Le vetrine sfitte sul corso di Civitanova
di Laura Boccanera (foto Federico De Marco)
Per un negozio di 45 metri quadrati su corso Umberto, a Civitanova, il costo è di circa mille euro mensili, ma c’è anche chi chiede 6mila euro al mese per 135 metri quadrati e due vetrine di passaggio. In città i prezzi degli affitti restano altissimi, le attività si svuotano, le palazzine da quattro piani vengono su come funghi e gli alberi vengono abbattuti.
Jav tra corso Dalmazia e vialetto nord
E il colpo d’occhio passeggiando è quello di un continuo turnover, con cambi di gestione, aumento di attività legate a ristorazione etnica ma tante vetrine vuote.
Inutile paragonare quello che era corso Umberto I trenta anni fa, quando da tutte le Marche e non solo arrivavano clienti per le boutique presenti e la qualità dei prodotti. E’ un esercizio da nostalgici che non tiene conto dei tempi cambiati, di Amazon, del commercio online e delle diverse abitudini dei consumatori. Ma pensare alla via principale della città con ben 29 locali commerciali sfitti fa comunque porre il problema su quali siano cause e rimedi. E verificando sui principali portali di affitti emerge chiaro come sotto a mille euro praticamente è impossibile trovare alcunché: i prezzi variano dai 950 euro per 45 metri quadrati all’estremità nord del corso fino ai 6mila euro al mese per 135 metri quadri e due vetrine di una palazzina ristrutturata. In mezzo ci sono i 2.500 euro richiesti per 65 metri quadrati vicino alla stazione per l’ex Luna Rossa, 5mila euro per 200 metri quadri, fino ai 2.500 euro per 120 metri in via Duca Degli Abruzzi.
E nel frattempo anche altri negozi di abbigliamento chiudono i battenti: Jav, all’angolo tra vialetto nord di piazza e corso Dalmazia, ha annunciato la liquidazione per cessazione attività e ad agosto chiuderà. E non è che l’ennesima emorragia commerciale dopo la chiusura di Liu Jo e a pochi passi del negozio di abbigliamento uomo Cafedelmar (leggi l’articolo)
Debora Pennesi – presidente di Centriamo
«La situazione è critica – conferma Debora Pennesi presidente di Centriamo – gli affitti sono alti e i commercianti non hanno più le stesse entrate che avevano un tempo fra aumento dei centri commerciali e commercio online ed il 10 del mese è sempre un trauma. Vedere il corso con tante vetrine chiuse fa un brutto effetto e una tristezza infinita.
Il Comune dovrebbe fare di più, penso a sgravi o esonero della tassa rifiuti, o anche eventi per portare gente. Siamo quasi a luglio e non sappiamo nulla di ciò che ci sarà per la stagione estiva. Intanto noi partiremo come ogni anno con i nostri mercoledì di apertura serale con eventi e spettacoli.
L’ex assessora Manola Gironacci
Ma c’è anche chi pensa che non sia solo un problema di affitti come l’ex assessora al turismo e titolare della gioielleria da sempre sul corso Manola Gironacci: «premetto che si parla di desertificazione dei centri commerciali naturali a Civitanova come nelle Marche e in tutta Italia tranne nelle città veramente turistiche.
Civitanova ha avuto una grande fortuna nel tessuto imprenditoriale, uomini di affari che non si sono risparmiati nell’investire a Civitanova ma che le varie giunte non hanno saputo cogliere e spalleggiare. Al tessuto imprenditoriale privato non deve mancare il sostegno delle varie amministrazione che hanno il compito di creare i presupposti per la famosa “accoglienza”.
Rendere Civitanova una cittadina ospitale significa mettere a proprio agio chi arriva sul nostro territorio e lasciarne un gran bel ricordo tanto da farla tornare.
Presentarci come una città pulita, sicura con una viabilità fluida con parcheggi a sufficienza e segnalati anche nella loro disponibilità oltre ad un cartellone di eventi da sponsorizzare in tempo utile per chi programma la sua vacanza o per le attività che vogliono organizzarsi per rendere tutta la città in festa.
Preservare all’accoglienza il minimo di alberghi che avevamo e che affacciavano sulle spiagge invece di trasformarli in piccoli appartamenti. Questo dovrebbe fare una amministrazione per supportare chi investe nel territorio affinché possa dire di aver fatto ciò che si poteva fare per contribuire a rendere piacevole vivere o soggiornare a Civitanova.
