Il Montefano esulta dopo la vittoria all’Helvia Recina contro la Maceratese
di Andrea Cesca
La favola del Montefano ha origini lontane, ci sono voluti decenni prima che il brutto anatroccolo diventasse cigno e non è stato un incantesimo a cambiare la storia, ma impegno, costanza e lavoro.
Stefano Bonacci, presidente del Montefano
Ecco allora che un paese che conta poco più di tremila abitanti si trova a lottare per salire in quarta serie. L’emblema di questo prodigio è Stefano Bonacci, presidente tuttofare e sapiente uomo di calcio.
Sciarpa viola al collo Bonacci senior (il figlio Simone macina chilometri in mezzo al campo) va in panchina in tutte le partite e non si fa scrupoli ad alzare la lavagna luminosa per chiamare i cambi dettati dall’allenatore. «Quando non sono squalificato faccio quello – dice con schiettezza Stefano Bonacci -. Oramai sono venti anni che svolgo il ruolo di dirigente accompagnatore ufficiale della prima squadra. Mi piace andare in panchina, ultimamente molto meno, però cerco sempre di rendermi utile, vengo dalla gavetta, faccio quello che serve».
Perché prima le piaceva di più?
«Sono stato direttore sportivo della squadra, quando mi occupavo di questioni tecniche in prima persona mi piaceva di più. Adesso da presidente non me ne posso occupare più di tanto, c’è il direttore sportivo, lo staff tecnico, l’allenatore. L’aspetto tecnico un po’ di manca, però è compensato da altre soddisfazioni. Mi piace essere una persona attiva, sta nel mio modo di essere e di fare».
Come sta vivendo questo momento storico per la comunità di Montefano e per la sua squadra di calcio?
«E’ un momento più che storico. Consideri che sono impegnato con la prima squadra dalla stagione 2003-04, eravamo in Seconda categoria, abbiamo vinto il campionato con una decina di punti di vantaggio sulla seconda. Da quel momento in poi, sia in Prima categoria, sia in Promozione che in Eccellenza non siamo mai stati primi in classifica da soli a questo punto della stagione. Siamo stati sempre promossi attraverso i playoff. Trovarsi al comando a tre giornate dalla fine nel massimo campionato regionale marchigiano ti fa riflettere. Quando ti alzi la mattina pensi che non può essere vero, poi ripensi a come hai lavorato, a quello che hai fatto nel tempo e dici che hai creato qualcosa di forte. Il paese è piccolo, adesso siamo al centro dei commenti e dell’attenzione, una roba impressionante. C’è gente anziana alla quale il calcio non interessa, persone giovani che non frequentano la partita che ti fermano per strada e ti dicono, ti fanno i complimenti, sono soddisfazioni enormi. Sappiamo che è dura confermare questa realtà, siamo diventati una squadra più forte rispetto agli altri anni sotto diversi punti di vista: l’atteggiamento su determinate partite, saper aspettare il momento giusto, non andare sempre a mille all’ora, gestire, queste sono cose che ci mancavano e che stiamo acquisendo, mister Mariani e lo staff ci lavorano molto».
Arrivati a questo punto cosa si sente di chiedere alla sua squadra?
«Viste le condizioni non c’è da far torto al gioco, come dicono i giocatori di carte se c’è la “balza” bisogna farla. Bisogna giocare tutte le carte e bene, chiedo il massimo impegno e di uscire senza rimpianti e rimorsi dal campo. Se la Civitanovese si dimostrerà più forte stringeremo la mano agli avversari e diremo complimenti. Ce lo devono dimostrare dentro al campo, sappiamo però che il calcio non è solo merito. A Macerata contro la Maceratese il Montefano non ha giocato una bella partita ma ha vinto. Se dovesse andare male al Polisportivo cercheremo di recuperare il terreno perso nelle altre due partite che restano».
Secondo lei il campionato si decide a Civitanova?
«No. Sono certo che il campionato lo vincerà la squadra che vincerà tutte e tre le restanti partite. Un pareggio e due vittorie se le può permettere solo il Montefano, però dobbiamo indovinare il pareggio, sennò può non bastare. Noi dopo la Civitanovese abbiamo l’Atletico Azzurra Colli che è in netta ripresa, per la prima volta in stagione è in fiducia, è una squadra forte. Si deciderà tutto all’ultima partita».
Se il sogno chiamato Serie D si dovesse avverare, Bonacci e i suoi collaboratori sono pronti per il grande salto?
«Ogni giorno ha la sua pena. Oggi pensiamo di finire bene, poi vedremo. Siamo pronti a fare tutto, si vedrà. La prima volta che siamo andati ai playoff di Promozione ci siamo fatti la stessa domanda, una volta che ci siamo trovati li ci siamo dati da fare per ottenere il meglio. L’importante è fare le cose secondo logica e possibilità. La pena di oggi è vincere il campionato, senza lasciare nulla di intentato. Non succede, ma se succede penseremo a come organizzarci per la nuova realtà. Certo per Montefano potrebbe non essere una passeggiata, però… vedremo».
