La nuova pavimentazione di piazza Vittorio Veneto
di Mauro Giustozzi
Le transenne delimitano parte della piazza, resta da sistemare l’oculo che guarderà dentro l’archivio della biblioteca Mozzi Borgetti così come gli arredi che dovranno abbellire la nuova piazza Vittorio Veneto. Che sarà diversa da come i maceratesi la ricordano sino ad inizio di quest’anno. Il restyling della pavimentazione effettuato porterà con sé anche una diversa fruibilità di questa area a ridosso della Collegiata di San Giovanni che, in assenza del Duomo San Giuliano sempre chiuso causa danni provocati dal terremoto, rappresenta la chiesa di riferimento della città e anche dei tanti turisti che la visitano settimanalmente.
L’oculo che deve essere completato
Intanto è tornata regolare la circolazione delle auto su via Crescimbeni, via Santa Maria della Porta e via Padre Matteo Ricci. Resta ancora da completare, con gli ultimi interventi, il posizionamento degli arredi nella parte pedonale e le opere di sistemazione del settecentesco pozzo, poi chiuso, di piazza San Giovanni, pozzo che negli ultimi anni era stato delimitato con una sorta di cerchio fatto di pietra con inserimenti di pezzi di ferro finito con l’arrugginirsi e il rompersi per diventare fonte di pericolo. Nella riqualificazione della piazza c’è infatti la realizzazione di un oculo trasparente a terra che lascia intravedere l’interno del grande pozzo le cui pareti illuminate sono piene di libri del sottostante archivio della biblioteca, per l’appunto diverrebbe un pozzo di cultura.
«Siamo nella fase delle rifiniture e, per quanto riguarda l’oculo a terra aspettiamo che arrivi il vetro che così completerà l’intervento – dice l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori – con le rifiniture necessarie. Successivamente verranno posizionati degli arredi nell’area pedonale che tale resterà, attraverso una delimitazione per evitare l’accesso alle auto, che però sarà diversa dai paletti che c’erano prima». L’intervento effettuato su piazza Vittorio Veneto è consistito nella completa rimozione della pavimentazione a cui è seguito il ripristino con pietra arenaria: nella parte pedonale sono state fatte delle riprese nei tratti ammalorati e nelle griglie per valorizzare l’oculo oggetto di riqualificazione. Un’opera di riqualificazione importante che segue quella di recupero della cattedrale di San Giovanni. I lavori sono stati eseguiti dall’impresa Edilbiangi di San Severino per l’importo contrattuale di 252.394,84 euro. Ora sarà interessante capire se questa area del centro storico tornerà ad essere occupata dalla sosta delle auto nella parte prospicente il loggiato oppure se la riqualificazione effettuata apporterà novità liberando piazza Vittorio Veneto dalla presenza costante di veicoli parcheggiati anche fuori sede.
«Su questo aspetto c’è una riflessione in atto nella giunta – sottolinea sempre Marchiori – e nessuna decisione definitiva è stata adottata. Credo che verranno ripristinati intanto alcuni stalli di sosta che sono necessari per il centro storico e per gli stessi residenti, visto che la presenza di molti cantieri ha tolto parcheggi dentro le mura. Cercheremo di studiare una sistemazione meno impattante delle auto in sosta rispetto al passato, anche perché spesso molti veicoli venivano lasciati fuori dagli stalli previsti. E’ necessario combinare le esigenze della sosta con quelle di dare maggiore respiro alla piazza e farne godere ai cittadini la rinnovata bellezza, con una pavimentazione uniforme e coerente con il contesto del centro storico».
Ma queste non saranno le sole novità della nuova piazza Vittorio Veneto. Che avrà questo oculo di vetro che lascerà intravvedere, attraverso il collo di un pozzo, l’antica cisterna-neviera del collegio dei Gesuiti, altro elemento di memoria storica cittadina, le cui pareti illuminate sono piene di libri. Un recupero di questo oculo fortemente voluto dall’assessore all’Urbanistica, Silvano Iommi. Un’altra novità dovrebbe essere rappresentata dallo spostamento in piazza Vittorio Veneto del busto dedicato al grande musicista maceratese Lauro Rossi (Macerata 1810 – Cremona 1885; studiò a Napoli, direttore di orchestre teatrali in Italia e negli Usa, direttore dei Conservatori di Milano -1850-71 e di Napoli 1871-78). In sostanza il trasferimento del busto risponde alla esigenza di riportare la statua nel sito originario, togliendolo dall’attuale marginalità: si tratta di una delle opere scultoree classiche tra le più pregiate esistenti in città, oggi circondata da cantieri e messa anche a rischio di rovina essendo collocata su una terrazza artificiale creata in passato dalla demolizione di un edificio.
Piazza Vittorio Veneto, terza fase dei lavori e intanto rispuntano le auto
Assessore Silvano Iommi, è sicuro che sia opportuno spostare il busto di Lauro Rossi lì? Essendo eponimo di una via, una piazza ed un teatro che stanno altrove perché metterlo nuovamente lì, in una piazza che tra l'altro ha un toponimo ufficiale e uno tradizionale. Sarebbe più sensato dare maggior decoro alla zona di Via Lauro Rossi?
Una piazza bellissima restituita alla città. Spero che ci siano solo parcheggi per residenti e non parcheggi blu! Con lascensore del park si si arriva direttamente in via crescimbeni, non ha senso mettere sosta a pagamento .
Allora si comincia subito a non deturparla ...
Sarà il caso che togliate quelle quattro inutili panchine dal fondo Corso in poi e lasciate spazio a parcheggi magari non a pagamento? (Perché se forse non ve ne siete resi conto, l'Apm è uno dei grossi problemi per l'andamento commerciale della città)
Più che altro sarebbe bello vederci due panchine e un po di verde ..
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Pozzo di cultura
Archivio della biblioteca in locali sotterranei…… (l’acqua va senpre in giù)
Da segnalare per il premio IGNOBEL