Tutto questo sosterebbe l’imprenditore, invoglierebbe il turista e farebbe vivere meglio il residente e quindi renderebbe più vivo e attraente il centro Civitanovese e le attività soffrirebbero di meno. Un punto sul caro affitto? Il costo dell’affitto diventa gravoso quando le vendite sono poche, quando i clienti scarseggiano altrimenti chi sosterebbe affitti di decine di mila euro? A Civitanova non sono aumentati gli affitti ma sono diminuite le vendite per la carenza di clienti, per la mancanza di accoglienza».
Luca Leonardi (Vecchio Caffè Maretto)
E c’è anche chi propone alternative, come ad esempio le aperture notturne come esistono in tutte le città turistiche. Lo sostiene Luca Leonardi del Vecchio Caffè Maretto: «D’estate tutto il movimento si sposta sul lungomare, da noi si lavora col turismo mordi e fuggi, non c’è ad oggi un turismo strutturato perché mancano hotel, tanto che a Ferragosto la città si svuota perché vanno fuori anche i civitanovesi stessi. Spesso sento molti lamentarsi perché fanno raffronti fra la stagione post Covid del 2021 e quella attuale, ma è sbagliatissimo. Il Covid con le sue restrizioni e il lockdown è stato un periodo terribile e la gente aveva molta più voglia di vivere fuori dopo essere stata chiusa in casa per cui sono impossibili raffronti con quell’anno. Piuttosto sarebbe meglio non fare proprio paragoni e cercare di facilitare gli acquisti. Una soluzione potrebbe essere tenere aperti i negozi di sera. Ovviamente non è l’apertura una tantum che fa la differenza, ma c’è da capire anche che d’estate col caldo e senza alcuna forma di intrattenimento la gente non è portata a venire in centro. Sceglie i centri commerciali o addirittura l’online. E poi servono attrattive ed eventi per portare la gente in centro d’estate».
Intanto tra due giorni tornano i “Mercoledì dello shopping”, iniziativa organizzata dai commercianti (leggi l’articolo).
Altra chiusura sul corso di Civitanova: “Cafedelmar” abbassa la saracinesca
Vetrine vuote in centro, chiudono Liu Jo e Bottega della cuccagna
Dispiace per gli esercenti, ma per i proprietari sono proprio contento, inutili chiedere oro se poi lo tieni vuoto!!!
Gli affitti sono alti come lo sono da sempre , ma prima si fatturava molto adesso no! Poi mettiamoci che i locali sul corso sono di proprietari che nemmeno loro sanno quanti capitali hanno...Lo stato deve intervenire, non si può acquistare un locale nel 1970 a 1 milione di lire e affittarlo nel 2000 a 5 mila euro ...
Ma come Citano la numero uno
Secondo me anche in gestione gratuita per 12 mesi, non ci sarebbero profitti per un'attività sul corso civitanovese. Le fabbriche delle suole oramai sono anatre zoppe, lavorano solamente poche ore in un paio di giorni a settimana, prima con i soli straordinari veniva pagata la rata del mutuo. Quando hai la pasta in offerta a 2 al Kg, la carne macinata a 12, con 1/3 di stipendio non ci sono tante possibilità di effettuare acquisti.
Ma vogliamo parlare del vecchio Iper alias Civita Center ??? Un mega centro commerciale quasi completamente sfitto?
Mariano Nazziconi quella struttura è stata essenzialmente abbandonata ed è un gran peccato
Massimiliano Cingolani vero. Il problema è macroeconomico e geopolitico. Guerre, speculazioni e conseguente inflazione, ma soprattutto il colpo di grazia finale che è stato l'aumento dei tassi dinteresse, hanno fatto molti più danni del Covid. Aumentare i tassi d'interesse è stato come fare la chemioterapia ad uno che è finito sotto un treno.
Poi non ci lamentiamo che si sta desertificando di attività il centro.. fare multe a gogo è fare accoglienza qui a Civitanova? Non creare parcheggi adeguati a ricevere turisti per beccarli in fragranza di parcheggio selvaggio possiamo parlare di Civitanova come meta turistica? Occorre progettare parcheggi solo a pagamento o pensarne in numero adeguate affinché le attività possano lavorare come dovrebbero e accogliere chi vuol venire a Civitanova? Facile multare essendo i parcheggi in numero scarso. Le attività investono, danno lavoro e vogliono lavorare onestamente e creare turismo ma senza una amministrazione che crei accoglienza le attività spariscono e i turisti non tornano più! Non ho nulla contro i centri commerciali, mi piace la competizione sia nei prodotti che nel servizio ma non giochiamo ad armi pari, li il gestore della struttura fra accoglienza ed ha parcheggi a sufficienza e senza costo, nel centro e sul lungomare dovrebbe essere lamministrazione a dare lo stesso servizio per chi investe, crea lavoro e contribuisce sia per il turismo che tenere pulita e sicura la città!!!! Si, sicura perché dove cè una attività c'è luce e gente che gira, dove cè desertificazione e buio sappiamo tutti cosa si potrebbe nascondere!!!
