La demolizione dell’ex scuola in piazza Douhet
Non è bastato il flash mob di domenica a fermare la demolizione dell’ex scuola elementare di piazza Douhet. I lavori sono partiti questa mattina sollevando, come prevedibile, le proteste di chi, per mesi, si è opposto al piano dell’attuale amministrazione comunale, che sul sedime dell’edificio intende realizzare un parcheggio.
Insorge la coalizione di centrosinistra, che si era schierata al fianco del comitato che da tempo lottava affinché si optasse per un recupero dell’edificio, anziché per una demolizione. «Che questa poi parta a soli 10 giorni dal voto è un atto di arroganza ed una sfida aperta alla maggioranza dei cittadini, che voleva trasformare quel fabbricato in un centro civico – tuonano Pd, Sentire Comune e Comunità Ecologia Progresso in una nota unitaria – un fabbricato mai dichiarato inagibile e che aveva tutti i requisiti per poter ospitare sedi associative e spazi per la comunità.
La giunta Tartabini-Casciotti ha sempre rivendicato il diritto ad abbattere l’ex scuola perché la realizzazione del parcheggio faceva parte del programma elettorale della destra nel 2019. L’unica azione efficace rimasta nelle mani dei cittadini è quella di togliere loro quel mandato popolare alle elezioni dell’8 e 9 giugno, mandandoli all’opposizione. Chi stava ancora pensando di non andare a votare ci ripensi e non lasci impunito questo scempio. Dia forza all’unica opportunità di cambiamento per il nostro Comune. Non c’è più alcun dubbio che questa volta i cittadini si troveranno a scegliere tra due proposte totalmente diverse, tra due concezioni opposte del modo e dei metodi con cui si guida una comunità: ai cittadini il diritto-dovere della scelta».
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