La Domus San Giuliano
di Luca Patrassi
Il Consiglio comunale aperto sulla sanità si svolgerà il prossimo 4 ottobre nell’aula sinodale della Diocesi di via Cincinelli previo (o a posteriori) pagamento di seicento euro per l’affitto. Annunciata la presenza del governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli, dell’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, dei dirigenti regionali e dei vertici della Ast Macerata iniziando dal direttore generale Marco Ricci. Saranno almeno trecento i partecipanti all’appuntamento. Non si tratta dei “giovani e forti” di risorgimentale e poetica memoria (“Eran trecento giovani e forti” quelli de “La spigolatrice di Sapri” di Luigi Mercantini) ma del pubblico ipotetico che il Comune si attende.
Il presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani aveva dato mandato al segretario generale Francesco Massi di cercare una sede idonea per l’assise sulla Sanità che tenesse presente una lunga serie di requisiti: «La capienza di almeno 300 posti, l’accessibilità anche da parte di portatori di handicap, la disponibilità di impianti microfonici e di amplificazione atti a permettere la registrazione audio e video della seduta e la sua diffusione radiofonica, televisiva e in streaming, spazi di sicurezza per Consiglieri, invitati, operatori e pubblico, la raggiungibilità, anche con i mezzi del trasporto pubblico, e la disponibilità di un numero adeguato di parcheggi, l’economicità in rapporto alle caratteristiche del luogo e dei servizi a disposizione».
Cerca che ti ricerca, si immagina che saranno state considerate anche altre possibilità (dalle aule di Unimc al teatro Lauro Rossi), «l’ufficio ha individuato quale sede idonea allo svolgimento del Consiglio comunale aperto l’Aula Sinodale della Domus San Giuliano, sita in Via Cincinelli 4, che si è dimostrata in possesso di tutti i requisiti sopra elencati». Spesa: seicento euro Iva compresa. Non sono previsti videomapping, al massimo qualche gioco di parole. In particolare il 4 ottobre saranno passati circa tre mesi da una conferenza stampa dell’assessore Saltamartini che annunciò, in ospedale a Macerata, “per i prossimi giorni” l’aggiudicazione del bando per la progettazione del nuovo ospedale. Magari, chissà che il videomapping non sia per il nuovo ospedale.
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Troppo poco 600 euro per gente che non si sa dove buttano i soldi che dovrebbero usare nella sanità. Innanzitutto riuscendo ad assumere medici e senza cercare di rendere la sanità marchigiana almeno a livello del Burundi. Di che cosa vogliono parlare, del delegare prossimamente i problemi della sanità a qualcuno che riesca a metterci mano e con la speranza che sia almeno nato? Sono anni che parlate e il risultato è quello di dare un posto ai vostri amici, indebolire costantemente quello che già c’è e ogni volta promettendo di aver risolto il problema. Dalle Case di comunità che dovrebbero essere un primo passo per alleggerire i Pronto soccorso al Cup che quando funziona non serve più di tanto , alle persone che non hanno soldi per curarsi e a quelle che vi fanno più comodo visto la politica che fate insieme al governo di dare la possibilità a chi può permetterselo di avere visite e cure. Ma che c’avete ancora da dì, ma state zitti che fate più bella figura dal primo all’ultimo, da quello che sì, racconta spiritosamente di occuparsi di sanità ma che non fa proprio ridere, non fa niente, oramai incapace di suscitare qualsiasi emozione, pensiamo un po’ a che s’è ridotto, a quello che promette sempre milioni per tutto e per tutti, ad un governatore che poi sarebbe un semplice presidente regionale ma proprio tanto tanto semplice. Il famoso modello marchigiano di cui ieri un commentatore chiedeva che fine avesse fatto, in pratica non è mai esistito. Solo parole per esprimere ciò che sanno far meglio: blaterare al vento e a gente che eventualmente se va ancora a sentirli o non ha niente da fare o cercano di imparare come con i soldi si possa risolvere ancora meglio eventuali problemi o per la curiosità di sentire fino a che punto si possono spingere nel raccontare ancora le loro scelleratezze che le dovrebbero aver già raccontate tutte, però non si sa mai, magari qualcuno gliene ha suggerite di nuove ed allora chissà che progressi, quante innovazioni, facilitazioni e soprattutto felicitazioni per tutti se si sbrigano a togliersi dagli infruttuosi incarichi a cui si sono così ben dedicati con l’augurio di rivederli relegati in qualche polveroso ufficio per tutto il pre e poi il ricco pensionamento magari già goduto da alcuni. Almeno questi dovrebbero dire basta e lasciare il posto a qualcuno che almeno sa di cosa parla e poi anche il vitalizio che pure questo non scherza nonostante non si siano sudati neanche una lira da politici e se hanno fatto altri mestieri erano sicuramente ben distanti da quello che poi hanno cercato di fare perché come si dice a Poker: “Piatto ricco mi ci ficco!”. Si parla tanto di consiglio dei ministri sgangherato e il nostro consiglio regionale invece cos’è? Ma perché Dio non prende un po’ di terra e fabbrica qualche vero politico interessato ad amministrare le persone per quel che meritano e soprattutto perché se lo pagano e poi soffiando loro nelle narici, li manda intanto in giro per le Marche poi vedrà.
Troppo poco seicento euro per gente che non si sa dove buttano i soldi che dovrebbero usare nella sanità…. continua
Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!
(canto VI- Purgatorio- Divina Commedia)
Che degrado …….