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La Zanzara punge, sold out per Cruciani:
«Le libertà oggi sono a destra,
la sinistra è ormai intrisa di divieti»

MACERATA - Il presentatore di uno dei più popolari programma della radio italiana è stato ospite del festival Presente Liberale al Lauro Rossi. Le sue provocazioni hanno strappato applausi, in particolare per l'attacco al green pass, poi l'utero in affitto, il bullismo, Trump. Sulla droga: «Andrebbe tutta liberalizzata». Sul matrimonio: «La monogamia è un’altra ipocrisia del nostro tempo». Infine sul tema dell'igiene intima: «Odio l’acqua e il sapone, le mutande che indosso le ho messe tre giorni fa»

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Giuseppe Cruciani

di Marco Ribechi

La Zanzara punge al Lauro Rossi, teatro pieno per Giuseppe Cruciani. Il giornalista e presentatore di uno dei programmi più popolari della radio italiana è stato ospite ieri nel teatro cittadino per presentare il suo libro: “Via Crux. Contro il politicamente corretto”. L’evento, ad ingresso gratuito, è stato organizzato dal Comune di Macerata in collaborazione con la casa editrice Liberilibri e all’interno del ciclo di appuntamenti di Presente Liberale, il festival nazionale del libero pensiero. Ad aprire l’incontro le parole dell’assessore Riccardo Sacchi: «Dopo Nicola Porro nel 2022, lo stimolante dibattito con Francesco Borgonovo, Camillo Langone e Giovanni Sallusti del 2023, e l’inedita occasione di confronto con Daniele Capezzone dell’estate 2024 – ha detto l’assessore – ci ritroviamo al quarto appuntamento per un festival che vuole guardare con occhi diversi dal mainstream la realtà, attraverso un approccio liberale».

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Michele Silenzi, l’assessore Riccardo Sacchi e Giuseppe Cruciani

Gli occhi, in questo caso, sono quelli dell’irriverente Giuseppe Cruciani intervistato da Michele Silenzi direttore editoriale della casa editrice partner dell’evento. Cruciani, molto a suo agio sul palco del Lauro Rossi, ha voluto porre l’accento su quelle che considera le storture della contemporaneità, analizzandole attraverso il suo linguaggio diretto che non lascia spazio a fronzoli e fraintendimenti. I temi sono prettamente quelli che infiammano le discussioni pubbliche e che sono ben conosciuti dagli ascoltatori de La Zanzara: dalla cultura woke che ci priverebbe di importanti epiteti con cui descrivere il prossimo, alle adozioni gay, dall’utero in affitto al bullismo passando per Trump e il green pass. Proprio sul tema Covid scatta anche il più grande applauso della serata. .«Oggi la libertà si respira a destra – afferma Cruciani – la sinistra è ormai intrisa di divieti e di attitudini che vogliono restringere la nostra libertà d’espressione a causa dell’inclusività. Per questo ho esultato alla vittoria di Trump, se avesse vinto Kamala Harris oggi sarebbe tutto finito, non si potrebbe parlare più di nulla».

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Tematiche controverse che Cruciani affronta senza entrare troppo in profondità nelle sue argomentazioni ma, piuttosto, ponendosi come presunto difensore di una libertà messa in pericolo dai cambiamenti culturali e sociali in atto a livello globale.

«Il bullismo è un’altra cavolata – prosegue Cruciani – lo Stato non può occuparsi di queste “piccolezze”. Lo stesso vale per la droga che andrebbe tutta liberalizzata. Viene consumata perché è buona quindi non ha senso continuare ad essere in emergenza e combattere la guerra alla droga, è già persa, è un po’ come lottare contro l’alta marea».

Dopo la droga alcune parole anche sul matrimonio: «La monogamia è un’altra ipocrisia del nostro tempo – aggiunge il giornalista – è praticamente impossibile. Io personalmente ho sempre tradito». Insomma, l’essere umano ritratto da Cruciani è un individuo senza morale, senza attitudine umanistica né coinvolgimento sociale, in preda alle sue pulsioni che deve sempre poter manifestare con le parole e con i fatti. Tutti i paletti che hanno creato le culture fin dalla notte dei tempi oggi sarebbero da lui attribuiti ad una generica sinistra o alla lobby GBLT, intenta a farci il lavaggio del cervello inculcandoci, a forza, idee che non ci appartengono.

Cruciani_FF-14-650x434Spiegazioni facili e pronte all’uso per una realtà ben più complessa che però, come spesso accade, non viene mai analizzata nella sua profondità ma piuttosto attraverso dei paradossi ben rappresentati dagli ospiti che Cruciani invita a La Zanzara, individui spesso al limite del patologico ma che da lui vengono elevati ad un altro livello di popolarità. Dopo alcune domande del pubblico e quasi due ore di discussione l’incontro si chiude sul tema dell’igiene intima che Cruciani, ormai da 10 anni, dice di praticare il meno possibile. «Odio l’acqua e il sapone, le mutande che indosso le ho messe tre giorni fa». Risate e applausi dalla platea salutano l’ospite culminando in un grido “Viva l’Italia” proveniente dal loggione, un impeto di nazionalismo che si perde nel bel soffitto del Lauro Rossi.

 

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