Ordinanza per ridurre l’inquinamento,
Cicarè: «Centro storico distrutto
e chiedono di spegnere il camino»

«MACERATA - Il consigliere di opposizione accusa: «L'atto è fatto per onor di firma, nessuno la rispetterà e nessuno la farà rispettare. Intanto Piazza della Libertà è ridotta ad area di carico e scarico, via don Minzoni collassata per il continuo passaggio delle auto, i corsi principali sono il regno dell’anarchia della sosta»

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Il consigliere Albero Cicarè

Il consigliere comunale di Strada Comune Potere al Popolo Alberto Cicarè va all’attacco del sindaco, e dell’amministrazione comunale, partendo dall’ordinanza anti inquinanti appena firmata in applicazione di normative e di un recente sollecito anche della Regione Marche (leggi l’articolo). «Il sindaco che emana l’ordinanza per la riduzione dei livelli di inquinamento dell’aria – inizia con lo scrivere Cicarè – è lo stesso che consente, incentiva, vuole la creazione di queste situazioni? Via don Minzoni è praticamente collassata per il continuo passaggio delle auto, il selciato è distrutto. Piazza della Libertà è ridotta ad area di carico e scarico, compresa la misera parte pedonale anch’essa invasa dalle auto. Le file per i lavori creano code ovunque, i corsi principali sono il regno dell’anarchia della sosta, e i tubi di scappamento festeggiano scoppiettando».

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Le auto in piazza postate da Cicarè

Cicarè torna sulla questione dell’ordinanza: «Questo sindaco che in quattro anni non ha fatto niente per ridurre l’inquinamento ora ci ordina di chiudere in garage la vecchia auto, di non usare il camino, di ridurre le emissioni inquinanti delle industrie. Sì perché nell’ordinanza si legge anche: impianti autorizzati alle emissioni in atmosfera: riduzione dell’emissione di polveri totali e di ossidi di azoto in modo da attenersi a limiti inferiori del 10% rispetto a quelli autorizzati. Per limiti autorizzati si intendono le concentrazioni nonché i flussi di massa per unità di tempo uguali o inferiori a un giorno. Sfido io chiunque a capire cosa vuol dire, e quindi a controllarne il rispetto».

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Via Don Minzoni

L’accusa: «Perché il bello di tutto ciò è che ovviamente l’ordinanza è fatta per onor di firma, nessuno la rispetterà e nessuno la farà rispettare. Come quella di questa estate che vietava di usare l’acqua per innaffiare i balconi, e poi era lo stesso Comune che irrigava le rotonde e le aiuole attingendo dall’acquedotto. Il brutto di tutto ciò è che un problema enorme diventa barzelletta. L’inquinamento dell’aria, come le crisi idriche, sono ipoteche sul nostro futuro, e nessuno mette da parte le risorse per pagarle. Quando nel 2021 presentai una mozione per chiedere al Comune di impegnarsi con azioni concrete contro l’emergenza climatica, l’assessora Laviano mi rispose beffarda che si sarebbe potuto abbassare i riscaldamenti, ma non c’erano abbastanza coperte di lana di pecora sopravissana per rimediare. Ironia della sorte, ora il suo Sindaco chiede di non accendere camini e stufe a pellet: forse è arrivata una fornitura di plaid».

(L. Pat.)

«No vecchie auto, limitazioni per le aziende e stufe a pellet solo se di qualità» Lotta alle emissioni inquinanti



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