I posti letto nel Covid hospital
«Perché il mantenimento del Covid hospital di Civitanova è un doppio scandalo? Perché se torna la pandemia in modo serio siamo messi come la casa di paglia di quel porcellino». A dirlo è Claudio Maria Maffei, responsabile Sanità del Pd Marche, dopo la polemica sui costi della struttura ancora ferma e sui macchinari non più utilizzati.
Claudio Maria Maffei
«Io personalmente – continua Maffei – ho considerato da subito la scelta del Covid hospital alla fiera di Civitanova una scelta sbagliata, ma era comunque una scelta seria dettata da una assoluta, imprevista e gravissima emergenza. Al tempo in cui venne decisa stavano per finire infatti i posti letto di terapia intensiva già disponibili negli ospedali e si temeva di non sapere letteralmente dove assistere altri pazienti critici col Covid. La mia idea era quella di aumentare i posti letto intensivi negli ospedali “veri”, ma si scommise sulla maggiore rapidità ed efficienza di una struttura extra-ospedaliera. Scommessa che si scontrava purtroppo col fatto che aprire una struttura senza avere il personale non poteva essere una scelta risolutiva . Adesso però sono passati diversi anni (quasi quattro) e nel frattempo gli ospedali delle Marche dovevano essere stati potenziati in base al decreto legge 34 del maggio 2020 sia in termini di posti letto intensivi e semintensivi che di personale in più per eventualmente gestirli».
«E qui – evidenzia Maffei – abbiamo il secondo scandalo, a mio parere altrettanto grosso se non più grosso: non si sa nulla di questi posti letto in più. Quanto al personale figuriamoci. Se arriva una nuova ondata epidemica la sanità marchigiana è destinata a fare la fine della casa di paglia del primo dei tre porcellini. Prendiamo come esempio lo splendido nuovissimo reparto di 8 posti letto semintensivi affidati alla Pneumologia di Torrette: vuoti e mai utilizzati per il loro scopo iniziale. Quanto al personale, lo sanno anche i sassi che a Torrette ci sono 350 precari e che con il fondo in più per il personale appena ricevuto al massimo se ne stabilizzerà un terzo. Del problema dei posti letto di terapia intensiva e semintensiva in più la Regione si è letteralmente dimenticata. Con scelta forse forzata dalle circostanze la precedente Giunta ne previde 41 in più a Pesaro, che nel progetto del nuovo ospedale di Pesaro si perdono per finire non si sa dove. Ma vediamo i dati su questi posti letto in più nel dettaglio sulla base di due tabelle del Piano Socio Sanitario che venne approvato lo scorso anno. Cominciamo dai posti letto di tipo intensivo aggiornati al 6 gennaio 2022. Ne erano previsti dal Decreto 105 in più e ne erano stati realizzati solo 84 secondo il Piano, buona parte dei quali però era già stata realizzata dalla precedente Giunta. Quindi dopo due anni siamo ancora fermi ai risultati della Giunta Ceriscioli».
Il Covid hospital quando era in funzione
«Peggio è andata coi posti letto semintensivi – continua Maffei – dei 107 previsti ne risultavano realizzati solo 28 (dato peraltro o sbagliato o non aggiornato visto che mancano quelli della pneumologia di Torrette). In compenso la Giunta ha deciso (caso unico in Italia) di realizzare 4 posti letto di semintensiva post-operatoria all’ospedale di area disagiata di Pergola. Morale della favola: paghiamo ancora i costi del Covid Hospital e dopo quasi quattro anni dalla pandemia e oltre tre dall’insediamento della Giunta Acquaroli non abbiamo ancora i posti letto di terapia intensiva e semintensiva che ci sono stati finanziati nel maggio del 2020. Quanto al personale forse stiamo messi ancora peggio, visto che persino l’attività ordinaria va avanti negli ospedali con gli anestesisti delle Cooperative. A questo punto speriamo che non arrivi il Lupo a soffiare sulla nostra casetta».
I posti letto di terapia Intensiva previsti in più in base al DL 34/2020 e realizzati al 06/01/2022 (Fonte: Piano Socio sanitario delle Marche 2023-2025)
I posti letto di terapia semintensiva previsti in più in base al DL 34/2020 e realizzati al 06/01/2022 (Fonte: Piano Socio sanitario delle Marche 2023-2025)
«Covid center, la convenzione è scaduta: spendiamo 24mila euro di utenze e c’è una Tac inutilizzata»
Per la vecchia pandemia bastava curare a casa gli ammalati come hanno fatto alcuni dottori che hanno lavorato con scrupolo e passione.
Maria Gabriella Giorgi fortunata lei che non si e imbattuta nel COVID poi vedeva se era sufficiente curarsi a casa
Maria Gabriella Giorgi ripeto e stata molto fortunata ad non imbattersi nel COVID poi vedeva se non correva velocemente in ospedale ...
Stefania Franceschetti ci ha curato il medico del Comitato cura domiciliare covid, pensi un po'.
Maria Gabriella Giorgi quindi tutti quelli ricoverati in ospedale e rimasti mesi tutti cretini ?anche io ho avuto il COVID e sono rimasta a casa per un mio famigliare invece non e stata la stessa cosa per poco non ci rimaneva secco e comunque stiamo ancora pagando le conseguenze di quel periodo ....le ripeto e stata fortunata come me ma non per tutti e stato così .
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Quanto sta accadendo al Covid Center, in termini di gestione scandalosa e di sprechi vergognosi, era stato ampiamente previsto nel 2020 dal sottoscritto e da molti altri, allorchè la Regione (allora a guida Ceriscioli), con il plauso di alcuni esponenti politici di Civitanova Marche, prese la sciagurata decisione di creare una struttura di emergenza ex novo, anzichè potenziare le strutture emergenziali già esistenti.
Il nuovo che avanza…”IO comunque sono soddisfatta”…
Che fosse uno scandalo e una vergogna creare una nuova struttura anziché potenziare le strutture già esistenti era bello il pensare, mentre sullo scandalo e la vergogna del protocollo della vigile attesa tachipirinante e del divieto dell’idrossiclorochina (che induceva al suicidio) e dell’ivermectina (vermifugo per cavalli) non c’erano “argomenti concreti”…
Peraltro il dottor Maffei non spiega come mai per 100 anni, dalla Spagnola del 1920, non si erano avute pandemie e adesso son diventate la cosa più ovvia e imminente…
vale la pena ricordare che per Speranza la pandemia era una propizia opportunità per stabilire l’egemonia della sinistra:
https://www.ilsussidiario.net/news/speranza-covid-occasione-di-ricostruire-egemonia-sinistra-no-a-privato-e-mercato/2156956/
…..quando si (ri)parla di Covid…. ecco che (ri)spunta qualche “no-vax”…. poverino, lasciamolo parlare, va…. per quel nulla che “alza”!
Peraltro all’ultima campagna vaccinale hanno aderito 33.000 marchigiani su un milione e mezzo… forse qualcuno non alza niente, certo altri abbassano tanto tanto…