Manola Paola Gironacci ho un negozio a Fano e con la nuova Giunta sono subito passati i vigili a far togliere gli stender all'esterno dopo 30 anni di permessi!
Recanati è la stessa identica cosa. I proprietari dei locali, tutti facoltosi, preferiscono tenerli chiusi piuttosto che abbassare un po' il canone di affitto. Dico da sempre che il comune dovrebbe applicare loro un'IMU triplicata per dissuaderli a fare ciò!!!
Non sono gli affitti che comunque sono da usurai, sono tutti i mega centri commerciali che avete fatto costruire, ora non ci si può lamentare.
Strano, il green pass ha rilanciato l'economia.
Licio Cesetti Uno è il capitalismo baby!
Macerata non se la passa meglio, eccetto i cantieri, quelli sì che ci fanno compagnia
Dispiace per gli esercenti, ma per i proprietari sono proprio contento, inutile chiedere oro se poi lo tieni vuoto!!!
A Foligno a Mare uno viene fa il bagno merenda e torna a fare spesa a Foligno alta che costa meno e tu li vedi a passà.
Tutto merito dei centri commerciali e delle vendite On Line. I negozi e il piccolo commercio sono destinati a sparire .
Guido Franchi tutta colpa dei prezzi troppo esagerati dei piccoli commercianti se i cittadini ricorrono ai centri commerciali o agli acquisti online. Bene spariscano se non si adeguano alle esigenze dei cittadini
Andrea Bianchi esattamente!
Andrea Bianchi che mente illuminata!
In America gli affitti vanno con percentuali di vendita e il proprietario deve fare le manutenzioni e participare Al costo della apertura fare un Contratto minimo di 10 anni con pagamento mensuale ,SE il negozio chiude significa che non e in una zona dei traffico o non vende bene i loro prodotti il titolare dopo 10 anni se non ce una prologazione per altri anni chiede aumento e cosi molti posti chiudono e vanno altrove e il propietario per anni non avra mai altre persone che affitano chi troppo vuole nulla stringe e i loro locali sfitti per mesi e anni
Gloria Pierucci se Sparta piange Atene non ride.
Quando riapriranno via Zara le vetrine vuote saranno 40.
Una volta era pieno di attività, i negozi di calzature erano Infiniti e pure ottima qualità, Jav non era dove stava la bottega cuccagna, xché il negozio di calzature nella piazza che faceva angolo, tanti anni aperto un sogno le scarpe, sono rimasta male quando ha chiuso e venne la bottega della cuccagna, mi pare che vendeva le scarpe di Stuart witzeman ed altre griffe
Francesca Acquasanta quel negozio cè Ancora e si è spostato più indietro (secondo me gravissimo errore).
Mariano Nazziconi gravissimo veramente, lo teneva un signore, il galeone mi pare o gallone o qualcosa di simile, dove si è spostato?
Mariano Nazziconi io vado dove risparmio a parità di prodotto e non mi sembra di essere poi tanto illuminato, lei vada dove il prodotto le costa di più. Stia bene un abbraccio
Andrea Bianchi fare sistematicamente il taccagno non sempre paga!
Mariano Nazziconi taccagno la maggioranza delle famiglie arriva a fine mese sempre con più difficoltà e se acquista dove si risparmia non vuol dire essere taccagni ma saper spendere bene i propri soldi.
Andrea Bianchi spendere bene i propri soldi significa avere certezza di cosa si acquista e da chi si acquista. Io su internet ci compro cose introvabili sui negozi in zona, ma odio gli scrocconi che vanno a prendere informazioni nei negozi, poi acquistano on line e poi magari chiedono di nuovo assistenza ai negozi fisici.
Mariano Nazziconi lei non sa leggere e capire quello che gli altri scrivono ed ho scritto a parità di prodotto punto poi se ci sono chi va nei negozi a vedere il prodotto questo non lo so e non mi importa ma se il prezzo fosse onesto lo acquisterebbe nel negozio sicuramente.
