Il Consiglio sulla sanità diventa un caso
«La Regione ha deciso chi può parlare:
Parcaroli e i suoi si sono sottomessi»

MACERATA - L'assise era stata pensata dal centrodestra locale aperta con tanto di interventi del pubblico e del personale sanitario, Palazzo Raffaello ha stravolto tutto: niente interventi esterni. Attacco del consigliere David Miliozzi: «La maggioranza si è rimangiata tutto, votando contro quello che aveva deciso per sottostare al diktat»

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David Miliozzi

di Luca Patrassi

“Contrordine compagni”, in Comune “i compagni” non sono più al governo ma il contrordine suona ancora. Accade con il Consiglio comunale aperto del prossimo 4 ottobre dedicato alla sanità. Il presidente del Consiglio comunale Francesco Luciano lo aveva anche promosso sottolineando che si trattava di «ascoltare le istanze dei cittadini e degli operatori sanitari per favorire la comprensione delle reali problematiche che investono il settore. I cittadini possono partecipare con un loro intervento della durata massima di tre minuti registrandosi all’ingresso dell’aula sinodale entro le 16 del quattro ottobre».

Ieri è invece arrivata via mail una lettera di senso opposto, indirizzata al sindaco e al presidente del Consiglio comunale, dalla presidenza della Regione Marche contenente le prescrizioni da seguire per il Consiglio comunale. Una mail “riservatissima” , tanto da finire immediatamente nella disponibilità di vari consiglieri comunali di opposizione. La Regione la presenta come la «scaletta concordata utilizzata in tutti i precedenti Consigli comunali aperti sulla sanità che hanno visto la partecipazione del presidente e degli assessori regionali». Ed ecco il programma: intervento di apertura del presidente del Consiglio comunale, intervento di presentazione da parte del consigliere proponente, intervento dei tecnici della Regione (direttore Ast e dirigente regionale Lavori Pubblici), interventi dei consiglieri comunali, intervento degli assessori regionali Francesco Baldelli e Filippo Saltamartini, intervento di chiusura del presidente della Regione Francesco Acquaroli.

Consiglio aperto, ma microfoni spenti per il pubblico. L’opposizione contesta e parla di attacco all’autonomia del Consiglio comunale. Dice David Miliozzi di Macerata Insieme: «Da statuto la tabella di marcia di un Consiglio comunale la stabilisce in autonomia lo stesso Consiglio, non un Ente esterno che decide chi parla e quando. Peraltro c’è stato l’ennesimo atto di sottomissione dei capigruppo di maggioranza che la settimana scorsa avevano votato all’unanimità il programma del Consiglio comunale sulla sanità aperto anche ai contributi esterni ed oggi si sono rimangiati tutto votando contro quello che avevano deciso loro stessi per sottostare al diktat della Regione».

 

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