Guerriglia in corso Dalmazia,
in 5 a giudizio per rissa.
Difese critiche sulle identificazioni

CIVITANOVA - Sono accusati di essere alcuni dei partecipanti all'episodio, che aveva coinvolto decine di persone. A uno degli imputati viene contestato di aver colpito con una sedia il profumiere Mauro Malatini. I legali degli imputati sostengono che i loro assistiti non fossero coinvolti e che siano finiti sotto accusa solo in base ad una comparazione sull'abbigliamento

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L’intervento delle forze dell’ordine

di Gianluca Ginella

In cinque finiscono sotto accusa per la mega rissa in corso Dalmazia, a Civitanova, avvenuta il 18 marzo del 2023. Le indagini hanno portato ad individuare cinque persone che avrebbero partecipato alla rissa, ma i contendenti erano stati decine.

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L’avvocato Francesco Mantella

Gli imputati contestato di aver partecipato a quella sorta di guerriglia urbana in cui il profumiere Mauro Malatini era stato colpito con una sedia in testa mentre cercava di aiutare un ragazzo che era a terra.

Le indagini hanno portato a individuare alcune persone, ma questa individuazione viene criticata dalle difese che dicono è avvenuta solo in base all’abbigliamento (comparato con altre immagini che erano a disposizione della polizia) mentre le riprese delle telecamere della zona non mostrano i volti di chi era presente quel giorno.

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L’avvocato Simone Santoro

Oggi si è svolta l’udienza preliminare davanti al gup Daniela Bellesi del tribunale di Macerata. Gli imputati erano cinque, tutti rinviati a giudizio. Si tratta di Claudio Giustozzi, 34 anni, residente a Civitanova, Ottavio Gigetti, 27 anni, residente a Civitanova, Lorenzo Marcotulli, 25, di Civitanova, Mattia Riste’, 30, residente a Castelfidardo, e Ahmed Amine El Aasemy, 20, marocchino. A tutti e cinque viene contestato di aver preso parte alla rissa, insieme ad altre persone, rimaste ignote, in cui veniva colpito Mauro Malatini.

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Gli avvocati Vanni Vecchioli e Giuseppe Caruana

E’ al solo El Aasemi che viene contestato di aver ferito Malatini colpendolo con la sedia. Oggi in udienza Malatini ha comunicato, tramite un suo legale, che non si costituirà parte civile.

L’avvocato Francesco Mantella, legale di Giustozzi, ha chiesto di produrre un video dei fatti «si vede che il mio assistito cerca solo di separare delle persone, ma non ha partecipato». Il video è stato visionato in aula dal giudice Daniela Bellesi e dal pm Enrico Riccioni ed è stato acquisito agli atti. Al termine dell’udienza il gup ha deciso per il rinvio a giudizio di tutti e cinque gli imputati.

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L’avvocato Diego Perrone

Gli altri indagati, assistiti dagli avvocati Simone Santoro, Diego Perrone, Vanni Vecchioli, Giuseppe Caruana, contestano di aver preso parte alla rissa e il modo in cui si è arrivati all’identificazione. La chiave del processo, che si aprirà nel giugno del prossimo anno al tribunale di Macerata, sarà proprio stabilire se l’identificazione avvenuta solo tramite l’abbigliamento, come sostengono le difese, possa bastare per stabilire che gli imputati fossero presenti in corso Dalmazia quel giorno. Un episodio che aveva destato molto clamore a Civitanova e che aveva sollevato una questione sulla sicurezza in una città che era ancora scossa dall’omicidio, avvenuto pochi mesi prima, del nigeriano Alika Ogorchukwu. Una rissa che aveva portato ad una presenza massiccia di forze dell’ordine in città, il sabato seguente, tanto che si era arrivati a parlare di centro blindato.

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