Il report di Medici del Mondo
Le Marche caso emblematico per le barriere di accesso all’aborto. E’ quanto emerge dalla campagna “The Unheard Voice”, realizzata da Medici del Mondo, rete internazionale impegnata a garantire l’accesso alla salute che torna ad accendere i riflettori sul tema dell’aborto per mettere in luce la diffusa violenza psicologica cui sono sottoposte molte delle 63mila donne che ogni anno in Italia vogliono interrompere la gravidanza. Lo fa facendo ascoltare per la prima volta cosa realmente accade nelle strutture sanitarie, in cui la voce delle donne viene spenta per far sentire loro il “battito fetale” o le parole violente di chi vuole negare il diritto all’aborto. E pubblica il nuovo report “Aborto a ostacoli. Come le politiche di deterrenza minacciano l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza”, che, tra iniziative promosse a livello nazionale e politiche anti-scelta in diverse Regioni, denuncia come la politica stia istituzionalizzando le barriere all’accesso all’aborto, trasformandole in vere e proprie politiche di deterrenza, con una forte ripercussione sulla salute mentale delle persone che vogliono abortire.
In questo contesto cita il caso delle Marche, più volte teatro di proteste da parte di associazioni e forze politiche: «Obiezione di coscienza a livello regionale oltre il 70%, consultori depotenziati o che chiudono per mancanza di personale, necessità di spostarsi per abortire e pochissima possibilità di accedere all’Ivg con metodo farmacologico: se esiste un “modello Marche”, va tutto nella direzione di porre barriere nell’accesso all’Ivg e alla salute sessuale e riproduttiva. Nel 2023, i 66 consultori della regione (erano 71 nel 2016) sono aperti in media 11 ore a settimana, il 38% solo uno o due giorni a settimana. Solo 26 rilasciano la certificazione per l’Ivg (nonostante nelle Marche la certificazione venga rilasciata dal consultorio nel 65,4% dei casi contro il 42,8% nazionale), solo 24 hanno tutte e quattro le figure previste per legge (personale specializzato in ginecologia, ostetricia, assistenza sociale e psicologia). Il territorio, poi, è molto frammentato: in sette consultori l’obiezione di coscienza è al 100% tra personale specializzato in ginecologia e ostetricia, e in 18 il tasso va dal 40 al 67%. Solo in nove consultori non ci sono obiettori. Ci sono poi i consultori privati, di cui 10 della Federazione Marche dei Consultori cattolici, che svolgono quasi esclusivamente attività di tipo sociale. Solo negli ospedali di Ancona e Urbino l’obiezione di coscienza è sotto al 30%, a Senigallia, Civitanova e Fano è tra l’80% e il 90%, mentre negli ospedali di Fermo e Jesi è del 100%: di fatto, un’obiezione di struttura vietata dalla legge 194».
Lo striscione esposto dalle associazioni in consiglio regionale a giugno 2024
Non stupisce, quindi, secondo il report che l’11,3% delle IVG effettuate dalle residenti nelle Marche avvenga in altra regione (il 15,9% a Pesaro e il 23,6% ad Ascoli, rispetto all’8% a livello nazionale) e il 18% fuori dalla provincia di residenza (contro il 12% della media nazionale). «A questo si aggiungono le scelte politiche, come quelle riguardanti l’Ivg farmacologica: nelle Marche si può accedere alla Ru486, considerata ancora “procedura sperimentale” (in Europa è usata da oltre 30 anni, anche in telemedicina), solo entro la settima settimana e solo in alcuni ospedali. Nel 2022 le Ivg farmacologiche nelle Marche sono state il 20,7% di tutte le procedure effettuate (contro il 47,3% di media nazionale). A Jesi, Fabriano, Civitanova Marche e Pesaro il servizio non viene offerto. Nel frattempo, dopo aver interrotto nel 2022 la convenzione che l’Aied – Associazione Italiana per l’Educazione Demografica di Ascoli Piceno aveva avviato nel 1981 con l’ospedale locale per l’attuazione della legge 194, la Regione finanzia associazioni confessionali».
