Il numero delle domande di prenotazioni al Cup (primo schema a sinistra) e il numero di prenotazioni effettuate
«L’esame al Cup sarà tra due mesi» oppure «devo fare un’ora di strada per la visita». Se vi è capitato di dire o sentire frasi simili forse questo articolo potrebbe darvi una risposta, certo più celere di quella che avete ricevuto dal Cup. Perché le liste d’attesa in sanità? Il motivo lo spiegano dei grafici realizzata dall’Ars (Agenzia regionale sanitaria) che si concentrano proprio sul cuore delle prenotazioni: il Cup. Se pensate che il Cup, con quelle liste d’attesa, lavori meno di prima, i dati dicono che sbagliate. Sono stati paragonati due anni, il 2019 (perché quello subito prima del Covid) e il 2023 (ovviamente perché il più vicino). Tra i due anni emerge un dato: più 33 percento di prenotazioni effettuate dal Cup. Significa che lo scorso anno ci sono state nelle Marche un terzo di prenotazioni in più rispetto a 5 anni fa. Eppure ci sono le liste d’attesa. Sì, perché con l’aumentare delle prenotazioni è aumentata in modo vertiginoso la richiesta di fare esami: più 38% dal 2019 al 2023. In numeri: nel 2019 le domande per prenotare al Cup erano 1 milione e 574mila. Nel 2023 2 milioni e 168mila. Le prenotazioni effettuate: da 1 milione e 412mila (2019) a un milione e 883mila.
Il confronto dei primi tre mesi del 2019 con il primo trimestre del 2024
Numeri che salgono ancora se si confrontano i primi tre mesi del 2024 con i primi tre mesi del 2019. Qui si vede che quest’anno il Cup ha raddoppiato le prenotazioni rispetto a 5 anni fa: più 51%. A fronte però di una esplosione della domanda di prenotazioni: più 65% quest’anno rispetto a 5 anni fa. Una richiesta di prenotazioni che non è figlia delle Marche ma un po’ ovunque viene segnalato questo aumento nella richiesta di esami. E sul tema è intervenuto anche il ministro della Salute Orazio Schillaci che nei giorni scorsi ha annunciato un nuovo decreto sulle liste d’attesa, per migliorare l’efficienza del sistema. Tra i punti chiave, ha sottolineato il ministro, ridurre del 20% le prescrizioni mediche superflue.
(di Redazione CM)
· Ma per carità. Non si riesce più a prenotare una sola visita! Una vergogna senza misura!
Vorrei tanto sapere quel 20%di superfluo che criteri ci sono
Ma per carità. Non si riesce più a prenotare una sola visita! Una vergogna senza misura!!!
Ma il grafico non spiega come mai un'ecografia per mia figlia prenotata al Cup il primo posto libero era per ottobre (e mi hanno anche detto che ero stato fortunato) e invece sempre al Cup a pagamento in ospedale il primo posto libero era per lo stesso giorno alle ore 15:00 .... Questo dovete spiegare.
Infatti la sanità marchigiana va che è una meraviglia!!!!
Non e vero niente !!!
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Se la lista d’attesa per una visita medica specialistica o per effettuare esami diagnostici è troppo lunga, è possibile ricorrere al privato pagando solo il ticket: “Si tratta del Decreto legge n.124 del 1998 che regolamenta appunto le liste d’attesa, indicando che le Regioni, insieme alle Asl locali e agli ospedali, devono stabilire i tempi massimi che intercorrono tra la richiesta della prestazione e la sua esecuzione. E questi tempi massimi devono essere comunicati dagli operatori dei Cup ai cittadini in modo che essi possano chiedere che la prestazione sia svolta in intramoenia pagando soltanto il costo del ticket. Se le tempistiche previste vengono superate, si può chiedere il rimborso delle spese sostenute alla Asl
La legge del 98 esiste ma non è stata finanziata. Le Asl non ricevono i soldi specificamente per i rimborsi e di conseguenza non rimborsano.