Piazza XX Settembre gremita
di Laura Boccanera (foto Federico De Marco)
Eccola l’estate: l’afa, la piazza piena e il concerto di Ermal Meta. Il primo vero spettacolo estivo è arrivato e Civitanova ha risposto in massa. Ieri tanta gente è arrivata già alle 17 del pomeriggio per occupare la zona sotto il palco e assistere al concerto gratuito di Ermal Meta che per oltre un’ora e mezzo ha proposto i brani dell’ultimo album: dai suoi successi più famosi fino ad allargare il repertorio anche a Cohen e al suo Hallelujah con un omaggio a Lucio Dalla con Caruso. «Voglio rendermi conto di quanti siete – ha detto Ermal Meta sul palco -: alzare le mani e fate una foto a questa meraviglia».
Ieri sera prima del concerto il sindaco Fabrizio Ciarapica e parte del cda dei TdC con la presidente Maria Luce Centioni ha raggiunto il retropalco per foto e selfie con l’artista che è poi salito accompagnato dalla sua band per la tappa del suo show “Buona fortuna” dal titolo dell’ultimo album. Una dedica alla figlia che si chiama proprio Fortuna e che da due mesi ormai occupa il tempo dell’artista quando non è impegnato nel live.
Una scaletta scelta appositamente per Civitanova (ad ogni tappa alcuni brani cambiano) e che si è aperta con un inno di volontà: “La strada la decido io”, “Dall’alba al tramonto”, “L’ultimo pericolo”, “Uno”, “Piccola anima”, “Certe cose”, “Non abbiamo armi”, “Ragazza Paradiso”. E poi le collaborazioni come quella con Fabrizio Moro “Non mi avete fatto niente”, “A parte te” brano composto da Meta e conosciutissimo nella versione di Moreno e Fiorella Mannoia che riprendono la prima strofa e il ritornello. E poi l’immancabile “Vietato morire”. Ma a metà concerto Meta cerca anche il rapporto con il pubblico e scende dal palco per raggiungere l’area destinata ai diversamente abili per una dimensione più intima col suo pubblico sulle note di Hallelujah.
Immancabile un saluto ai connazionali albanesi presenti al concerto “Fatemi il segno dell’aquila con le mani” dice Meta dal palco mimando con i gesti il simbolo della bandiera albanese.
Un fuoriprogramma porta alla notorietà anche il piccolo Guglielmo che cercava la mamma che lo aveva perso nella calca: Ermal Meta lo invita sul palco e ad accompagnarlo in braccio c’è Roberto Pantella della Croce Verde. Alla fine tutto bene e la mamma ha riabbracciato il suo bimbo. Piccolo inconveniente poco prima dell’inizio del concerto anche per una ragazza incinta che sotto il palco non si è sentita bene ed è stata accompagnata alla postazione della Croce verde all’inizio di corso Garibaldi.
Che meraviglia
Bellissimo concerto
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