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Ponte ciclopedonale sul Chienti:
«Doveva essere finito a maggio,
usato il 2% dei fondi disponibili»

CIVITANOVA - I soci della Fiab hanno scritto alla Regione e chiedono un intervento del Comune (anche di quello di Porto Sant'Elpidio) «per sbloccare la situazione. Rischiamo di restare isolati dal resto della Ciclovia Adriatica». Sabato hanno partecipato all'inaugurazione del ponte sull'Ete

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Foto dal ponte mancante

Pedalata da Civitanova a Porto San Giorgio per unire, idealmente, il ponte mancante sul fiume Chienti con quello completato sull’Ete. L’iniziativa si è svolta sabato. In sella i soci della Federazione italiana ambiente e bicicletta (Fiab): che chiedono anche di conoscere perché il ponte sul Chienti sia fermo quando «la fine dei lavori è prevista per il 15 maggio 2024».

Tutto nasce dal completamento del ponte ciclopedonale di Porto San Giorgio (inaugurato proprio sabato) che ora è collegata anche a sud con la Ciclovia adriatica, verso San Benedetto e l’Abruzzo. «Fermo al palo, invece, l’analogo progetto, avviato nel 2019, per il ponte sul fiume Chienti che consentirebbe anche a Civitanova di avere il proprio collegamento ciclo-pedonale per raccordarsi con la Ciclovia Adriatica, almeno verso sud» dice la Fiab in una nota. Non che vada meglio a nord, continua la Fiab «considerando che anche lì a Civitanova è tutto fermo, senza alcun finanziamento all’orizzonte, e con una triste transenna di plastica arancione a fine ciclabile sul torrente Caronte si chiude ogni speranza di raggiungere il Conero, rischiando di rimanere ancora a lungo completamente isolati dal resto della Ciclovia».

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Il gruppo dal ponte sull’Ete

I ciclisti sabato sono partiti dal Varco sul mare, transitando a lato della tanto richiesta e mai realizzata strada scolastica della scuola Silvio Zavatti, si sono fermati per una foto sulla sponda sud del fiume Chienti «dove il comune di Porto Sant’Elpidio, con buona volontà, ha già completato tutto il percorso ciclabile per il futuro ponte. Ma lungo il Chienti, su entrambe le sponde, si è dovuto constatare che non solo non c’è traccia dei lavori in corso ma manca persino il cartello di cantiere. Bellissima, invece, da lì in poi la pedalata verso sud che, su un’ampia ciclabile senza interruzioni, si è sviluppata lungo Porto Sant’Elpidio, San Tommaso, Casabianca, Lido di Fermo e Porto San Giorgio, fino ad arrivare al luogo dove si è svolta una festosa e partecipata inaugurazione con sindaci, parlamentari, prefetto e governatore della Regione».

Tornando al ponte ciclopedonale del Chienti, la Fiab monitorando il portale “Coesione Italia” con cui si può vedere lo sviluppo di tutti i progetti del “Programma di Coesione” «da cui provengono le risorse per il ponte sul Chienti, si legge che nell’ultimo aggiornamento al 31 dicembre 2023, in tale intervento risulta utilizzato solo il 2% dei 4,5 milioni di euro disponibili.

Ponte-ETE-folla-FIAB-sudDallo stesso portale si legge che l’affidamento all’impresa Cagnini Costruzioni di Muccia, avvenuta a fine 2022, che ha visto l’effettivo avvio il 2 marzo 2023, prevede la fine lavori al 15 maggio 2024; data ormai vicina, senza che nel frattempo nulla comparisse sul posto deve tra un paio di mesi dovrebbe esserci un enorme ponte». La Fiab Marche ha scritto alla Regione (ente appaltante) chiedendo informazioni precise, il 6 gennaio 2024 «ma, ad oggi, nessun riscontro è arrivato». Inoltre la Fiab costa Macerata-Fermo ha sollecitato alle due assessore alla Transizione Ecologica, del comune di Porto Sant’Elpidio, Maria Laura Bracalente, e di Civitanova, Roberta Belletti, ad avere notizie più precise di cosa sta avvenendo. La Fiab inoltre invita i sindaci dei due comuni «a farsi parte attiva in questo procedimento. Sentirsi con i vertici regionali, con gli assessori competenti e con il governatore stesso, per capire cosa stia accadendo e sollecitare affinché in Regione si sblocchi la situazione di stasi che si è venuta a creare. Siamo al fianco dei Comuni per far sì che ogni iniziativa e attività venga supportata nel migliore dei modi laddove l’obiettivo sia la realizzazione di opere come il ponte ciclopedonale sul Chienti che migliorano la mobilità ciclabile sul territorio».



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