Riunione tempestosa di maggioranza,
il gruppo Lega avvisa il “suo” sindaco:
«Non votiamo la delibera sullo Sferisterio»

MACERATA - Anche questa volta nel mirino un atto presentato dall'assessora Cassetta. E lunedì la seduta di Consiglio comunale potrebbe di nuovo saltare per mancanza del numero legale

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Il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessora Katiuscia Cassetta

di Luca Patrassi 

Il gruppo comunale della Lega contro il suo sindaco e contro l’assessora alla cultura Katiuscia Cassetta, eletta nella civica del primo cittadino Sandro Parcaroli. Aria di tempesta in Comune. Ieri sera, da remoto, si è svolta una riunione delle forze di maggioranza: sembrava tutto abbastanza tranquillo quando si sono materializzati il volto e la voce di Aldo Alessandrini, capogruppo consiliare e segretario cittadino della Lega. Alessandrini ha detto forte e chiaro che i consiglieri della Lega non voteranno la delibera di giunta, almeno non prima di un articolato dibattito, che va a modificare lo statuto dell’associazione Sferisterio. Si ricomincia da dove la maggioranza si era lasciata. E’ durata appena una settimana l’efficacia  dell’ultimatum del primo cittadino Sandro Parcaroli che aveva annunciato le dimissioni nel caso non fosse passata la delibera di modifica dello statuto della biblioteca comunale Mozzi Borgetti.

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Aldo Alessandrini, capogruppo e segretario cittadino della Lega

Allora sempre il capogruppo della Lega Aldo Alessandrini, che voleva cancellare la previsione di una gestione aperta alle cooperativa, aveva obbedito agli ordini evitando di ufficializzare il proprio dissenso in aula. Ieri però i dissapori sono tornati a materializzarsi in maniera dirompente. La riunione non era in presenza, collegamento da remoto e la dura presa di posizione di Alessandrini ha stupito tutti. Nessuna dichiarazione da parte del sindaco: essendosi la riunione svolta da remoto Parcaroli non ha potuto “chiudere dentro la stanza” i litiganti in attesa della pace. “Nella stanza del sindaco non c’è nessuno” verrebbe da dire parafrasando il celebre romanzo di Dolores Prato, la maggioranza ieri sera ha preso atto del fatto che il gruppo della Lega marcia in direzione opposta a quella del sindaco (pure esponente della Lega) e dell’assessora Katiuscia Cassetta. Non solo non c’è nessuno, ma si nota una “Lega al contrario”, quasi come il mondo del generale Vannacci.

Cosa agiti nel particolare il gruppo della Lega  non è dato capire: in maggioranza i salviniani hanno una quota societaria (sindaco, assessori, presidente del Consiglio) non più rappresentativa dei reali rapporti di forza visto che dal 2020 ad oggi la Lega ha perso gran parte dei consensi e ha visto anche due consiglieri (Blarasin e Ripa) passare a Fratelli d’Italia dopo una breve sosta ai box del gruppo misto. C’è chi sospetta un movimento leghista in chiave preelettorale e regionale: un messaggio diretto al primo cittadino insomma in vista delle prossime partite.

Intanto c’è la forte probabilità che lunedì prossimo la seduta di Consiglio comunale salti per mancanza del numero legale. Sembra difficile in effetti che l’amministrazione Parcaroli abbia voglia di presentarsi in aula per farsi “impallinare” dalla Lega: per carità, tutto è possibile anche che Parcaroli ci metta la faccia e sfidi i consiglieri della Lega a fare altrettanto. C’è perfino chi ipotizza un rinvio del Consiglio comunale con la scusa del mancato accordo sulla delibera per dedicarsi al lungo ponte verso il primo maggio.

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