Il Castello della Rancia chiude i battenti:
dopo Pasqua al via la ristrutturazione

TOLENTINO - Questo weekend sarà l'ultimo di apertura per la struttura e i suoi musei prima del via dei lavori, che dovrebbero durare circa sei mesi. Il sindaco Sclavi: «Abbiamo importanti progetti per il suo utilizzo: mostre e spettacoli all’interno, rievocazioni ed eventi all’esterno per farne un punto di riferimento per tutta la provincia»

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Il Castello della Rancia

Il weekend pasquale sarà di fatto l’ultimo di apertura per il Castello della Rancia prima dell’inizio di un corposo restyling. Inizieranno infatti mercoledì i lavori di riparazione miglioramento sismico e restauro della struttura, progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con il fondo dell’otto per mille dell’Irpef 2020. L’intervento riguarda la riparazione dei danni alla struttura a seguito del sisma 2016.

castello-rancia-3-325x218Il primo stralcio dei lavori non interessa per ora l’intero edificio, in quanto si rende prioritaria la riparazione delle lesioni prodotte dal sisma che hanno compromesso l’agibilità stessa dei vari locali. Una seconda fase di interventi, che proseguirà il recupero statico del castello, sarà impostata successivamente, una volta completate le riparazioni e sarà oggetto di richiesta di finanziamento con l’otto per mille a valere per l’anno 2024. Infatti, il castello ha subito danni a livello delle murature in elevazione, specialmente nelle torri nord e sud, avendo queste una più elevata vulnerabilità dovuta alla snellezza. Ma se nella torre nord, dotata di murature molto spesse e solai rompi tratta, si rilevano lievi danni superficiali ai paramenti murari, la torre sud mostra invece lesioni per tutta l’altezza. Un danno grave molto evidente e visibile è il crollo di alcune merlature o almeno molto danneggiate minaccianti il crollo.

castello-rancia-2-325x219La serie di interventi da mettere in atto, riguardano principalmente la riparazione delle lesioni per poter poi procedere con il miglioramento sismico delle strutture. Infatti le lesioni alle murature saranno riparate con operazioni di scuci e cuci con mattoni vecchi analoghi agli originali, le merlature crollate saranno ricostruite con il materiale recuperato originale e consolidate tutte le altre mediante infissione di barre in acciaio inox per prevenire futuri crolli in occasione di eventuali sismi. Naturalmente tali operazioni prevedono la rimozione di intonaco per mettere a nudo le murature suddette al fine di procedere alla loro riparazione, con conseguente rifacimento dell’intonaco e successiva tinteggiatura. Analogamente alle merlature saranno consolidate le angolate dei locali suddetti mediante apposizione di rete in tessuto in acciaio e basalto con malta strutturale nella parte interna dove è presente l’intonaco, analogamente in corrispondenza del lato esterno si apporrà un reticolato in cavi sottili in acciaio da collocare nelle connessure scarnite e stuccate con malta strutturale che verrà collegato all’intonaco armato interno a formare un setto rinforzato, per prevenire distacchi delle murature d’angolo e realizzare un consolidamento scatolare delle strutture. Gli ambienti superiori delle torri hanno solai di copertura lignei con assoluta mancanza di connessione con le strutture verticali, per questo saranno consolidati e collegati alle murature verticali mediante cerchiatura con profili in acciaio ammorsata mediante barre in acciaio, che operano tramite una rete elettrosaldata ancorata alle travi lignee da connettori a taglio infissi e legati da un massetto collaborante in malta di calce strutturale. Le pareti sommitali della torre sud, per effetto della loro snellezza non consolidate con cuciture armate saranno altresì vincolate con catene.

I lavori avranno una durata di sei mesi, per cui il castello rimarrà chiuso al pubblico per tutta la durata degli stessi. L’intervento ha un costo complessivo di circa 1,2 milioni di euro. «Questa chiusura, che consentirà i lavori di restauro post sisma – sottolinea il sindaco Mauro Sclavi – è strategica in quanto ci consentirà il pieno recupero di tutti gli spazi interni del castello, oltre alla sistemazione della merlatura che permetterà di riaprire i camminamenti di ronda. Abbiamo importanti progetti per l’utilizzo dello storico maniero che è un contenitore culturale ideale e che collega tutta la valle del Chienti. Quindi mostre e spettacoli all’interno e rievocazioni ed eventi all’esterno. Un punto di riferimento per tutta la provincia».

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Una sala del Miumor

Come detto, il castello sarà comunque regolarmente aperto al pubblico durante le festività pasquali insieme alle sue rinnovate esposizioni: il Museo civico archeologico Aristide Gentiloni Silverj e quello dedicato al Mesolitico, oltre alla mostra dedicata ai musical di successo della Compagnia della Rancia. Apertura al pubblico sabato, domenica e lunedì, dalle 10.30 alle 17. Nel fine settimana sarà aperto anche il Miumor, Museo internazionale dell’umorismo e della caricatura, che conserva al primo piano di Palazzo Sangallo oltre 5mila opere dei più grandi artisti di satira e umorismo di tutto il mondo con una sezione dedicata ai vincitori della Biennale. Consente di effettuare un itinerario particolarmente divertente e di facile lettura, oltre che adatto a tutte le età, grazie alle tante vignette, caricature e opere che sono in mostra. Sarà aperto nei giorni di festa dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18. Operativo anche l’Ufficio informazioni turistiche in piazza della Libertà, che sarà aperto sabato dalle 10 alle 13 e nel pomeriggio dalle 15 alle 18. La domenica di Pasqua accoglierà i turisti solo la mattina dalle 10 alle 13 e lunedì con gli stessi orari del sabato.



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