Ma non si tratta “solo” degli ostacoli fin qui descritti. «Le testimonianze raccolte da diverse associazioni nelle Marche e nel resto d’Italia, riportate nel report di Medici del Mondo, parlano di situazioni al limite: atteggiamenti ostili e linguaggio offensivo del personale sanitario (“Potevi pensarci prima”, “Queste ragazzine sempre con le gambe aperte”), donne costrette ad ascoltare il “battito fetale” e a firmare, contro la loro volontà, per la sua sepoltura. Una vera e propria violenza psicologica (e fisica, se si considerano gli antidolorifici volutamente negati dopo la procedura), sistemica e costantemente aggravata dai ripetuti tentativi dei gruppi antiabortisti di umanizzare l’embrione e criminalizzare la persona che ha scelto di interrompere la gravidanza, cercando di creare sensi di colpa. Il risultato? Ai numerosi ostacoli che chi vuole abortire deve affrontare, si somma un del tutto inutile trauma emotivo. Secondo l’Oms una normativa restrittiva sull’aborto può causare angoscia e stigmatizzazione e rischia di costituire una violazione dei diritti umani, oltre a imporre oneri finanziari. Sulla stessa linea lo studio Turnaway dell’Advancing New Standards in Reproductive Health (ANSIRH) presso l’Università della California, San Francisco, che dimostra che le donne che incontrano barriere (di qualsiasi tipo), che ritardino o rendano più difficoltoso l’accesso alla IVG, presentano maggiormente stress, ansia e depressione. Al contrario, le donne che hanno interrotto una gravidanza indesiderata non provano rimpianto, dolore né tantomeno disturbo da stress post-traumatico: l’emozione più comunemente provata è il sollievo, con ben il 99% delle donne che ha dichiarato che l’interruzione di gravidanza è stata la decisione giusta».
La raccolta firme in piazza Conchiglia
«Con “The Unheard Voice” vogliamo accendere i riflettori su una violenza psicologica, sistematica, pubblica e di stato che non è più accettabile. Il report evidenzia quanto ancora siamo lontani dalle raccomandazioni dell’OMS e da quanto previsto dalla nostra Costituzione in merito al diritto alla salute che dovrebbe essere garantito dai Livelli Essenziali di Assistenza. E ciò a causa di una chiara volontà politica che può avere conseguenze sulla salute mentale delle persone che vogliono abortire» spiega Elisa Visconti, direttrice di Medici del Mondo Italia.
Nelle prossime settimane “The Unheard Voice” correrà online e sui social per fare informazione e sensibilizzare su questo tema attualissimo, mentre continuerà a supportare, in sinergia con altre associazioni, la petizione europea “My voice, my choice” per un aborto sicuro e accessibile in Europa, il23 settembre Medici del Mondo presenterà ufficialmente alla Camera il nuovo report “Aborto a ostacoli. Come le politiche di deterrenza minacciano l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza”. Perché la voce delle donne che vogliono abortire sia davvero ascoltata.
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CHI E’ MEDICI DEL MONDO – è una rete internazionale impegnata a garantire l’accesso alla salute alle persone più vulnerabili, denunciare le ingiustizie di cui sono vittime e promuovere il cambiamento sociale. Oggi gestisce circa 400 progetti in oltre 70 Paesi del mondo, così come attività di advocacy sia a livello europeo che internazionale. Nel 2020 nasce MdM Italia che, tra le varie aree di intervento, si occupa di salute sessuale e riproduttiva e ribadisce con forza che l’aborto è un diritto umano e un pilastro fondamentale dell’uguaglianza di genere. MdM ritiene che l’aborto libero e sicuro sia un’emergenza di salute pubblica, considerando che ogni anno nel mondo 39.000 donne muoiono a causa di interruzioni di gravidanza realizzate in condizioni non sicure. Per questo MdM si impegna a fare pressione presso le istituzioni perché l’aborto sia un vero diritto in ogni Paese.
Le offese verso persone che esercitano un diritto riconosciuto dalla legge e la negazione di antidolorifici, è molto grave!
Roberta Bellini ma che dici? Ma davvero crediamo ancora a sta gente? Come le hanno catturate quelle voci? Davvero nei reparti di ostetricia? E quale diritto? L'aborto (prendi la 194 e studia) non è un diritto.
