Sabrina De Padova, consigliera del Gruppo misto
«Non possiamo permetterci di ignorare queste discrepanze: ogni cittadino ha il diritto di sapere come vengono gestiti i propri soldi». Così la consigliera del gruppo misto Sabrina De Padova che pungola l’amministrazione sui dati del bilancio di previsione 2025/2027 approvato questa settimana dal Consiglio, dopo qualche fibrillazione in maggioranza. De Padova annuncia un’interrogazione sul tema, che sarà discussa nella prossima assise di domani.
« Dalla documentazione ufficiale – dice – sembrerebbe che l’importo effettivo della cassa sia circa tre volte inferiore a quanto dichiarato, con una cifra di 1.447.751 euro, molto distante dai 4.000.000 di euro dichiarati. Ciò solleva il dubbio che nella previsione di spesa possano essere errori nei conteggi. Inoltre, le spese previste per gli anni successivi risultano significativamente ridotte, dimezzate e addirittura, annullate. Nel bilancio, ad esempio, per il 2023 sono stati indicati 19 milioni di euro per opere pubbliche, ma nel 2024 la cifra è improvvisamente schizzata a 107.404.357,29 euro, quadruplicando in modo straordinario. Nel 2025, il dato si dimezza a 45.836.441 euro, e nel 2026 e 2027 continua a diminuire ulteriormente a 17 milioni e 12 milioni rispettivamente. Questi numeri sollevano forti dubbi circa la loro veridicità. Alla luce di queste discrepanze, è molto probabile che il dato relativo al 2024, con quella cifra sproporzionata di 107 milioni di euro, sia non esatto. Se realmente fossero stati spesi tali importi, dovrebbero essere disponibili rendicontazioni dettagliate, cronoprogrammi che giustifichino ogni singolo euro, e non solo in termini di progetti previsti, ma di spese effettivamente sostenute. La previsione di un bilancio basato su numeri esagerati potrebbe comportare una rettifica successiva, la così detta variazione di bilancio, con una variazione che sposti parte di quei fondi dal 2024 al 2025, senza che ciò corrisponda a una reale capacità di spesa o di realizzazione di opere pubbliche».
«Un altro aspetto fondamentale – continua la consigliera – riguarda la necessità di adeguare il bilancio alla realtà. Non si può continuare a lavorare con cifre puramente speculative o basate su stime approssimative. Le opere pubbliche, che spesso sono legate a finanziamenti esterni e a un preciso cronoprogramma, devono essere trattate con la dovuta serietà. La situazione solleva anche una questione di trasparenza e responsabilità. Se il bilancio non riflette la realtà dei fatti, sia per quanto riguarda la disponibilità di cassa che per quanto concerne le spese previste, c’è una violazione della fiducia che i cittadini ripongono nelle istituzioni. I consiglieri comunali, da parte loro, devono esigere risposte chiare e documentate. È essenziale che l’amministrazione fornisca spiegazioni convincenti, soprattutto riguardo la destinazione di somme così elevate».
«Per il prossimo consiglio comunale – conclude – ho presentato un’ interrogazione sulle somme indicate nel bilancio, che rappresenta un’occasione fondamentale per chiarire questi punti. Mi auguro che l’assessora al bilancio o gli esperti e i responsabili della gestione finanziaria possano fornire tutte le risposte necessarie, in modo da ristabilire la correttezza e la trasparenza nell’amministrazione delle risorse pubbliche. In attesa di risposte chiare, confido nel fatto che le questioni sollevate verranno approfondite e risolte per il bene della comunità e per garantire una gestione oculata delle finanze pubbliche».
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Un conto è il preventivo e un conto è la cassa, sono due documenti abbastanza indipendenti tra loro.
Il Comune di Macerata ha una struttura amministrativa e dei Revisori dei Conti che sono professionisti esterni e remunerati il cui compito è sostanzialmente quello di svolgere un pregnante controllo sia sulla veridicità della contabilità sia sulla legittimità intrinseca delle spese. E nella loro relazione del 23 ottobre scorso (scaricabile dal sito del Comune) non leggo questi rilievi. Ciò non inficia quanto segnalato dalla Consigliera, ma anzi impone un pregnante controllo anche sulla scorta della mail inviata da alcuni Assessori per avere contezza dagli Uffici comunali di quanto e come speso, nonché sullo stato degli appalti, e l’odierno intervento di un Assessore non chiarisce posto che cenna solo ad oltre 100 cantieri di cui 30 in centro, e la conclusione, almeno per come l’ho intesa io, è…portate pazienza. Un po’ poco.
La Consigliera ha perfettamente ragione, i Bilanci degli Enti locali in generale, questo in particolare, violano leggi e principi contabili nell’indifferenza generale. Per quanto riguarda le Opere Pubbliche ed il ridicolo balletto di cifre, la verita’ sta nella violazione del principio della Competenza Finanziaria e del codice degli appalti che regola l’inserimento degli investimenti nel programma triennale opere pubbliche. Il Bilancio 2024 e’ tecnicamente un Bilancio Falso. Rispetto i 2 interventi precedenti, la Cassa non solo fa parte del sistema bilancio (le poste si indicano per Cassa e Competenza) ma e’l’unico dato oggettivo e verificabile ed anche uno dei cardini del calcolo del Risultato di Amministrazione. Per quanto riguarda i Revisori che non avrebbero rilevato irregolarita’ il discorso e’ lungo. Di sicuro non si sono accorti del Fondo Pluriennale Vincolato a zero (giochino vietato e censurato dalla corte dei conti) attraverso il quale si sono falsati 2 bilanci (2024 e 2025) ma soprattutto non si sono accorti di un’incongruenza da 12 milioni (su 17!!!!) del risultato presunto di amministrazione 2024.
“Vieni giù che facciamo i conti!!”.
Conti che di queste discretepanze non portano mai.
Sbaglio o i Revisori dei Conti avevano dato l’ok anche a Banca Marche e sappiamo tutti che fine ha fatto. Saranno mica le stesse persone??