Civitanovese e… champagne.
Angelini tinge il Donoma di rossoblu
«Mister Alfonsi merita la riconferma»

CIVITANOVA - Il presidente onorario ieri sera ha ospitato squadra, presidente e staff tecnico nella sua discoteca per brindare alla promozione. «Faremo una festa in piazza entro le prossime due settimane, spero che l’amministrazione comunale ci dia una mano. Mi auguro che vengano effettuati al più presto i lavori di restyling allo stadio, i bagni chimici sono indecenti, gli spogliatoi sono pieni di muffa e mal funzionanti»

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Daniele Maria Angelini, Mauro Profili e Sante Alfonsi ieri sera al Donoma

di Andrea Cesca 

Sono giorni di festa in casa Civitanovese, il ritorno in Serie D che riporta la squadra di calcio oltre i confini regionali è stata celebrata degnamente al Polisportivo al termine della partita vinta con la Jesina, poi a piazza Conchiglia. Quindi la serata trascorsa al Donoma di proprietà del presidente onorario Daniele Maria Angelini. «E’ stata una bella serata, sono molto contento – racconta Angelini – E’ venuto il presidente Mauro Profili, Massimo Giulietti, l’allenatore Sante Alfonsi, poi è arrivata la squadra. Abbiamo stappato e bevuto champagne fino a tarda ora, dopo di che sono arrivati i tifosi del gruppo piazza Conchiglia, ragazzi e ragazze di Civitanova. C’era anche qualche giocatore dell’Ancona tra cui Coli Saco, un affezionato del Donoma. Poi è arrivato Luca Balloni al quale sono molto legato, lui ha messo a segno un gol storico, quello della prima vittoria della Civitanovese all’Helvia Recina. Ricordo ancora quella partita, stavo uscendo dallo stadio, mancavano pochi minuti, mentre mi trovavo dietro ai tifosi della Maceratese la Civitanovese ha fatto gol».

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A distanza di sole due stagioni la Civitanovese ha concesso il bis all’Helvia Recina. «Ho diversi amici a Macerata che mi hanno fatto i complimenti per la vittoria del campionato. Quest’anno era iniziata male, subito il gol dei biancorossi con Perri. Ho preferito uscire, stavo fuori ad ascoltare la partita, quando sentivo l’esultanza dei tifosi chiamavo il nostro direttore generale Claudio Cicchi che mi aggiornava sul risultato. Quando alla fine ho visto il sindaco di Macerata Parcaroli uscire a testa bassa sconsolato ho capito che era andata bene. Personalmente spero che la Maceratese ci raggiunga presto in Serie D, quello fra Civitanovese e Maceratese è il vero derby come può essere quello fra Ascoli e Sambenedettese, è anche redditizio».

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Con la Maceratese ci sono stati “screzi” di mercato la scorsa estate. «Il difensore Sensi lo dovevamo prendere noi, ho fatto un colloquio con lui insieme all’ex diesse Giorgio Crocetti il quale si è spinto anche un pò oltre quelli che erano i nostri obiettivi iniziali per convincerlo a scendere di categoria e venire da noi. La Civitanovese puntava ai playoff, Maceratese, Tolentino, K Sport Montecchio Gallo, Castelfidardo e lo stesso Montegranaro avevano ambizioni più importanti della nostra. Alla fine Sensi ha scelto Macerata, idem Minnozzi».

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In effetti sembrava cosa fatta il passaggio di Minnozzi alla Civitanovese. «Mauro Profili ha chiamato l’amico Peppe Sfredda per chiedere un consiglio, se l’ingaggio chiesto dal giocatore fosse troppo alto. Sfredda, che aveva iniziato la stagione come direttore sportivo della Maceratese, lo ha fatto ricredere. Alla fine Macerata ha offerto qualche migliaio di euro in più e Minnozzi ha declinato la nostra offerta. Visto come è terminata la stagione si può dire che è andata meglio così».

Come proseguiranno i festeggiamenti per la vittoria del campionato? «Faremo una festa in piazza entro le prossime due settimane, spero che l’amministrazione comunale ci dia una mano. Mi auguro che vengano effettuati al più presto i lavori di restyling allo stadio, i bagni chimici sono indecenti, gli spogliatoi sono pieni di muffa e mal funzionanti. Il campionato di Eccellenza è importante, la Serie D di più».

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L’assessore allo sport Claudio Morresi ne ha già parlato con il collega Ermanno Carassai. «Non conosco il potere decisionale di Morresi, che ringrazio per la presenza allo stadio e per l’incitamento che non fa mai mancare alla squadra. Sicuramente hanno voce in capitolo l’assessore ai lavori pubblici e il sindaco, sono loro che devono metterci mano. Come ha detto Giulio Silenzi, per il palazzetto dello sport sono stati spesi 450mila euro, possibile che non si trovano fondi per ristrutturare lo stadio?».

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Chi sarà l’allenatore della Civitanovese nel prossimo campionato di Serie D? «Per me Sante Alfonsi merita la conferma, la sua capacità è stata determinante. Si è vista la mano dell’allenatore, dalla partita con il Montefano l’organizzazione è stata curata nei minimi dettagli. E’ stato un finale di campionato trilling, ogni errore si poteva pagare a caro prezzo».

Poi bisognerà pensare alla squadra. «Credo che l’ossatura sia buona anche per la Serie D. Mi danno un po’ di pensiero le strutture sportive, dovranno metterci a disposizione un campo per gli allenamenti, ne dovremo fare almeno cinque a settimana, che facciamo ci alleniamo nell’antistadio? Almeno per due allenamenti dovremo beneficiare di un altro campo».

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Andando in ordine, come si muoverà la dirigenza rossoblù? «Dopo la festa in piazza dovremo pensare alla conferma di Sante Alfonsi come allenatore. Poi sarà la volta dei giocatori, sempre che qualcuno non decida di andare via. Infine bisognerà fare due o tre innesti con giocatori di categoria, Claudio Cicchi ha esperienza e conoscenza talmente alta, confido in lui».

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Le rimane qualche rimpianto al termine di questa stagione? «Mi dispiace che se ne sia andato Giorgio Crocetti, sono convinto che farà un ottimo lavoro a Tolentino. Un po’ mi dispiace lasciare il campionato di Eccellenza, ci sono città importanti, si incontrano le realtà calcistiche più significative della nostra regione, ma bisogna guardare avanti, la Civitanovese ha una storia blasonata e ultracentenaria».

(Foto della festa al Donoma di Alfredo Moglianesi)

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