Il tratto di Pedemontana che verrà aperto a breve
Doveva essere questione di settimane per la tanto sospirata apertura del tratto Matelica-Castelraimondo della Pedemontana quando, lo scorso 1° febbraio, l’assessore regionale Francesco Baldelli arrivò nel cantiere per un nuovo sopralluogo per monitorare l’avanzamento dei lavori. Due mesi abbondanti dopo, stavolta dovremmo esserci per davvero o almeno questo è quanto annuncia il consigliere regionale della Lega ed ex sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli.
Renzo Marinelli, consigliere regionale, durante il sopralluogo sulla nuova strada
«E’ pronto lo svincolo di Castelraimondo nord, i lavori sono ultimati e l’inaugurazione è imminente – comunica Marinelli, che ha verificato personalmente lo stato dell’arte nel corso di un sopralluogo all’arteria viaria – abbiamo mantenuto la promessa per un’opera strategica per il rilancio infrastrutturale dell’entroterra tagliato fuori dagli snodi strategici per l’economia, il turismo e la stessa lotta allo spopolamento post sisma: manca la formalità di un paio di firme e sarà in funzione mentre proseguono a ritmo serrato i lavori sul tratto successivo e per l’elettrificazione della ferrovia Fabriano-Civitanova. A Castelraimondo basta un colpo d’occhio per constatare l’accelerazione sostanziale impresso alle infrastrutture con il fattivo sostegno del Mit guidato dal ministro Salvini, che ha recentemente sbloccato anche i fondi dell’intervalliva. e grazie al lavoro di filiera e di sinergia con le comunità locali che portiamo avanti come Regione e che non si ferma qui».
Quello che verrà aperto è un tratto di 8,4 chilometri con quattro svincoli (Castelraimondo Nord, Matelica Sud, Matelica Ovest e Matelica Nord-zona industriale) che, allacciandosi al tratto già aperto tra Fabriano e la zona industriale di Matelica, permetterà di abbattere ulteriormente i tempi di percorrenza in tutta la fascia dell’entroterra a cavallo tra le province di Macerata e Ancona. Nessuna novità, invece, sulla prosecuzione dell’opera fino a Muccia, tratto di circa 16 chilometri che, da cronoprogramma, doveva essere ultimato entro il 2024. Durante gli scavi sono emersi i resti di un acquedotto e di alcune ville romane, per cui era stato necessario uno stop per capire come muoversi per la conservazione di tali beni. Facendo slittare così l’avanzamento del cantiere e il fondamentale allaccio alla superstrada.
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Come mai la segnaletica stradale porta a transitare sulla vecchia statale e non nella nuova bretella? Domenica scorsa a matelica in direzione fabriano ho fatto il nuovo tratto quasi in solitaria,infatti la segnaletica ti indica la vecchia strada......al ritorno idem,uscita dalla superstrada dopo Fabriano, indicazioni stradali verso il vecchio percorso.....qualcuno sa spiegare il perché?
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Non ci serve la propaganda, ci serve che la strada la apriate che è ora da un pezzo.
Poi MIT, Regione e chi ne e piu ne metta sono tutti pagati dalla collettivita (compresa la pedemontana) che è il vero committente.