Il gazebo per la raccolta firme su Corso Umberto I stamattina
di Laura Boccanera
Nella delibera che dà il via alla lottizzazione Cristallo di Germano Ercoli mancava un allegato, il centrosinistra fa istanza di annullamento dell’atto. «All’interno della documentazione allegata la valutazione previsionale di impatto acustico è quella di Agriforest anziché della lottizzazione di Costamartina».
Da sinistra Lidia Iezzi, Elisabetta Giorgini, Piero Gismondi, Letizia Murri, Francesco Micucci
Questa mattina i consiglieri comunali di opposizione Elisabetta Giorgini (Dipende da noi), Letizia Murri (Ascoltiamo la città), Francesco Micucci e Lidia Iezzi (Pd) e Piero Gismondi (La nuova città) nel corso di una conferenza stampa hanno illustrato una potenziale criticità procedurale per la quale chiedono l’annullamento della delibera di consiglio del 22 dicembre, quella con cui si è dato il via a due varianti che produrranno una volumetria di commerciale e servizi di 120.062 metri cubi (Agriforest di Rolando Scocco) e 14.400 metri cubi (la lottizzazione Cristallo in prossimità di Costamartina, area di proprietà dell’imprenditore Germano Ercoli).
«Ci siamo accorti che quando è stata votata dal consiglio la delibera, fra gli allegati vi era un documento sbagliato – dice il consigliere del Pd Francesco Micucci – la relazione sull’ impatto acustico presentata anche per la lottizzazione Cristallo era in realtà quella della Agriforest. Non pensiamo vi sia un disegno dietro e non vogliamo pensare male, ma di fatto i consiglieri comunali non avevano tutti i documenti per valutare. Abbiamo scritto al sindaco, al presidente del consiglio, al segretario comunale e anche al prefetto e a tutti i consiglieri comunali, gli uffici minimizzano e parlano di “mero errore materiale”. A nostro avviso non è così. Perché il documento non è stato erroneamente pubblicato, ma era erroneo di per se stesso e quindi non può essere sostituito all’albo pretorio senza che ne conseguano effetti invalidanti per la delibera consiliare. Quella delibera è viziata per difetto di istruttoria e di motivazione, mancando al momento della votazione un documento essenziale. Non ci accontenteremo della risposta dell’ufficio e se non torna in consiglio siamo pronti a valutare anche il ricorso al Tar».
Nella risposta all’istanza di annullamento l’ufficio, la dirigente Sandra Gennarettini risponde che in realtà «l’elaborato è stato prodotto già nel 2021 e citato nella delibera di consiglio del 22 dicembre» e che lo stesso «non rientra tra quelli essenziali».
Sul tema interviene anche Letizia Murri di Ascoltiamo la città: «si dice che l’allegato non rientra fra quelli essenziali, ma in delibera si cita la legge regionale del 2021 che tra i presupposti mette anche la valutazione di impatto acustico». Infine interviene anche Lidia Iezzi: «la riportino in consiglio, forse temono di non riuscire a replicare tutti i sì dell’ultima volta?»
Prosegue nel frattempo anche la raccolta firme avviata da Gabriele Troiani (ex consigliere comunale di centrodestra) assieme a Giorgio Medori e altre figure trasversali alla politica e appoggiata anche dai gruppi di opposizione per tentare un dietrofront sulla variante. Ad oggi gli organizzatori parlano di poco meno di 1500 firme e fino a fine febbraio saranno attivi i gazebo sul corso per la raccolta delle firme: «la città ha risposto con una piena adesione, come si era verificata ad esempio per salvare il Varco sul mare o per il no al progetto del porto – dice Elisabetta Giorgini di Dipende da noi – la gente arriva al gazebo già informata e ci chiede di poter firmare». Anche questa mattina alcuni dei promotori erano presenti su corso Umberto I per la raccolta delle firme: è possibile sottoscrivere la petizione anche all’edicola Il giornalaio di piazza Gramsci.
Tommaso Claudio Corvatta, è stato sindaco dal 2012 al 2017
Sulla lottizzazione Cristallo interviene oggi anche l’ex sindaco Tommaso Corvatta per sottolineare le potenziali criticità per il traffico e per i tempi di raggiungimento dell’ospedale che, a suo avviso, la nuova edificazione comporterebbe: «se si strozza una delle due principali via di comunicazione all’ospedale, quale futuro può essere garantito al nostro nosocomio che da un lato ha una vocazione evidente a centro per la gestione delle emergenze e dall’altro si troverà a dover competere in futuro con i nuovi ospedali di Fermo e Macerata. È chiaro che tappare letteralmente via Costamartina con un centro commerciale fa perdere buona parte delle prerogative peculiari al nostro ospedale e di fatto decide il suo declino, cosa di cui non sembra importare nulla a questa amministrazione, e danneggerà inevitabilmente la salute ed il benessere di Civitanova e del suo circondario. L’ipotesi di costruire un’asse viario alternativo è una mera fantasia».
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” Politica dilettantesca ” tuonò quando non venne portata in consiglio la lottizzazione. Poi alla riprova tra asserviti ed inadeguati pare guidati da un regionario passò. Adesso se quanto sopra è vero, il regionario dove ce l’aveva la testa quando con abilità tutta sua, non si è accorto del vizioso errore? Sarà il caso di dire che sto diavolaccio come tanti ha fatto le pentole ma con i coperchi si è trovato proprio male e ora chi lo sente lo patrò!