Consiglio: passano gli aumenti della Tari
«Colpa di inflazione, mutui e incendio».
Via libera allo statuto dello Sferisterio

MACERATA - La manovra illustrata dagli assessori Oriana Piccioni e Marco Caldarelli. I salviniani in aula hanno corretto il tiro sullo statuto dopo i bellicosi annunci nella riunione di maggioranza. Gli altri punti rinviati alla prossima seduta

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L’assessora Oriana Piccioni oggi in Consiglio

di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)

Sì all’aumento delle tariffe Tari e allo statuto dell’associazione Sferisterio per il quale in maggioranza si erano levate alte le proteste e gli annunci di voti contrari poi smentiti dai fatti. Il consiglio comunale di oggi. Si parte con la presa d’atto dell’aumento delle tariffe della Tari, documento presentato dall’assessora al Bilancio Oriana Piccioni. Le tariffe vengono calcolate in base ai costi sostenuti dal Cosmari e sono state di recente approvate dall’assemblea dell’Ambito territoriale ottimale per i rifiuti. «Tra i fatti che hanno determinato l’aumento dei costi – ha assicurato l’assessora Piccioni – ci sono stati l’inflazione, l’aumento dei costi dei mutui e l’incendio subito dall’impianto».

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L’assessore Marco Caldarelli

Dal canto suo anche l’assessore Marco Caldarelli ha illustrato la manovra per la parte legata ai tributi: «i costi per il Comune sono passati negli ultimi tre anni da un milione e 161mila euro del 2021, a un milione e 443 mila dello scorso anno. Le rate di pagamento delle Tari saranno tre. Infine segnalo che tra i dieci comuni capoluogo di provincia più economici per il costo Tari c’è Macerata, questo secondo uno studio di Cittadinanzaattiva».

Ad aprire la serie degli interventi è il democrat Maurizio Del Gobbo: «In media la percentuale di aumento delle tariffe è del 9%, è un aspetto che andava evidenziato». Il consigliere di Strada Comune Alberto Cicarè: «Siamo arrivati alla resa dei conti con gli aumenti clamorosi, siamo preoccupati anche per l’equilibrio finanziario del Cosmari che si indebita e manca di liquidità».

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L’assise di questo pomeriggio

Il capogruppo pd Narciso Ricotta: «Più volte ho cercato in utilmente di lanciare un campanello di allarme, ora mettete le mani nelle tasche dei maceratesi. Gli aumenti proseguiranno oltre il 2025. La colpa è una sola: la vostra incapacità di trovare una nuova discarica per calcoli elettorali». Sabrina De Padova, gruppo misto: «Avete aumentato di recente anche l’Imu, è ora di finirla con il mettere le mani in tasca ai cittadini». Roberto Spedaletti, Movimento Cinque Stelle: «Il Cosmari non ha una polizza antiincendio? Se questo è perchè dobbiamo caricarci il costo dell’incendio?».

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I banchi della Lega, a destra il capogruppo Aldo Alessandrini

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L’intervento del sindaco Parcaroli

Aldo Alessandrini, capogruppo Lega: «Siamo costretti a portare i rifiuti fuori provincia, a Macerata stiamo portando avanti la sperimentazione dei cassetti intelligenti per potenziare la differenziata. Non dobbiamo terrorizzare i cittadini». Pierfrancesco Castiglioni, capogruppo Fdi: «Le tariffe non sono determinate dal Comune, in alcune decisioni bisogna tener conto di quello che dicono altri. Mi sono applicato molto per capire gli algoritmi che portano Arera al fissa le tariffe, ma inutilmente. Malagestione a cura di dirigenti, non dell’amministrazione, colpa di chi da 30 anni governa il Cosmari, voi avevate selezionate ottanti siti per le discariche». David Miliozzi di Macerata Insieme: «L’indebitamento del Cosmari ha sempre creato perplessità da tempi non sospetti.Gli aumenti sono importanti, anche in prospettiva». Stefania Monteverde di Macerata Bene Comune: «E’ urgente intervenire su una questione spinosa che non si può chiudere con una presa d’atto dell’aumento della Tari. Non interessa ai cittadini risalire alle colpe dei “padri”, ci interessa cosa accade oggi. Il sindaco e presidente della Provincia deve prendere la parola e dirci quali sono le prospettive».

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L’intervento di Romina Leombruni (FdI)

Interviene il sindaco Sandro Parcaroli: «Senza fare polemiche sul passato, dico quello che ho fatto. L’estensione di Cingoli è possibile, correttamente il sindaco chiede garanzie sulle nuove discariche in cambio di un nuovo impegno. Dobbiamo puntare sull’aumento della differenziata, intanto sto pressando i tecnici sulla selezione dei siti.Siamo fiduciosi, abbasseremo la Tari». Romina Leombruni di Fdi: «L’aumento dei costi della Tari era nell’aria in ambito nazionale, non è una prerogativa di Macerata». Antonella Fornaro, Udc: «Prendiamo atto con rincrescimento dell’aumento delle tariffe Tari, è un peso che grava sulle famiglie italiane, non solo maceratesi». Messe in votazione le due delibere sulla Tari, entrambe sono state approvate con i voti della maggioranza: 16 voti favorevoli e 12 contrari.

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Laviano_Parcaroli_Consiglio-Comunale_FF-11-325x217Dai rifiuti allo Sferisterio è un attimo. Specie dopo riunioni di maggioranza ad alta tensione con la Lega che aveva annunciato il no alla delibera. L’assessora Katiuscia Cassetta presenta la delibera con i relativi articoli dello statuto: «Sono più di 40 anni che lo statuto è in vigore, andava adeguato alla normativa. Tutto questo viene fatto per garantire i finanziamenti all’associazione Sferisterio. Dal 1996 si parla della trasformazione in Fondazione, percorso complesso. Il Ministero ha chiesto di ridurre da dieci a cinque il numero dei componenti del consiglio di amministrazione. Il sovrintendente, scelto con selezione pubblica, sarà responsabile pieno della gestione amministrativa». Partecipato il dibattito aperto da Stefania Monteverde che ha rilevato come il nuovo statuto sancisca la perdita di peso del potere del Comune e l’uscita di scena dagli organismi decisione dei rappresentanti dei Cento consorti. Critiche espresse poi dai Democrat Narciso Ricotta e Maurizio Del Gobbo. Pierfrancesco Castiglioni: «Sulla questione della nomina dei quattro consiglieri rilevo che devono essere conoscitori dell’ambiente lirico, più che referenti di partiti o di altre associazioni». Tocca al capogruppo della Lega Aldo Alessandrini, intervento molto atteso dopo che in maggioranza i salviniani erano insorti contro la delibera: «Lo Sferisterio è della città, le osservazioni avrebbero potuto essere sviscerate con più tempo se si fossero coinvolti i consiglieri mesi fa quando è arrivata la comunicazione del Ministero. Si tratta per la maggiorparte di adeguamenti normativi allo statuto. Voteremo favorevolmente avendo la garanzia di un’apertura all’introduzione di miglioramenti». La delibera è infine stata approvata con 16 voti favorevoli e 11 contrari. Infine la decisione di rinviare i punti ancora da discutere alla prossima seduta del Consiglio comunale.

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