Andrea Bianchi invece ho capito proprio bene. La conoscenza del prodotto è quasi imprescindibile dallesistenza del negozio.
Guido Franchi e gli affitti troppo alti
Poi non ci lamentiamo che si sta desertificando di attività il centro.. fare multe a gogo è fare accoglienza qui a Civitanova? Non creare parcheggi adeguati a ricevere turisti per beccarli in fragranza di parcheggio selvaggio possiamo parlare di Civitanova come meta turistica? Occorre progettare parcheggi solo a pagamento o pensarne in numero adeguate affinché le attività possano lavorare come dovrebbero e accogliere chi vuol venire a Civitanova? Facile multare essendo i parcheggi in numero scarso. Le attività investono, danno lavoro e vogliono lavorare onestamente e creare turismo ma senza una amministrazione che crei accoglienza le attività spariscono e i turisti non tornano più! Non ho nulla contro i centri commerciali, mi piace la competizione sia nei prodotti che nel servizio ma non giochiamo ad armi pari, li il gestore della struttura fra accoglienza ed ha parcheggi a sufficienza e senza costo, nel centro e sul lungomare dovrebbe essere lamministrazione a dare lo stesso servizio per chi investe, crea lavoro e contribuisce sia per il turismo che tenere pulita e sicura la città!!!! Si, sicura perché dove cè una attività cè luce e gente che gira, dove cè desertificazione e buio sappiamo tutti cosa si potrebbe nascondere!!!
Manola Paola Gironacci parcheggi e dove ? Sotto terra ? Sui tetti? In montagna? Galleggianti?
Stefano Bianchi non compete a me stabilire dove ma a chi ha competenza per questo. ad ognuno il suo
Manola Paola Gironacci purtroppo il posto non c'è, bisogna rassegnarsi, oppure andare a Foligno alta
Licio Cesetti Uno e perché non si può fare? Si è iniziato già anni fa un processo di gentrificazione, il centro sarà sempre per persone con più capacità economiche e facendo nascere nuovi quartieri in periferia con prezzi minori, nel nostro caso vedi bivio cascinale o Montecosaro. Il problema è che sempre meno gente ha le possibilità economiche di poter vivere o fare shopping in centro. Ormai è iniziato quello che avevo previsto qualche anno fa, il centro di Civitanova sta implodendo su se stesso dando, però, possibilità maggiori ad attività esterne al centro o a città vicine. Mo quando chiuderanno il donoma,e molti ne saranno contenti, per far posto a nuovi palazzi residenziali, sarà il deserto totale anche il sabato sera nel periodo invernale.
Licio Cesetti Uno esiste una legge naturale del mercato : affitto troppo alto? Il Locale resta vuoto. Il problema sussiste per quelli già contrattualizzati che andrebbero addossati ma resti sempre della idea che anche bassi resteranno sempre troppo alto se non ci sono numeri nelle vendite. Tutto contribuisce, le vendite on Line, gli stipendi fermi da 30 anni, il caro vita ecc..
Licio Cesetti Uno giusto c'è anche il fattore tasse luce che ogni anno aumentano e gestire un attività al giorno d'oggi nn è più possibile
Che finaccia!!!!!!
Abbassare gli affitti?
Ma quale sicura e sicura ma non lo sapevate che se strozzate il consumatore togliendo soldi poi succede questo? La maggioranza del paese vuole questo,adesso di cosa vi lamentate?
