Da sinistra Matteo Ricci eurodeputato, Lidia Iezzi segretaria cittadina Pd e Angelo Sciapichetti segretario provinciale
Regionali, coalizione ampia di centrosinistra allargato e immobilismo della giunta Ciarapica. La festa dell’unità itinerante si è chiusa a Civitanova aprendo un confronto che diventerà via via più serrato in vista delle prossime elezioni regionali. E ospite della serata è stato proprio l’eurodeputato Matteo Ricci, al momento il più papabile candidato alla presidenza della Regione Marche.
E da Civitanova sono partiti spunti e riflessioni, proprio a partire dal titolo della serata “L’alternativa c’è”: «Il vento sta cambiando – ha sottolineato la segretaria del Pd di Civitanova Lidia Iezzi – e abbiamo l’esempio di Matteo Ricci e del suo exploit di preferenze alle elezioni europee, ma anche del sindaco Andrea Gentili che ha stravinto a Monte San Giusto. L’alternativa c’è e va portata avanti. A Civitanova la gente si è accorta dell’immobilismo della giunta Ciarapica, tutta immagine e nessuna sostanza. Le ultime foto che arrivano dalla fiera del turismo a Rimini mostrano un Ciarapica che brinda e sponsorizza Civitanova vendendo ciò che non esiste. Ciarapica ha esaltato la presenza di Civitanova in un dépliant del Ministero , che riportava le ciclovie delle varie regioni italiane. Peccato che la ciclovia in questione, che dovrebbe collegare Civitanova all’Abbadia di Fiastra, non sia stata realizzata neanche per un metro, nonostante se ne parli da 6 anni. È ancora tutto sulla carta. Così come la location per matrimoni, solo propaganda».
Con l’eurodeputato Matteo Ricci si è parlato poi del Pd delle Marche, di come abbia saputo «superare dopo le europee le sue divisioni interne» e come deve continuare «a fare politica, respingendo a testa alta ogni strumentalizzazione della destra locale che non avendo altri argomenti si attaccherà all’inchiesta pesarese (l’indagine sui contributi elargiti dal Comune, ndr)».
Il segretario provinciale Angelo Sciapichetti ha legato la vittoria alle prossime elezioni regionali a tre elementi imprescindibili: «Unità del partito democratico, progetto per il rilancio della regione legato ad una coalizione la più ampia possibile aperta al civismo e la candidatura di un leader come Matteo Ricci collaudato e capace amministratore e fresco di una affermazione personale alle europee con oltre 52.000 preferenze».
Per levento di chiusura si era pensato di interdire il traffico con modifiche alla viabilità. Vista laffluenza, NON vi é stato bisogno.
Non smettete mai di parlare a voi stessi quattro amici...in croce, con gli stessi politici da tempo immemore e qualche innesto ,senza speranza di raccogliere frutti,anziché pensare a queste dighe costruite con materiali incompatibili, se ci riuscite, cosa dubbia , provate a spiegarci perché il 50 /60 % non si reca più a votare compresa una buona fetta che annulla la scheda, continuando a pescare nello stesso laghetto ormai prosciugato e ben presidiato ...da chiacchiere e bugie . Non credo sia difficile , siate umili vi aiuto
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Come no, la vittoria sulle regionali l’ha vedrete con il “binocolo” xche’ siete veramente dei pagliacci, nelle prossime elezioni regionali verra’ rieletto x la 2° volta il candidato del centro-destra ACQUAROLI che e’ il buon governo.
l’unità della sinistra democratica ,quanto mai necessaria,si deve realizzare sopra un programma realistico e realmente condiviso,che va studiato con pazienza e convinzione.Indispensabile l’accantonamento delle ambizioni personali,stimolate anche dai lauti ritorni economici,elemento una volta assai marginale.
Per le prossime elezioni consiglio a tutti gli schieramenti politici di candidare una persona che non faccia politica per mestiere la politica deve tornare ad essere un servizio che si fa per la comunità per un certo periodo di tempo poi basta mentre qui ci sono persone in politica per 50 anni ed oltre mi sembra ora di cambiare o no?
Questi sarebbero l’alternativa? Una terza opzione non c’è?
Pessimo sindaco
Ricci alla guida della Regione Marche sarebbe come me alla Presidenza della Repubblica, visto mai . . .
Tutto bene, ma dell’inchiesta di Pesaro (che coinvolge pesantemente l’operato delle ultime amministrazioni comunali a guida Ricci per centinaia di migliaia di euro) ne vogliamo parlare o è top secret?
Sciapichetti si è dimenticato del più importante ed imprescindibile elemento per evitare un’altra batosta da chi per motivi più seri ha superato la passata amministrazione sostituita da nostalgici che poi sono sempre allegri senza mai un’ombra di malinconia e che non sono neanche capaci di dire alla Meloni: ma ndo’ vai a ridicola? Senza considerare che Acquaroli viene considerato dagli stessi sondaggi che prima lo gratificavano e adesso giustamente lo descrivono come il più inutile perditempo, il peggiore ed inefficiente dei governatori italiani. Facce nuove, elementi credibili capaci di suscitare quel tanto di fiducia per battere quell’insieme di guitti, attori d’infimo ordine e pure brutti, inguardabili e incapaci di fare una leggina seria e veramente utile a tutti e non solo ai loro per adesso eventuali elettori. Insomma Sciapichetti, anch’io ad un certo punto della mia vita ho capito che avrei potuto fare altre cose, ce n’erano tante che non mi piacevano ma almeno ad una di quelle potevo essere portato. Tu perché vuoi per forza fare il politico dopo che non solo ti hanno buttato fuori dalla Nazionale ma pure dalla squadretta dell’oratorio. Per quanto riguarda Ciarapica, lasciatelo stare, a lui tutto e concesso, manco fosse un artista, tanto per citare Oscar Wilde che lo avrebbe messo in soffitta a fare il suo ritratto con al posto delle rughe, ben scavati, esposti, denunce, richiami e quant’altro accompagna la purezza del suo secondo ingaggio.
Riprendendo quanto segnalato dall’avv. Bommarito, ho voluto approfondire e…
Ce n’è di che stare preoccupati…
https://www.corriereadriatico.it/marche/marche_indagine_affidi_matteo_ricci_scuote_la_chat_pd_io_testa_alta_non_mollo_la_destra_terrorizzata-8409620.html
Per Sergio Menchi
Grazie per aver evidenziato con il link l’inchiesta penale di Pesaro, che è una vera e propria bomba, sia per l’importo economico veramente enorme della vicenda sia per la durata negli anni dello sfacciato malaffare dell’amministrazione comunale a guida ricciana.
Ma, a quanto pare, secondo il PD che vede in lui il candidato ideale per le prossime elezioni regionali, Matteo Ricci non è uno di quelli che “non poteva non sapere” (argomentazione invece usata in lungo e in largo quando riguarda gli avversari politici), lui aveva il diritto di vivere sulle nuvole senza sporcarsi le mani.
Lui, il Matteo trionfante alle europee, può quindi permettersi di scaricare tutto sui dirigenti e affermare, con supremo sprezzo del ridicolo, che non sapeva nulla della vicenda e non si occupava degli appalti pubblici pesaresi.