Gabriele Troiani (a sinistra) e con l’ingegner Giorgio Medori martedì prima del Consiglio hanno consegnato le 4004 firme raccolte dal comitato
A distanza di qualche giorno dal voto in Consiglio, Gabriele Troiani, promotore della raccolta firme esulta e ringrazia tutti coloro che si sono prodigati per la petizione contro le varianti Cristallo di Germano Ercoli e Agriforest di Rolando Scocco. E rilancia dal punto di vista politico: «Non è l’assessore Belletti che si deve dimettere, è arrivato il tempo che siano il sindaco Fabrizio Ciarapica e Fausto Troiani a dimettersi». Lo dice senza mezzi termini il promotore della petizione che assieme a Giorgio Medori e Cristina Pennesi, Letizia Murri ed Elisabetta Giorgini oltre ai capigruppo del centrosinistra si sono mobilitati per raccogliere 4004 firme.
Fausto Troiani e Fabrizio Ciarapica
Poco dopo la riunione con cui il sindaco ha ridimensionato il ruolo della Belletti, di fatto avocando a sé un controllo sull’urbanistica, Gabriele Troiani è netto: «Caro sindaco, dare meno poteri all’assessora all’urbanistica, magari non all’altezza in alcuni passaggi tecnici, non ci fa stare comunque tranquilli, perché è lei, insieme a Fausto Troiani ad aver gestito l’urbanistica ormai da anni e ne vediamo gli effetti. Supportare all’ultimo voto queste scelte, come quelle di appoggiare apertamente un progetto come quello del “porto Dubai”, ipoteca il nostro futuro e mi fanno credere che sia giunto il momento delle sue dimissioni, di quelle del presidente del consiglio piuttosto che di quelle dell’assessore all’urbanistica».
Roberto Pantella, capogruppo di Fratelli d’Iatlia
Troiani fa poi un’analisi anche del comportamento dei partiti: «Voglio menzionare come esempio di coraggio e coerenza il capogruppo di FdI Pantella, il quale non cedendo alle solite lusinghe, pressioni in questi casi sempre presenti di spaccare maggioranze ha sin dal primo momento dichiarato la propria contrarietà per carenza assoluta dell’interesse pubblico in entrambe le varianti Agriforest e Cristallo. La provvidenza ha operato tramite lui che, insieme al coordinatore provinciale Belvederesi hanno sostenuto l’ovvio: Civitanova ha costruito tutto quello che si poteva con il vecchio e con il nuovo piano ed ora bisogna puntare più sulle ristrutturazioni che sulle nuove costruzioni».
Gabriele Troiani ricorda poi le criticità della città, dal basso bacino del Chienti al traffico insostenibile, fino ai dati Ispra sulla cementificazione invitando il proprietario dell’area di Costamartina a realizzare un parco in quell’area: «Basterebbe che il proprietario ci piantasse piante e in pochi anni avremo quel parco che a San Marone manca, lasciando sicuramente un ricordo indelebile per la città sicuramente più meritorio e utile che un supermercato».
Dal punto di vista politico Gabriele Troiani (che in passato è stato consigliere comunale in una giunta di centrodestra) aggiunge: «Ringrazio anche gli altri 2 consiglieri del partito della Meloni che hanno cambiato il loro voto nel corso dell’iter dimostrando che è possibile passare da astensione in commissione a doppio voto favorevole. Segnalo poi l’astensione della cognata del sindaco (la consigliera Paola Fontana di Civitanova unica) senza nemmeno dire una parola sulle motivazioni di tale scelta. Ma infine ringrazio i cittadini che hanno votato a volte riempiendo la cassetta della posta di firme o i bambini che invitavano i genitori a votare per il verde. L’hanno capito i bambini, ma non il sindaco Fabrizio Ciarapica e i consiglieri Nicolò Renzi, Paolo Nori e Paola Campetelli, che con il loro voto favorevole hanno dimostrato di non comprendere l’interesse della città».
(l. b.)
Per un attimo ho temuto stesse chiedendo le dimissioni di se stesso, poi ho letto meglio.
A momenti c'è stata più gente a votare sta cosa che a votare le comunali. Grande Ciarrapí
A momenti c'è stata più gente a votare sta cosa che a votare alle comunali. Grande Ciarapí
È tutt' un magna magna
Co sse facce parlate pure?
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Ma infatti “Il ci penso io’ di Ciarapica sull’urbanistica” non ha nessun senso. Io per educazione non ho scritto niente ma mi sembra chiaro che anche senza scriverlo qualcuno nell’amministrazione comunale di Civitanova non è solamente di troppo ma proprio superfluo anzi direi di più, proprio dannoso. Ma poi figuriamoci se avrei detto di quella storiella che FdI avrebbe addirittura ricevuto dal Governatore Nastro Taglione il consiglio di vendere cara la pelle ordinando al caporale civitanovese ancora di stanza ma si presume distanziato alla prossima tornata elettorale di ordinare ai soldati in loco :” L’Ordine del giorno è No!”. Nonostante e qui non vorrei sbagliarmi avesse nei tempi andati avuto una certa simpatia per il sì. Ah, i compagni… amici… camerati o come si chiamano per riconoscersi, si erano già espressi positivamente? Ma pensa te.. Che cosa si nasconderà dietro a questo giallo con sfumature nere e diamogli anche un po’ di verde che pure loro escono un po’ scossi da questa storia?
Esiste anche il commissariamento, non sarebbe il primo.
Triste spettacolo.