«Discriminata perché marchigiana,
violate un’infinità di leggi:
agiremo affinché non accada più»

CASO - Deborah Pantana, consigliera di parità della Provincia, interviene a sostegno di Marta Porrà, l'artista di Montecosaro che ha rivelato di non essere stata ingaggiata per una serata aziendale di un noto brand bolognese una volta che la responsabile aveva saputo che era del Maceratese. «Un danno nei confronti di una giovane che ha saputo trasformare, in modo eccelso, una sua passione in un lavoro, ma possibili anche ripercussioni su altre donne del nostro territorio»

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Deborah Pantana (a sinistra) e Marta Porrà (a destra)

«Assurdo e anche illegale». Definisce così la consigliera di parità della Provincia Deborah Pantana la disavventura capitata all’artista montecosarese Marta Porrà, che ha raccontato via social di essere stata scartata per un evento aziendale di un brand bolognese una volta che la responsabile dell’impresa ha saputo della sua provenienza per paura che si potesse sentire il suo accento.

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Deborah Pantana, consigliera di parità della Provincia

«Leggere che una giovane donna viene discriminata nel suo lavoro perché forse potrebbe trapelare nel suo parlare un accento marchigiano e nello specifico ancor peggio il dialetto della provincia di Macerata, è assurdo – afferma Pantana – con una frase questa responsabile aziendale ha violato un’infinità di leggi che tutelano la donna da atti discriminatori, provocando un danno nei confronti di una giovane che ha saputo trasformare, in modo eccelso, una sua passione in un lavoro. Danni questi, se non condannati nell’immediato, potrebbero avere delle ripercussioni su tante altre giovani donne, discriminate perché marchigiane o addirittura perché provenienti dalla provincia di Macerata. Ogni giorno, noi consigliere di Parità, ad ogni livello, da quello provinciale, regionale fino ad arrivare al nazionale, combattiamo qualsiasi atto, patto o comportamento che pregiudichi il lavoro delle lavoratrici. C’è una legge nazionale che incentiva le aziende ad ottenere al loro interno la certificazione di genere, poi come se niente fosse una responsabile d’azienda, sembra di capire addirittura donna, se ne esce con questa frase riguardante il dialetto marchigiano».

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La cantante Marta Porrà

Pantana annuncia che si rivolgerà alla consigliera di parità nazionale e alla sua collega di Bologna per «intraprendere tutte quelle azioni necessarie affinché questo tipo di episodi non accadano più – prosegue Pantana – una donna che discrimina un’altra donna, oltretutto, è davvero inaccettabile, un atto che può produrre un effetto pregiudizievole /discriminatorio. Con fatica e lavoro costante, stiamo cercando di non far più apparire le donne come “una debole minoranza da tutelare”, ma bensì, le donne sono l’altra metà del tutto, le cui differenze devono essere valorizzate e non livellate o appiattite. È un processo di arricchimento per la società nel suo complesso. Ed è per questo che ogni fattore inibitore, come la discriminazione di genere, deve essere contrastato con ogni mezzo a disposizione. Promuovere un cambiamento culturale significa iniettare questa consapevolezza nel tessuto sociale».

(redazione CM)

«Discriminata perché marchigiana Non puoi cantare, si sente l’accento»



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