prevedono lo spostamento dello stadio (si ricorderà la mobilitazione del 2017, quando il sindaco Ciarapica disse di “sognare lo spostamento del Polisportivo” e venne travolto dagli striscioni fin sotto casa sua a Cascinare).
Stefano Paolini
I TIFOSI – «Lo stadio secondo la tifoseria sta bene lì dove sta – la posizione di Stefano Paolini del club Rossoblu – Quella che verrà fatta è una speculazione, era da tempo che se ne parlava. Come club Rossoblu eravamo propensi ad uno stadio nuovo senza modificare l’ubicazione. E’ pur vero che c’è un problema di viabilità, ma storicamente lo stadio è stato lì e sarei felice che venisse rinnovato, ma non al prezzo di un suo spostamento. Ben vengano comunque le proposte di uno stadio nuovo, ma mi auguro che chi si interessa del progetto non pensi solo allo stadio, ma anche alla squadra».
«Non ha senso spostare lo stadio, Civitanova è una delle poche città che ha lo stadio in riva al mare – sottolinea Alessandro Petritoli, altro tifoso rossoblu -. Per me che sono stato tra i promotori del lavoro di pittura delle mura esterne coi colori rossoblu è anche una mancanza di rispetto pensare di buttarlo giù. Lì prima c’era l’ippodromo, è sempre stato un punto di riferimento e di storia e pensare di spostarlo è frutto di una visione scellerata. Ciarapica era un tifoso come me, su questa storia credo ci siano molte pressioni».
Piero Croia (Forza Italia)
I CAPIGRUPPO – Impossibile invece far sbilanciare i capigruppo di maggioranza che quel progetto pure l’hanno visionato e al momento i consiglieri si tengono sul “chi va là” parlando solo di ipotesi senza nessuna concretezza: «Tutto è ancora molto in divenire – dice Piero Croia capogruppo di Forza Italia – Non si è parlato di costi e di cifre, ma si è tastato un po’ il polso per capire che aria tira. Ogni capogruppo riferirà al partito e poi si valuterà se c’è una maggioranza disponibile a parlarne. Ci sono varie ipotesi di location per il trasferimento dello stadio, non è detto sia solo l’area dietro al Cosmopolitan».
Roberto Pantella (FdI)
Ancora più laconico Roberto Pantella (Fratelli d’Italia), partito che in questi ultimi anni ha posto il veto a molteplici varianti urbanistiche e che come linea di partito si è data proprio quella di contrastare la speculazione edilizia e l’utilizzo di varianti. Ufficialmente non commenta perché «non c’è stato ancora nessun avallo e ogni iniziativa prima di essere approvata dovrà essere proposta alla città come era stato deciso». Non pervenuta invece la Lega, il capogruppo Giorgio Pollastrelli più volte contattato non ha risposto. A parlare questo pomeriggio è stato il sindaco Fabrizio Ciarapica (leggi l’articolo).
Yuri Rosati
L’OPPOSIZIONE – Più dura l’opposizione che parla di «proposta da far accapponare la pelle». Per Letizia Murri di “Ascoltiamo la città” «è assurdo pensare di edificare palazzi, di cui Civitanova è satura per non parlare del traffico che ne deriva. Il tutto in una zona inedificabile e interessata da una grave problematica di inquinamento del terreno che a vedere la soluzione sembra ancora un miraggio. Ci sarà da mobilitarsi in tutti i modi per evitare questo ennesimo scempio».
«Chi amministra ancora non ha capito che lo stadio non è della maggioranza, ma della città – afferma Yuri Rosati del Pd e tifoso della Civitanovese – devono chiedere alla città se c’è veramente la necessità di dover abbattere lo stadio a favore dei palazzinari e dove fare lo stadio nuovo e con quali fondi. Oggi è venuto fuori il vero motivo per cui questa maggioranza non investe nella ristrutturazione dello stadio. Non investe perché lo vogliono buttare giù».
Debora Pennesi – presidente di Centriamo
I COMMERCIANTI – «La nostra città si sta trasformando in una colata di cemento – sottolinea l’associazione Centriamo attraverso la sua presidente Debora Pennesi – Case su case. Abbattere lo stadio mi sembra una proposta surreale. Qui non abbiamo altri centri di aggregazione, invece di valorizzare quello spazio sportivo con una tradizione storica, lo radiamo al suolo? Poi ci lamentiamo della movida molesta? Un’amministrazione illuminata dovrebbe avere una visione per il futuro più etico e pensare a migliorare la qualità della vita dei cittadini che amministra. Non abbiamo un centro per i malati di Alzheimer, né per l’autismo e nemmeno un centro anziani, ma si continua a pensare solo in termini economici e speculativi».
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Io sinceramente se fanno uno stadio nuovo vicino dove hanno detto x le categorie superiori con tanti spettatori. Sarei contento Visto che il nostro è vecchio il tappeto non è più drenante Praticamente c'è da rifarlo nuovo Se qualcuno c'è lo fa gratis e anche una bella squadra io direi solo grazie
L'intero polisportivo va spostato. La città necessita di strutture sportive moderne ed all'avanguardia. Inoltre è giusto valorizzare a livello turistico, ricettivo e sportivo l'area sud della città che ha un grande potenziale.
Problemi grossi. . Mi raccomando costruite e cementificate.
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Ha ragione la sig.Pennesi, la zona dello stadio e’ l’ultima area sportiva rimasta vicino a Civitanova centro. Non si possono allontanare tutti i servizi dal cuore della citta’ che gia’ e’ in sofferenza. Certamente tutta quella area va ripensata ma l’intelligenza di una classe politica che vuole amministrare bene si vede nel trovare soluzioni di buon senso:Le idee di trasferire sempre tutto nella profonda periferia sono retrograde, consumano territorio e accrescerebbero le difficoltà di un quadrante gia’ strozzato tra palas centri commerciali e area industriale.
Stefano Corpetti,l’operazione non e’ gratis, questi vogliono tanta cubatura.
È solo un’idea pensava l’uomo, stravolto dall’emozione, ad un passo forse due dal sogno. Con gli occhi strabuzzati di fuori trattenuti dalle lenti dagli occhiali, la salivazione azzerata alla fantozzi con lo stesso sguardo stralunato e nel cervello una calcolatrice di quelle vecchie a manovella che divideva, sommava, sottraeva( questo alla parte altrui) e dava risultati esaltanti che già lo vedevano a bordo di una nave da crociera che si allontanava velocemente dal tiro a volo da dove i vecchi soci prendevano accuratamente la mira. L’amministrazione rimasta con un palmo di naso, sadicamente buggerata si chiedeva come avesse fatto il vecchio marpione noto turlupinatore a saltarli di nuovo. Eppure dal momento che arrivò ” la notizia “, nessuno lo perse più di vista. La Prima gettata di cemento per mancanza di spazio fu fatta a forma di torre camuffata da cabina dell’Enel davanti casa sua dove giorno e notte da dietro piccole fessure si intravedevano a volte colpite dal sole i riflessi incandescenti delle orbite degli osservatori… Smetto perché penso che questa vicenda prenderà il posto di Duvaicity e si scateneranno tutte le capaci forze dell’ironia e del sarcasmo ad omaggiare il soggetto che da anni ha reso questa città il centro della patacca.
Prioritario, per ovvie esigenze di trasparenza e di valutazione, sarebbe far conoscere subito alla cittadinanza il nome dell’intermediario civitanovese e il nominativo degli imprenditori lombardi che dovrebbero realizzare l’operazione. E subito dopo il progetto, che non può essere tirato fuori da un cassetto alla fine del giro.