Legalizzare una condotta non significa che sia pure eticamente e moralmente ineccepibile.
Obiezione prevista x legge !!
Luca Gentili infatti la legge andrebbe cambiata.
Io non capisco solo i ginecologi che hanno deciso di essere obiettori, perché non fanno i dentisti( per modo di dire.) Sono medici e devono preservare la salute mentale e fisica della donna , non trattarla come assanina perché ha deciso di abortire.? Meglio quella ragazza che ha seppellito due bambini? Boh io non lo capisco
Marika Vissani qual è la differenza tra una donna che abortisce e la ragazza? Ma non capiamo quanta ipocrisia c'è in questa mentalità?
Fanno bene a combattere l'aborto, le ragazzine troppo presto iniziano ad avere rapporti che nemmeno capiscono il loro corpo..... Una volta per tutte imparate a rispettare di più voi stesse e ad amarvi di più, perché non è che se inizi presto ad avere rapporti sei meno normale di quelle emancipate ......
Olisea Caddia dire che fanno bene a combattere l'aborto è una cosa abbastanza terribile. Una donna DEVE avere il diritto di scegliere. Sempre. Non li capisco proprio certi commenti provenienti da una donna...
Olisea Caddia abortire è un diritto. Lo stabilisce la legge. Allucinante è una donna che pretende che una libertà venga tolta ad altre donne. Io non ho scritto che "abortire è buono", anche perché non è italiano...
a parte che è un diritto ed è legge, ma il diritto del feto? dove lo mettiamo? quella creatura non ha chiesto di essere concepita...... tanto è un discorso infinito chi è pro come te e chi è contro come me tu lo sarai sempre favore e io lo sarò sempre contraria
Olisea Caddia anche i maschi dovrebbero stare attenti a ciò che fanno, non so da la colpa solo alla , donna, e soprattutto si devono proteggere dalle malattie sessualmente trasmissibili, non diamo sempre colpa alle donne, non si fanno i figli da sole
Marika Vissani infatti la colpa e 50/50 io miei 5 maschi li ho educati ad usare il cervello, spesso io e te ci imbattiamo su questo discorso, e siamo sempre opposte, ma va bene si cerca di costruire dialogando, purtroppo vedere ragazzine di 10/12/14 già correre per avere rapporti, se no il gruppo non le accetta...... vanno tutelate sempre
Olisea Caddia vanno tutelate si , ma non rimangono incinte da sole? , ma si butta sempre la colpa sulle donne perché? Io sono ignorante per carità, ma sai non è solo adesso , sai 50 anni fa succedeva lo stesso se non peggio! Io ho una figlia femmina e un maschio, ho già fatto discorsi esaustivi con loro.Ma se tu ad una donna dici, la contaccezzione no, il sesso no è quello no. Secondo te, stanno a sentire?Ma può essere che sempre la donna si prende le colpe , ma luomo (ho un figlio maschio) è senza pa? Viene detto alle donne cose assurde, la colpa è sempre di loro! Non è giusto! Laborto non è una contraccezione , ma chi sono io per giudicare per il corpo di unaltra. Nelle Marche 80% di medici sono obiettori, non è giusto! 50 anni fa le donne abortivano a casa da sole perché ne facevano 10 di figli, con i mattoni bollenti sotto i piedi. E me lo ha detto una donna 90enne, che lha fatto. 10 volte. E non sto a dire che prendevano anche le botte e dovevano stare zitte.Non ce lho con te e lo sai , ma dare sempre la colpa alle donne sempre scritto nero su bianco che è colpa nostra , non mi sta bene! Quante volte vedo scritto di donne svestite, quando negli anni 60 si andava a scuola con la migonna e senza reggiseno, ma loro erano meglio.