Come sta il Montefano dopo la sosta, contro l’Urbino ha vinto con un rotondo 3 a 0.
«La squadra sta bene, la sosta ci ha fatto bene sia a livello fisico che mentale. La nostra è una squadra relativamente giovane, ci sono due giocatori di esperienza che hanno vinto campionati più importanti, Dell’Aquila e David. La squadra doveva realizzare che siamo arrivati ad un punto importante, che siamo li in alto, la partita con l’Urbino ha confermato che le due settimane di riposo sono state utili. La squadra sta bene fisicamente, si allena bene, la cultura del lavoro è radicata, se qualcuno non ce la dovesse avere con mister Mariani la impara per forza. Vanno tutti a mille all’ora, hanno fame, è la fame che fa la differenza. Tutto dipende da noi. Andiamo a giocare in uno degli stadi più importanti della zona la partita più importante della nostra storia».
Il Montefano dovrà fare a meno di Postacchini, squalificato. E’ un’assenza pesante.
«Postacchini pur essendo un 2004 è un giocatore importante. A livello di under siamo messi bene, elementi come Toro, Di Matteo, Stampella, De Luca Giovanni è riduttivo chiamarli fuoriquota, sono giocatori forti. Nel pacchetto centrale difensivo ci sono Orlietti e Pjetri che mordono il freno, meriterebbero di giocare tutte le partite. Abbiamo una rosa lunga, a ranghi completi qualcuno deve andare in tribuna, ma tutti meriterebbero di scendere in campo la domenica».
Al di la dei risultati ottenuti sul campo Stefano Bonacci è riuscito a far radicare la passione per il calcio a Montefano.
«Questa è la cosa che da più soddisfazione a me e al gruppo di amici con il quale portiamo avanti questo progetto. Venti anni fa non si respirava questa aria a Montefano. Era quasi un sogno, viverlo è una delle soddisfazioni più grandi. Il lavoro paga. La vicinanza tra la squadra e il paese mi riempie di orgoglio, a volte mi fa commuovere. Spesso mi domando come sia stato possibile mettere insieme tutto questo».
PREVENDITA BIGLIETTI. Da oggi fino alle 11 di domenica sarà possibile acquistare i biglietti in prevendita per il settore ospiti presso l’edicola Paolo Accattoli al costo unico di 10 euro. Per tale settore sarà possibile acquistare i tagliandi anche al botteghino dello stadio Polisportivo, il costo sarà di euro 12. Gli under 15 hanno accesso gratuito alla partita. E’ a disposizione un pullman gratuito riservato ai tesserati del settore giovanile per raggiungere Civitanova, le adesioni si raccolgono sempre all’edicola Accattoli.
APPUNTAMENTO CON LA STORIA. Così scrivono i tifosi del gruppo Montefano 1972 che si danno appuntamento per domenica prossima alle 14,30 alla bocciofila di Montefano per muoversi insieme destinazione “Polisportivo”. «Sono in corso iniziative per coinvolgere quanti più tifosi, con la finalità di fare sentire l’affetto alla squadra. Tenetevi pertanto aggiornamenti sui canali social, da dove vi daremo comunicazione delle stesse (fra tutte dobbiamo tenere a battesimo una nuova bandiera che abbiamo fatto produrre, per noi molto significativa. Oltre a nuovi adesivi)».
Ti stimano in tanti. Complimenti x tutto. A prescindere. Complimenti .
Complimenti al Montefano per la vittoria del campionato di Eccellenza
...uno dei pochi presidenti con cui si può parlare di calcio seriamente
Che vinca il migliore !!!! Speriamo Citano
Una bellissima realtà complimenti a tutto il popolo montefanese, io tifo per voi
Vincerà il campionato Montefano perché oltre ad essere forte, è la più costante e non ha niente da perdere. Di solito è così.
Mariano Nazziconi che sia la squadra più forte del campionato tutti noi abbiamo dei dubbi, poi il montefano è primo per la serenità che ha saputo dare il presidente a tutto l'ambiente, mentre a Macerata che ha la squadra più forte del campionato e la più costosa in termini economici questo non esiste, si cambia due tre allenatori ogni anno e giocatori che vanno e vengono senza un senso logico. L'unica certezza è che la maceratese ha un organico dei giocatori che costo il doppio del Montefano ma non ha l'ambiente sereno per vincere il campionato e manca di un tecnico di questa categoria.
Domenica perdete citano' commanna
Grande Pres!!! Il mio primo allenatore di calcio agli allievi! Purtroppo un infortunio lo mise k.o. quasi subito, altrimenti era un'altra storia, sia per me che per la squadra!!!!
Citanò deve vincere per forza altrimenti si mette male .
Vanne a ppicciá le docce intanto
Daniel Catucci nn canta vittoria che questi è forti
Luigi Di Feo no no ma chi se loda se sbroda
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
E’ scontro tra DAVIDE ( MONTEFANO) e GOLIA ( CITANO’).