Scontro Bravi-Fiordomo, l’Udc punge:
«Una fiera dell’ipocrisia,
sono in contrasto da anni»

RECANATI VERSO LE ELEZIONI - Il coordinatore provinciale Luca Marconi: «Quello a cui stiamo assistendo è un ridicolo teatrino fra innamorati traditi. Perché non hanno sciolto la maggioranza?». I centristi in questa tornata sostengono Emanuele Pepa col centrodestra, mentre nel 2019 appoggiarono Massimiliano Grufi, oggi tra i sostenitori dell'ex sindaco

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Luca Marconi, coordinatore provinciale dell’Udc

«Una fiera dell’ipocrisia». Gira il coltello nella piaga della faida in corso tra il sindaco Antonio Bravi e l’assessore (uscente?) Francesco Fiordomo il coordinatore provinciale dell’Udc Luca Marconi.

«Quello a cui stiamo assistendo è un ridicolo teatrino fra innamorati traditi – rincara la dose Marconi – vorrebbero far credere ai recanatesi che non si erano accorti delle laceranti divisioni che da più di due anni erano maturate all’interno della maggioranza. In verità lo dicono loro stessi, lo dice Fiordomo, mentre Bravi cade dal pero dopo aver compiuto una serie di atti nei quali, evidentemente, veniva in contrasto con il suo mentore e sindaco per 10 anni. Gli atti di cui si parla sono tutti legati a vicende di potere, niente di importante né di utile per la città: nomine mancate, incarichi revocati, nuove maggioranze col Pd e tanti piccoli dispettucci di patetico valore. La domanda politica che viene naturale è molto semplice: perché in presenza di tutto questo la maggioranza non si è sciolta quando evidenti contrasti si erano manifestati? Vien da pensare, ma devono dircelo loro: amore per il potere? Il fascino segreto delle indennità? Il collante poltronifero? Spiegatelo alla città evitando però la patetica motivazione del senso di responsabilità, che evidentemente non c’è stato, vista la sostanziale paralisi progettuale che ha caratterizzato l’amministrazione, più impegnata nell’ordinario che alla ricerca di una visione e di una progettualità più elevata. Ormai vi abbiamo conosciuto molto bene e sappiamo del “delicato amore” per gli incarichi e dell’evidente desiderio, dopo 15 anni di giunta, di prolungarsi fino al ventennio amministrativo. La nostra riflessione invece per il bene della città e per il vostro è che sia ora suonata di un necessario riposo per un altrettanto necessario ricambio».

Il ricambio è pronto e si chiama Emanuele Pepa per l’Udc, che si è spostato a destra rispetto al 2019, sostenne la candidatura di quel Massimiliano Grufi oggi tra gli assi portanti del gruppo Fiordomo. «Quanti a sinistra si illudevano che il centrodestra sarebbe arrivato col fiato corto alla fine di aprile senza candidato, ancora diviso e con liste raffazzonate all’ultimo, sono rimasti profondamente delusi – finisce Marconi – Pepa è autorevole e rispettato da tutti e con lui ci sono sei liste con tutti gli esponenti di maggior prestigio uniti e impegnati nella battaglia elettorale. Ai recanatesi faremo capire bene questa differenza: l’amore per la città con un fondamento etico e valoriale di tutto rispetto che il centrodestra porta in dote, contrapposto ad una stanca occupazione del potere da parte degli stessi personaggi da quindici anni ad oggi».

 

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