Olisea Caddia la tutela della donna e anche essere assicurata e assistita da medici che capiscono il perché la donna decide di abortire, ma mandare una donna al colsultorio e fare sentire il battito del bambino e violenza!E le viene data dellassassina ! Assurdo! Poi lascio perdere perché sono ignorante, ma ci sono cose che mi manda in bestia leggo assurdità, che nel 2024 non dovrebbe esistere
Il curioso caso di "Médicins di monde": Non accettano la distinzione scientifica fra uomo (spoiler:XY) e donna (spoiler:XX) e il corollario per cui solo la donna può partorire, ma vogliono convincere queste ultime che il feto non è una vita umana.
Giorgio Colella il genere dipende da molto più che XX-XY, ma proprio a livello scientifico (X0-Y0-XXX-XYY ecc... ormoni, e altro). Il diritto all'aborto è garantito, sempre, entro i 3 mesi di gravidanza, quindi, si parla di embrione, non di feto, embrione che è incompatibile con la vita autonoma esterna al corpo della gestante. Quindi, non può essere una vita umana. Ini ogni caso esiste un diritto, che va rispettato e reso disponibile
Laura Raccosta Capisco, quindi Vladimir Luxuria può essere fecondato e partorire. Ad ogni modo capisco che uccidere il proprio figlio chiamandolo embrione e diritto, si ha la (falsa) speranza di avere la coscienza pulita. Mica come quella pazza squinternata di Chiara Petrolini
Giorgio Colella è lei che ha tirato fuori la scienza e la coerenza alla scienza. Ora, per suo comodo, caccia fuori le sue credenze che, di scientifico non hanno nulla. Mi arrendo, preferisco conversare con il forno a microonde
Obbligate ad ascoltare il battito fetale? Renderle consapevoli di quello che stanno facendo , credo che sia la cosa più umana che ci sia..
Anna Gismondi esatto, solo così forse si riesce a capire che è una vita e non un grumo di cellule
Anna Gismondi che cosa abominevole...
Un medico che ha giurato di esercitare sempre a favore della vita, come può essere favorevole all'aborto? Se c'è un cuore che batte, come può fermare quel battito?
Enrica Ilari perché un medico, proprio perché è un medico, deve rispettare il diritto fondamentale all'autodeterminazione corporea di ognuno.
Aurora D'Amico il medico per poter esercitare la sua professione deve prima giurare di impegnarsi sempre a favore della vita (giuramento di Ippocrate)
Enrica Ilari certo, e in questo caso si impegna a favore della salute della donna, che è sua paziente.
Aurora D'Amico allora una ragazzina di 12/13 anni che è incinta è buono farla abortire per la sua salute? Invece di insegnare al rispetto per il proprio corpo....
Olisea Caddia non si può paragonare l'aborto volontario con quello spontaneo. L'aborto volontario non distrugge niente né fa stare male tutta la vita, anzi, è una felice liberazione. Facendola abortire evito di rovinarle la vita.
l'errore è in quello che hai detto ...... credi che un figlio fino a 3 mesi non è nulla ..... invece il battito lo senti subito, già dopo 3 settimane è vivo..... è una vita..... la differenza sta qui, invece conosco donne che hanno abortito e non si perdonano di averlo fatto, altre non possono più averli e quindi si disperano..... la differenza è sottile in chi crede alla vita e in chi crede che sia solo un grumo di cellule......
Olisea Caddia no, la donna non è necessariamente madre. Proprio non ce la fai eh.
Aurora D'Amico appunto chiudi tutto e fine non li fai e stop.....
Olisea Caddia nessun anticoncezionale è efficace al 100%.
La maggioranza degli italiani è favorevole all'aborto,ma i medici non obiettori si contano sulle dita di una mano Chissà perché,mica avranno il timore di essere licenziati,emarginati o di non fare carriera?
Carlocchia Roberto forse perché sanno che un feto è un piccolo bambino e che ci sono tante alternative all'aborto? Forse perché hanno scelto la professione medica per salvare e non per sopprimere vite??
Carlocchia Roberto Quale favola? Un cuore che batte è una favola??
