E’ approdato al Tar delle Marche il caso della veterinaria licenziata dalla Ast Macerata. Il sindacato Dirpubblica si è appunto rivolto ai giudici del tribunale amministrativo. Nel mirino di Dirpubblica in particolare «il diniego – si legge in una nota del sindacato -, opposto dal responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (Rpct) dell’Azienda sanitaria territoriale (Ast) di Macerata, all’accesso ai contratti di lavoro di un proprio dirigente sanitario. Nel 2011, la medesima questione, riguardante lo stesso dirigente sanitario, era stata sollevata nel seno dell’Assemblea legislativa della Regione, attraverso un’interrogazione presentata da due consiglieri regionali».
Al sorgere del provvedimento di licenziamento il sindacato aveva messo in relazione la decisione al trattamento che la veterinaria dice di aver ricevuto sul luogo di lavoro osservando: «Poiché aveva diritto a un periodo di ferie maturate e recuperi di lavoro extra-orario decise di cumularli con l’addio alla professione, dandone comunicazione al diretto superiore che già l’aveva invitata ad adottare una simile scelta.
La situazione mobbizzante è stata segnalata al Cug aziendale – continua il sindacato -, all’Ispettorato della Funzione pubblica, all’Ispettorato territoriale del lavoro di Macerata e alla Consigliera di parità della Provincia di Macerata, ma solo quest’ultima ha avuto la sensibilità di intervenire. Premesso che qualsiasi licenziamento – osserva il sindacato – è un amaro insuccesso del datore di lavoro, anche nei casi più gravi perché denota una incapacità di gestione del personale; in questo caso esso rappresenta l’epilogo di una serie di vessazioni, attualmente oggetto di indagine, perduranti da numerosi anni, ma acuitesi con il rientro in servizio della veterinaria dopo una lunga sospensione con privazione dello stipendio a causa del rifiuto di sottoporsi a vaccinazione anti Covid. L’intera vicenda è stata portata all’attenzione della procura».
(l. pat.)
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Licenziamento di un dipendente a pochi mesi dalla pensione è una cosa strana no che non si possa fare ovviamente ma la cosa è d’approfondire quindi bene quello che adesso si sta facendo.