Il sindaco Sandro Parcaroli con Bahar e Shadi Ghaempanah
Inaugurato ieri pomeriggio il bar Totò, davanti allo Sferisterio. Inizia l’avventura a Macerata della nuova gestione dello storico locale conosciuto dai maceratesi come “Lu ricciu”. E’ la scommessa di due sorelle iraniane che da tempo vivono a Macerata, Bahar e Shadi Ghaempanah (leggi l’articolo), affiancate da uno staff tutto femminile.
Già prima delle 18 e del taglio del nastro da parte del sindaco Sandro Parcaroli, lo spazio antistante il rinnovato bar Totò era pieno di persone: amici e conoscenti, ma soprattutto cittadini maceratesi incuriositi dalla bella novità (una caffetteria in onore del grande Totò, intenzionata a rilanciare la tradizione de “Lu Ricciu” e ad aprirsi ad altre specialità internazionali).
Apprezzatissima all’interno, nel mezzo delle suppellettili totalmente rinnovate, l’idea delle plafoniere a forma di bombetta, come il cappello di Totò. Presente all’inaugurazione gran parte della giunta comunale: il sindaco, la vicesindaca Francesca D’Alessandro, gli assessori Riccardo Sacchi, Katiuscia Cassette, Laura Laviano, Silvano Iommi e la consigliera Sabrina De Padova.
Il bar è indubbiamente situato in un punto strategico, anche per la città: proprio di fronte allo Sferisterio, di cui promette di farsi volano con piccoli ma significativi eventi culturali, rinnovando la tradizione delle belle sedute all’aperto durante la stagione calda, ma inaugurando anche le sedute all’interno e l’assoluta novità domenicale del breakfast all’americana, all’inglese e alla persiana.
E molti maceratesi, curiosamente, proprio di questa new entry si sono dimostrati interessati, probabilmente sperando che il ricco buffet contenesse qualche anticipazione. Ma il breakfast, come si sa, è la prima colazione: bisognerà tornarci, al Totò, di mattina. Nonostante un vento freddo sollevatosi proprio a ridosso del taglio del nastro, la festa si è prolungata fino a sera inoltrata, tra un andirivieni di avventori e tartine, deliziosi manicaretti speziati (alla maniera dei persiani), pizza e dolcetti.
(articolo promoredazionale)
Davanti allo Sferisterio arriva Totò, il bar di due sorelle iraniane: «Onoriamo l’italianità»
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Ho avuto il piacere di conoscere questa stupenda famiglia quando come Presidentessa del consiglio delle donne ho promosso una manifestazione di sensibilizzazione e di sostegno verso le donne del popolo iraniano, intitolata ‘Donna, Vita e Libertà’.
Bahar è dovuta andare via dall’Iran per poter vivere serenamente con la sua famiglia, ha dovuto lasciare il suo lavoro in banca e si è dovuta reinventare.
La sensibilità di Bahar l’ha portata ad esprimere la sua sensibilità tramite i suoi quadri che potete ammirare nel bar.
La ringrazio per aver avuto il coraggio, in questo periodo di crisi, di aver investito nella nostra città!
Alle simpatiche titolari dedico un sonetto del poeta dialettale Trilussa (pseudonimo di Carlo Alberto Salustri), intitolato “La politica”.
Ner modo de pensa’ c’è ‘n gran divario:
mi’ padre è democratico cristiano,
e, siccome è impiegato ar Vaticano,
tutte le sere recita er rosario;
de tre fratelli, Giggi ch’è er più anziano
è socialista rivoluzzionario;
io invece so’ monarchico, ar contrario
de Ludovico ch’è repubblicano.
Prima de cena liticamo spesso
pe’ via de ’sti princìpi benedetti:
chi vo’ qua, chi vo’ là… Pare ‘n congresso!
Famo l’ira de Dio! Ma appena mamma
ce dice che so’ cotti li spaghetti
semo tutti d’accordo ner programma.