Natascia Eleuteri C' è una legge dello stato italiano da rispettare,e un diritto delle donne di vederla applicata,se uno non se la sente,ci sono sempre i cessi delle stazioni da pulire
Carlocchia Roberto la legge prevede anche alcune cose per i consultori che non vengono rispettate. L'obiezione di coscienza è prevista dalla legge. Il "diritto" di aborto quindi deve rispettare il diritto di obiezione di coscienza
Carlocchia Roberto ringraziamo sempre le nostre mamme che hanno scelto di darci la vita quando potevano esercitare il diritto di abortirci
Natascia Eleuteri certo,fatta la legge,trovato il modo per non applicarla
Alessandra Persichini perché? Impariamo a rispettare la vita e forse il mondo sarà migliore
Carlocchia Roberto purtroppo è applicata anche troppo!! Doveva essere per alcuni casi invece l'aborto è diventato un'alternativa agli anticoncezionali
Natascia Eleuteri poi stendiamo un velo pietoso,su cosa succede con la pillola RU496
Donne costrette ad ascoltare il battito fetale???? E perché non ci scandalizziamo per feti, cioè piccoli bambini, costretti a morire???
Natascia Eleuteri perché rispettiamo i diritti fondamentali delle donne, perché non sono bambini, e perché siamo un pelo più razionali di chi si straccia le vesti per un embrione indesiderato.
Aurora D'Amico Cos'è il grottesco? Non saper distinguere un uomo da una donna e voler spiegare la differenza fra grumo di cellule e bambino
Aurora D'Amico la confusione è nella tua mente. A prescindere dal nome c'è un cuore che batte. A 89 giorni si può uccidere e a 90 no?
Aurora D'Amico ogni uomo è stato bambino, ogni bambino è stato feto, anche tu, sono fasi della VITA
Le religioni il cancro dell'umanità.... Per fortuna si stanno pian piano estinguendo!!
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Le associazioni pro-vita hanno molti più consensi di Medici del mondo. Inoltre un medico che è obiettore di coscienza non lo si può licenziare. Una volta c’era l’AIED (Associazione Italiana Educazione Demografica, sito web: https://www.aied.it/), fondata nel 1953 a Roma dal compianto prof. Luigi De Marchi), poi Aiecs. Che fine ha fatto?
L’aborto si potrebbe depotenziare fortemente con il ( self control) questo vale per noi uomini naturalmente sapere controllate i propri istinti comportamentali e sessuali è una cosa che noi umani possiamo e dobbiamo fare. Poi quando si entra in contatto con culture diverse dalla nostra iniziano i problemi sotto tutti i punti di vista.
Per il sig. Ponzio. La religione non c’entra.
In seguito al referendum abrogativo sul divorzio (1974) e alla vittoria dei “no”, il Partito radicale iniziò una raccolta firme per un nuovo referendum sull’aborto, per la legalizzazione di questa pratica. Nei primi giorni del 1975 Pier Paolo Pasolini espresse la sua contrarietà nei confronti di questa proposta, in un articolo apparso sul Corriere della Sera, poi raccolto negli Scritti corsari. La sua posizione apparve reazionaria e molti intellettuali a lui vicini, come Alberto Moravia, Italo Calvino e Elsa Morante, criticarono la sua scelta. Ma ciò che preoccupava Pasolini, in realtà, era ancora una volta il potere dei consumi – il nuovo fascismo come lo definisce egli stesso – che con l’apparenza di libertà e tolleranza, impone agli individui un nuovo stile di vita, portandoli a una vera e propria sclerotizzazione dei valori.
L’aborto infatti, secondo lo scrittore, renderebbe ancora più facile il coito, e una maggiore libertà della coppia eterosessuale. Ma questa libertà, “tacitamente voluta […] dal potere dei consumi”, è diventata “una convenzione, un obbligo, un dovere sociale, un’ansia sociale, una caratteristica irrinunciabile della qualità di vita del consumatore”…
(da https://library.weschool.com/lezione/scritti-corsari-pasolini-e-l-aborto-3210.html)
Come in tutte le guerre, ognuno le combatte come meglio crede e con tutte le giustificazioni poste.