Quessi ha marciato talmente tanto su sti affitti che manco je pesa non affitta li locali
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Il problema del ‘caro affitti’ dei negozi su Corso Umberto, parte, almeno almeno, da più di trent’anni fa, quando chi si era ‘avanzato’, per intenderci, i muri di un bel negozio sul corso, e in tempi per così dire favorevoli, pensava che la rendita, bella sostanziosa, potesse durare in eterno, ma nulla dura in eterno, figuriamoci potersi mantenere (e soprattutto senza lavorare e produrre) una rendita da affitto (che in molti casi oserei dire ottenuto in modo perlomeno fortunoso, per non dire altro…) nei secoli dei secoli e… ci siamo capiti. Da qualche decennio, il commercio a Civitanova è cambiato, i cosiddetti centri commerciali la fanno da padroni, l’utenza (e anche la produzione, con i costi, gli introiti e anche la manodopera, ahimè…) si è spostata, i ‘nuovi capitali’, assai consistenti, si sono spostati (nei centri commerciali e non solo…) e la massa (non i ‘signori’, ovviamente, ma non ci giurerei) preferisce fare acquisti altrove, se non addirittura su internet come avviene oramai da anni, con goduria immensa delle multinazionali, che comunque hanno facilmente approfittato degli anelli deboli della distribuzione tradizionale (si salva qualche ‘catena’, che, anche se non guadagna, utilizza una via principale da vetrina). La proposta, come sostiene qualcuno, di aprire i negozi anche la sera, lascia il tempo che trova e mi dispiace per chi, in buonafede, probabilmente, l’ha messa sul piatto, ma servirebbe a poco (e, quasi sicuramente, so di quel di cui sto parlando), se non a prolungare certe ‘agonie’, facendone lievitare ancor più i costi. Le attrattive e gli eventi? Certo, in una città che si definisce turistica, ‘quelli’ ‘ce li vòle’, ci mancherebbe, ma servono solo a far lavorare di più (e può andare anche bene, fino a un certo punto) i locali che somministrano alimenti e bevande (e anche loro, pare, ultimamente non se la passano un granché bene) e ad allietare i turisti, soprattutto pendolari, che, però, se non trovano parcheggio o ‘ospitalità’ giusta (compresi i prezzi), dopo una bella giornata al mare, se ne tornano nel loro ‘paesello’ a godersi altri eventi, che di certo oggi anche lì non mancano. I vari ‘esoneri’, pur ipotizzati, servirebbero a dare un piatto di lenticchie in più, eppure solo momentaneo. I parcheggi, poi, certo, i parcheggi (l’anello debole…o forte per qualcuno!!?). Le palazzine vengono su come funghi, sostiene qualcun altro (ed è vero), ma, quasi sicuramente, l’amministrazione avrà previsto un adeguato piano parcheggi (o no!!?), anche in considerazione del fatto che nel borgo marinaro, già da qualche decennio, se ne stanno togliendo e non pochi (!!!). Gli alberi che si abbattono, poi, lasciano il tempo che trovano ai tifosi del green, che per primi dovrebbero sapere che negli ultimi 50 anni, solo in Italia, il verde (alberi e foreste) sono aumentati dell’ottanta per cento, quindi di cosa si parla!!? E già, i tempi cambiano, è proprio vero, certo, ed è anche certo, se non sacrosanto, che cambiano anche le persone, eccome se cambiano!!! gv p.s.: ideona… nei negozi sfitti, magari facciamoci dei bei mini appartamenti (con garage incorporato, spero…), vedrai che successone (tutti vogliono casina a Civitanova…chissà perché, e tutti chi?), ma poi per l’affitto dei negozi, chi paga!!? Boh!!!
Lucida e spietata la disamina dell’ex assessora. Anche perché riflette quello che da anni si sa e si dice e si ripete e nonostante si continua sugli stessi errori per la Civitanova che fu e in mano a politicanti che non hanno nemmeno saputo approfittare della presenza del mare per farla avanzare turisticamente nel vero senso della parola . Naturalmente con tutto ciò che comporta e non c’è bisogno di spiegarlo visto che oramai da anni, tanti anni si va ripetendo che la stanno regredendo ed oggi è ben terza, presumo su tre, il numero delle località marine del maceratese. Figuriamoci a livello regionale. E qualcuno dice di averla trasformata nella città più vivace della costa adriatica. E lo Ionio non ce l’ho mettiamo? Peccato che poi la notte quasi tutti tornano a dormire al loro paese ed è da qui che tra origine il noto turismo ” mordi e fuggi”. C’è chi si lamenta come poi succede anche d’Inverno che non si sa se e che eventi ci saranno. Del resto non è che uno si può promuovere capo chef se non sa nemmeno prepararsi un uovo al tegamino. Per non portarla troppo alla lunga visto che l’articolo è stato fin troppo impietoso, chiudo con una piccola fantasia dove il Re del selfie per ricordarci di non essere un semplice ectoplasma e che quando “gli” serve lui c’è e sperando in un radioso futuro canta ” Non ti scordar di me”, come se poi fosse facile. Ed è qui che una certa signora si mette a duettare con lui con la famosa canzone resa famosa da Sordi e Vitti: ” Ma ‘ndo vai se la banana non ce l’hai?”.
Ma non sarà che Civitanova che poi offre quello che hanno anche altri abbia vissuto una grande bolla speculativa e piano piano stia tornando alla normalità???