Bimbo di 4 anni muore
colpito da un contenitore di metallo
caduto da uno scaffale

TRAGEDIA ad Acquasanta, nell'Ascolano. Il piccolo Davide Marcozzi ha perso la vita in un incidente domestico. Comunità sotto choc. Il sindaco: «Il 24 agosto, da ormai otto anni, è un giorno segnato dal dolore, quello del sisma. Mai avrei immaginato di doverlo ricordare per questo»

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Il piccolo Davide Marcozzi

Una tragedia immane ha colpito questa mattina la comunità di Acquasanta Terme (Ascoli): un bimbo di 4 anni, Davide Marcozzi, ha perso la vita per un incidente domestico. Un dolore indescrivibile per i genitori Alessandro e Giuliana Caucci che si erano trasferiti nella frazione di Ficciano, di cui lei era originaria, poco dopo la nascita del piccolo.

Il bambino, che stava trascorrendo la mattinata con il padre, si trovava nel garage della loro abitazione quando è avvenuto l’incidente.

Erano circa le 10,30 quando, secondo le prime ricostruzioni, il piccolo ha inavvertitamente tirato giù da uno scaffale un pesante contenitore di metallo che gli è caduto sopra, schiacciandogli il torace. Il padre si trovava a pochi metri di distanza, ma non ha potuto fare nulla per evitare l’impatto.

Appena scattato l’allarme, intorno alle ore 10,30, la centrale operativa ha inviato sul posto le ambulanze e attivato l’eliambulanza.

Al loro arrivo, gli operatori sanitari si sono prodigati per oltre due ore nelle manovre rianimatorie. Ma purtroppo, per il piccolo, non c’era ormai più nulla da fare.

Sul posto, oltre agli equipaggi di 118 e Croce Verde di Acqusanta, sono arrivati i carabinieri della locale stazione ed il magistrato di turno.

 «Quando sarà stabilita la data del funerale, dichiarerò lutto cittadino – commenta con grande dolore Sante Stangoni, sindaco di Acquasanta – . Paesi come il nostro sono come una grande famiglia, ci conosciamo tutti bene.  Ciò che è capitato sconvolge nel profondo ciascuno di noi. Il 24 agosto, da otto anni ormai  è un  giorno segnato dal dolore, quello del sisma. Mai avrei immaginato di doverlo ricordare per una tragedia simile».

 

 



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