Se le donne che si stanno battendo con passione e sofferenza per permettere ad esse stesse e alle altre di abortire senza porsi problemi morali, etici, pratici, fossero state abortite dalla loro madre, oggi non sarebbero sofferenti – perché morte – a causa di medici che per la loro professione sono per causare la vita,non per causare la morte. A meno che non siano dei Mengele…
Ero favorevole all’aborto e lo votai al referendum: che volete che sia. Per noi – allora – era come un lombrico che si ritira se lo tocchi… Quindi, quando stai per sezionarlo, il feto si ritira, cerca di sfuggire, come fa un lombrico quando lo tocchi. E’ ciò che dicevo, come lo dicevano i Compagni comunisti, di cui facevo parte. Eravamo atei, materialisti, per cui un feto poteva benissimo essere paragonato ad un lombrico.
Poi, un pomeriggio, in cinque secondi, diventai da abortista un antiabortista.
Voglio aggiungere una mia opinione scaturita proprio in questi ultimi giorni a seguito di una nota vicenda che vede attiva una persona, che, in nome del suo cattolicesimo – senza se e senza – ma che milita da esponente nel PD, che è un partito oppositore concreto ideologicamente ai “Principi non negoziabili della chiesa cattolica”. Come può una cattolica ella chievetta, che riceve la Comunione, essere nel contempo (e ce ne sono parecchi di questi) una persona militante del PD? Questa persona, votatasi a “mammona”, non può essere contemporaneamente nel Corpo Mistico del Cristo, quale è la Chiesa cattolica. La quale è al tracollo perché non pone più le “barriere” che le permetterebbero il suo gioco spirituale. E non ci può aggrappare al “Sangue di Cristo”, che lo versò “per molti” (come è scritto nei Vangeli e nella formula della Consacrazione Eucaristica fino a quando non è stata cambiata in un eretico “per tutti”). Questo è un motivo di confusione. E forse senza la formula esatta non si consacra un bel niente… Neanche con il “supplet Ecclesia”… Per cui senza più barriere al gioco cattolico, cani e porci si salvano… E quindi la Chiesa cattolica è diventata un’opzione, in cui la Parola del Cristo non esiste più per dirigere gli “agnelli”, ossia noi, e le “pecore”, ossia il clero. Viva il nuovo Ordine Mondiale e la Fratellanza Universale del siamo tutti fratelli… In nome di chi? Non si sa.
RAPANELLI. POSSO DIRTI CHE NON CI HO CAPITO NULLA DEL TUO POST?
FACCI CAPIRE SE RISPETTI LA LIBERTA’ DEGLI ALTRI/E O NO!..
Raffaeli, la libertà non è un valore cristiano e a livello filosofico è un valore molto povero. Come soggetti, come individui, come io non esistiamo, siamo solo apparenze necessariamente infelici. Il nostro solo bene è rapportarci a un bene, è preferire cioè amare. Molto bene Rapanelli ha colto il concetto che il prossimo non sono tutti. L’idea che tutti devono essere liberi di cercare a modo loro la felicità può essere la constatazione di una realtà di fatto, ma non è un valore, non è una buona idea. Siamo rampicanti senza muro, confondiamo il bene con il piacere. A trovare il piacere son capaci tutti, a cercare il bene no.
Leggendo l’articolo, mi rendo conto di come non aver abortito può permettere di mettere al mondo dei mostri. Ogni giorno incontro o sento di persone che secondo me non meritano il privilegio, quando lo è, di essere nati. Comunque, qualunque sia il motivo per cui si vuole abortire nascerà un bambino non voluto e di cui è facile prevedere quale probabilmente sarà il suo percorso. Poi meglio non approfondire come possa essere la vita di chi voleva abortire e gli è stato impedito. Comunque pagando si trova sempre chi è disposto a farti abortire, senza tante domande e che faccia parte dello staff medico. Qui però pare che ritorniamo al classico: sanità privata verso sanità pubblica. Non so quanto durerà questo governo che amministra un paese dove sia a destra che a sinistra, sto parlando di posizioni politiche e non della posizione delle mani, abortiscono credo in egual misura magari con una leggera disponibilità a farlo da parte di chi ipocritamente trova il modo di condannare il gesto. Si è sempre saputo che chi predica bene è quello che razzola più male di tutti. Poi nelle nostre famigliole tanto tanto borghesi chissà se si usa ancora coprire lo scandalo con un bel viaggio da dove si parte piene e si ritorna vuote.