Tanti politici alla prima della stagione lirica
di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)
Turandot ha aperto questa sera la stagione lirica numero 60 dello Sferisterio. Tutto esaurito il teatro.
Ad accogliere gli spettatori (e gli ospiti) il sindaco Sandro Parcaroli con gran parte della sua Giunta, mentre tra i personaggi si sono visti il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli, il presidente di Eni Versalis e di Eni Live Marco Petracchini, l’ad di Finproject Maurizio Vecchiola, il rettore di Unicm John McCourt, il vescovo Nazzareno Marconi, il presidente del Tribunale di Macerata Paolo Vadalà, gli assessori regionali Filippo Saltamartini, Chiara Biondi e Goffredo Brandoni, la consigliera regionale Anna Menghi, gli imprenditori Stefano Severini (Romcaffè), Tobia Sardellini, Simona Sileoni (Lube), Franco Cossiri (Rema Tarlazzi), Adolfo Guzzini, il dg di Banco Marchigiano Massimo Tombolini, la presidente regionale della Croce Rossa Rosaria Del Balzo Ruiti, i vertici istituzionali della provincia (il prefetto Isabella Fusiello e il questore Gianpaolo Patruno), il commissario alla ricostruzione Guido Castelli.
Il governatore Francesco Acquaroli con la moglie Lucia Appignanesi, avvocato maceratese
C’erano anche l’ex ministro della Difesa Roberta Pinotti (non vista all’ingresso), i vertici provinciali delle forze dell’ordine (il colonnello Nicola Candido, il colonnello Ferdinando Falco della Finanza),il comandante della municipale di Macerata Danilo Doria, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Macerata Paolo Parisella. Arrivato dopo anche il neo eletto europarlamentare di FdI Carlo Ciccioli.
Petracchini, Acquaroli, Parcaroli e Vecchiola
Il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli: «Una bella giornata per la città, si annuncia una stagione lirica di grande richiamo per i turisti e di grande rilievo artistico. Lo Sferisterio è un simbolo architettonico e culturale per tutta la regione e sono felice di vedere come l’impegno della città e dei suoi amministratori sia ripagato».
Guido Castelli, commissario alla ricostruzione, con Parcaroli
Il governatore Francesco Acquaroli: «Per il tramite della cultura si possono far crescere le imprese turistiche e l’immagine delle Marche. Il sostegno della Regione c’è».
Parcaroli tra il sovrintendente Cavalli e il direttore artistico Gavezzeni
A colori la visione dell’Arena piena di spettatori, italiani e non. Oltre duemila i paganti. A proposito di paganti è utile ricordare quanto detto ieri, nel corso di una presentazione di un libro sullo Sferisterio, dal direttore artistico Paolo Gavazzeni: «Ho comprato sette biglietti ieri per assistere a una prova, per me e per i miei ospiti. Tutti devono pagare il biglietto siano essi il sindaco o il presidente della Repubblica». Gavazzeni lo ha detto in relazione a un testo contenuti nel libro nel quale si osserva come nel 1891 lo Sferisterio fosse in crisi per le troppe gratuità a dispetto del teatro concorrente, il Politeama, che faceva grandi incassi. Come sia andata oggi la partita dei biglietti omaggio non è dato sapere.
Il vescovo Nazzareno Marconi, Rosaria Del Balzo Ruiti (presidente regionale della Croce Rossa) e l’ex deputato della Lega Tullio Patassini
Magari nei prossimi giorni il direttore artistico farà sicuramente conoscere gli esiti di questo suo appello su una vicenda che in città, e forse anche a Milano, ha una storia antica ma che è pure stata affrontata negli anni passati (ultima sforbiciata ai tempi della sovrintendenza Messi).
In scena dunque la prima dell’opera pucciniana mentre le repliche sono in cartellone per il 19 e 28 luglio, 3 e 10 agosto. L’opera sarà eseguita incompiuta, così come lasciata dal compositore (cioè sino alla morte di Liù, come sancito al teatro alla Scala dal direttore d’orchestra Arturo Toscanini in occasione della prima postuma). Allo Sferisterio Turandot è affidata al regista spagnolo Paco Azorín, a dirigere l’Orchestra filarmonica marchigiana è Francesco Ivan Ciampa. Interpreti principali Olga Maslova (Turandot), Angelo Villari / Ivan Magrì (Calaf), Ruth Iniesta (Liù), Riccardo Fassi / Antonio Di Matteo (Timur), Lodovico Filippo Ravizza (Ping), Paolo Antognetti (Pang) e Francesco Pittari (Pong).
Franco Cossiri (Rema Tarlazzi)
Il festival proseguirà con due giornate dedicate al traguardo delle 60 edizioni: domani giornata incentrata su “Norma”, domenica il concerto di gala con le grandi arie della lirica.
FORZE DELL’ORDINE – Danilo Doria (comandante polizia locale), Gianpaolo Patruno (questore di Macerata), Fernando Falco (comandante provinciale della Guardia di Finanza) e il colonnello Nicola Candido (comandante provinciale dei carabinieri)
In primo piano la consigliera regionale Anna Menghi
La polizia locale guidata dal comandante Danilo Doria
Il questore Gianpaolo Patruno
Stefano Severini (Romcaffè)
Stefano Parcaroli, il rettore John Mc Court, l’assessora alla cultura Katiuscia Cassetta
Parcaroli con l’imprenditore Adolfo Guzzini
Chissà se il governatore dopo aver migliorato la sanità regionale migliorerà la salute finanziaria dello Sferisterio? secondo le loro statistiche va tutto bene ai cittadini le tasse ai politici i stipendi da favola!
Marino Menchi visto come sta andando la sanità sarebbe meglio che si facessero i c***i loro.
Alberto Mercuri condivido con lei!si auto celebrano perché non sono mai passati dal Cup e sentirsi dire che per una visita la lista é chiusa
Da alcuni visi traspare nitida l'espressione "che fa nu spettaculu su Musolini làddentro?".
"Sono tutti signori dell' alta aristocrazia borghese! C' è pure qualche grande nome"
"Tutti dovrebbero pagare il biglietto" e Parcaroli, Acquaroli e Castelli nella stessa frase non ci sono, mi confermate??? Quanta ridicola ipocrisia e qual simpatica presa per i fondelli!!!
Tutti debbono pagare il biglietto .
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I soliti quattro pimpanti dell’Ave Maria
È sempre stato pesante i biglietti gratis, solitamente sono persone che possono ben pagare ma sono sempre quelle che hanno il braccio corto cortissimo, sono abituati andare a scrocco, molti sono lì e non conoscono nemmeno l’ opera….
Il mondo non è sempre ciò che appare:
https://www.psicologi-italia.it/disturbi-e-terapie/psicoterapia/articoli/il-mondo-non-e-sempre-cio-che-appare-il-mito-di-pl.html
La realtà non è come ci appare (prof. Carlo Rovelli).
Perché il bello non viene mai commentato ???
Mi raccomando, si scrive Turandot e si legge Turandot.
…che l’importante sia dire, il giorno dopo, ‘siamo stati all’opera’ (senza magari averci capito un bel nulla…) e anche, nella serata, mostrarsi per apparire e forse ‘vendersi’ meglio!!? Mah, chissà, potrebbe pur essere…ai bischeri l’ardua sentenza!!! gv
A parte la solita vomitevole parata fotografica degli pseudopolitici che erano presenti solo per il solito vomitevole (ndr vocabolo volutamente ripetuto),
è stata una bellissima rappresentazione
https://www.youtube.com/watch?v=aA76vXm14oQ&t=3s