Il cantiere del sottopasso ferroviario di via Roma
di Luca Patrassi
Giornata di silenzio quella di oggi sul fronte delle opere pubbliche e in particolare sulla “variante migliorativa” per l’ultimazione del sottopassaggio ferroviario di via Roma. C’è stata la riunione di giunta, ma l’argomento non è entrato nel dibattito ufficiale, soltanto al termine della riunione c’è stato uno scambio di vedute tra due assessori tecnici ed uno ha accusato l’altro di essere la fonte di informazione di un giornalista. Silenzio formale oggi, ma il sindaco ha dato notizia della convocazione per la settimana prossima di una riunione che vedrà presenti gli assessori e i dirigenti comunali del comparto tecnico per avere risposte formali sullo stato dei vari lavori pubblici attivi nel capoluogo: fase realizzativa, tempi ancora necessari per l’ultimazione delle opere.
L’acqua ancora presente nel sottopasso
Il panorama cittadino delle opere pubbliche offre varie possibilità di divagazione: si passa dai lavori lungo via dei Velini a quelli in via Pantaleoni senza dimenticare la parte finale di via Roma. In effetti da alcuni giorni al centro dell’attenzione c’è il sottopassaggio ferroviario di via Roma che viaggia in anticipo rispetto alle tabelle di marcia e che ora è alla ribalta per la “variante migliorativa” tesa a cambiare il sistema realizzativo: non più un’opera “a conca” ma “a scivolo” con archiviazione delle vasche di compensazione delle acque e delle relative pompe idrauliche. Stamattina, diversamente, dalle anticipazioni della vigilia, l’argomento non è stato affrontato in giunta ma il primo cittadino ha appunto annunciato che la settimana prossima ci sarà una riunione operativa. Quanto all’accusa fatta da un assessore a un altro collega di essere l’informatore di un giornalista c’è da aggiungere che si tratta un fuori strada. Per l’assessore inquisitorio ci vorrebbe una variante migliorativa anche per la ricerca delle fonti. Acqua.
Via Roma, acqua in galleria «Pronta una variante, sottopasso “a scivolo”»
C’è luce in fondo al tunnel: completato lo scavo del sottopasso di via Roma (Foto/Video)
Un'altra vicenda comica per un film comico. Macerata è uno spunto continuo
Una gestione dei lavori pubblici da dilettanti allo sbaraglio
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Articolo che chiude con commenti “piccati” da parte di cronachemaceratesi, a giudicare da questo forse è più “fuoco” che “acqua”. E la domanda nasce spontanea, come fa il giornalista di cronachemaceratesi a conoscere l’episodio avvenuto nel contesto piuttosto riservato della giunta comunale?
Aver scelto il sottopasso è stata la classica furbata di imporre la cosa più costosa anche se meno funzionale è più pericolosa in caso di forti piogge (pompe e semafori funzionanti nel momento del bisogno! Civitanova docet).
A partire dalla rotonda il ponte si sarebbe prestato benissimo per il superamento della ferrovia ed anche per raccordarsi alla statale (alla faccia di tutte le piogge). Sarebbe costato di meno e quindi avrebbe lasciato poca farina addosso.
Adamo Nardelli anche io penso che un cavalcavia sopra le già presenti rotaie sarebbe stato più efficiente e meno costoso del sottopasso che ne blocca il transito a futuri trasporti eccezzionali alti per esempio, ma siccome non ho studiato per decenni architettura delle strade ne politica dico solo di non far tante polemiche e finire i lavori prima di finire il tempo del mandato.
Adamo Nardelli: tutti ingegneri e architetti: Raccordare un ponte a valle con una pendenza accettabile per i mezzi pesanti sarebbe stato molto più oneroso. Raccordare invece il sottopasso a valle con pendenza minima per lo scolo delle acque è il sistema migliore e più funzionale e che non necessita di manutenzioni come il sistema a conca che si fa solo quando si ha un percorso totalmente pianeggiante.