Mauro Pelagalli e il dottor Scartozzi
Come l’alimentazione può incidere sull’endometriosi. E’ questo il tema affrontato ieri alla biblioteca Mozzi -Borgetti a Macerata durante il convegno per l’alta formazione organizzato dall’Unità operativa di ginecologia e ostetricia diretto dal dottor Mauro Pelagalli, da anni centro di riferimento per il trattamento dell’endometriosi severa e avanzata e per le patologie ad essa correlate.
Il convegno di respiro internazionale alla presenza di 120 professionisti e professioniste ha visto l’intervento del professor Philip Koninckx della Universita di Leuven in Belgio, massimo esperto della materia e uno dei più importanti innovatori nello studio della genesi e del trattamento dell’endometriosi. Una lettura magistrale la sua, che ha messo in evidenza come questa malattia abbia innumerevoli aspetti ancora poco conosciuti e che solo la medicina basata sull’evidenza può essere di aiuto nella gestione di ogni singolo caso ma sempre facendo riferimento anche agli studi internazionali fatti su grandi casistiche al fine di dare valore al trattamento che si effettua nei centri accreditati italiani.
Un amicizia quella tra il dottor Pelagalli e il professor Koninckx che dura dagli anni della formazione e che ha arricchito di conoscenze l’intero Dipartimento materno infantile.
La dottoressa Francesca Orici
L’incontro è poi proseguito con le relazioni della dottoressa Valentina Paris, responsabile delle ecografie di secondo livello oncologiche e per endometriosi della Ast di Macerata, della dottoressa Francesca Orici responsabile della Uosd di ginecologia oncologica che ha parlato del futuro dei trattamenti per l’endometriosi, della dottoressa Rossana Martorana incaricata dell’ ambulatorio della infertilità che ha parlato dell’endometriosi e della riserva ovarica come punto di partenza per le coppie affette da questa malattia e che cercano un bambino e del dottor Stefano Cecchi, responsabile Uos di ostetricia, attualmente sul territorio, che ha spiegato il significato trasmurale del rapporto ospedale – territorio nella gestione di questa patologia. La seconda parte del convegno ha visto protagonista il dottor Giuseppe Feliciangeli, direttore della Gastroenterologia di Macerata che nella sua lezione magistrale ha introdotto le novità inerenti il rapporto tra microbioma intestinale e endometriosi. Di seguito ha relazionato la dottoressa Francesca Panfoli sul significato dell’estroboloma cioè di quel gruppo di batteri intestinali e vaginali che possono modificare in bene o in male i tassi di estrogeni circolanti e quindi condizionare l’andamento della malattia in bene o in male . Infine la parola è passata alle dietista Desy Pizzica che ha spiegato in dettaglio quali alimenti siano più idonei e quali meno per ostacolare o favorire lo sviluppo e la progressione della malattia endometriosica. Un convegno questo che fa seguito alla inaugurazione dell’ambulatorio dell’endometriosi e che pone Macerata e la Ast stessa al centro dei crocevia più importanti nel trattamento di questa malattia così importante per la vita delle donne.
Il collegamento con il professor Koninckx
Il dottor Stefano Cecchi
UNICO MAURO
Grande Cecchi
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40 anni fa’ questa patologia non era curabile a Macerata, dovetti infatti affidarmi alla competenza dei sanitari della Mangiagalli di Milano! complimenti al team sanitario maceratese
Endometriosi: gli alimenti consigliati
Un incremento del 20%-30% del consumo di fibre ai pasti può aiutare il processo digestivo e il buon funzionamento dell’intestino. Le fibre, in giusta quantità, permettono di ridurre gli estrogeni che circolano nel sangue, con un minore impatto sui tessuti estrogeno dipendenti.
L’Omega 3, contenuto in gran quantità nel pesce azzurro, permette la produzione della prostaglandina PGE1, che è in grado di ridurre il livello di infiammazione addominale determinato dall’endometriosi.
In caso di endometriosi, quindi, sono particolarmente indicati alimenti quali:
Riso integrale
Pasta di ceci, lenticchie o piselli
Gnocchi di patate con farina integrale
Verdura
Frutta
Pesce azzurro, salmone, trota, orata, branzino, molluschi, crostacei
Carne bianca
Uova
Legumi
Frutta secca (noci, mandorle, anacardi, ecc)
Semi di chia, di girasole, di zucca, di lino e di sesamo
Olio extravergine di oliva
Sono invece da evitare:
Alimenti industriali (merendine, patatine, biscotti ….)
Carne rossa
Salumi ed insaccati
Peperoncino
Alcolici, bibite gassate e zuccherate
Caffeina
Farina tipo “00” e prodotti da forno raffinati
Formaggi freschi con lattosio
Zucchero
Soia (per il contenuto di fitoestrogeni)
Avena (per il contenuto di estrogeni)
Segale (per il contenuto di estrogeni)
Formaggi stagionati, ricotta e yogurt naturale sono “permessi”, ma con moderazione.