L’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini
L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e la Regione Marche insieme per arginare l’uso scorretto di farmaci che sta causando problemi di salute pubblica come la antibiotico-resistenza. È stato approvato dalla giunta regionale lo schema di convenzione per la realizzazione del progetto nazionale “Cittadini e operatori sanitari sempre informati sul farmaco” (CosiSiFa).
«I cittadini vanno responsabilizzati ad un uso corretto dei farmaci – spiega l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini – così come i medici ad una corretta prescrizione. Oggi il web è sommerso di notizie più o meno corrette e di fake news e sempre più spesso i cittadini cercano in rete la soluzione ai loro problemi di salute. Si tratta di riuscire a fornire una informazione scientifica sui medicinali che sia affidabile, chiara, semplice e autorevole, capace di “convincere”, ma anche di contrastare le false o non del tutto corrette informazioni. La comunicazione sui farmaci deve essere accattivante, di facile lettura e comprensibile: ricercatori capaci vanno affiancati da persone esperte di comunicazione scientifica».
I fondi a disposizione sono circa 117mila euro in un triennio per le Marche e l’obiettivo è duplice: responsabilizzare i cittadini all’uso corretto dei farmaci ed orientare le scelte dei medici prescrittori, dei farmacisti e degli stessi pazienti. Ogni Regione si impegna a realizzare attività progettuali e a garantirne l’avvio, entro cinque mesi dalla sottoscrizione, rendicontando le spese sostenute. Verrà costituito un network tra gruppi di lavoro regionali dedicato alla produzione e alla diffusione di contenuti di informazione scientifica sui farmaci, da diffondere anche attraverso strumenti comunicativi come i social network. Si ipotizza anche lo sviluppo di una apposita app per una informazione rapida e personalizzata.
Le risorse verranno erogate in tre tranche, rispettivamente del 40%, del 50% e del 10%. Per seguire l’attuazione, l’Ars Marche ha previsto due farmacisti per il Centro regionale di farmacovigilanza per un periodo di 36 mesi, ovvero la durata del progetto. La produzione di contenuti riguarderà la pediatria, l’oncologia, l’antibiotico-resistenza e cronicità/polifarmacoterapia. Gli strumenti informativi contemplati sono: bollettini/newsletter/siti web, social e app. E’ prevista la formazione periodica degli operatori coinvolti e la revisioni sistematiche dei contenuti prodotti.
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Idiosincrasia per l’ assessore alla sanità
Saltamartini poteva fare l’assessore agli asfalti, all’ippica, a Civitanova ne nitrisce uno, alle onde del mare e al vento che muove le nuvole e poi a spiegarci cose che già sappiamo quasi tutti. Vuol parlare della resistenza agli antibiotici, allora parli delle polmoniti che si beccano in ospedale e che sono le più resistenti. Anzi ci spieghi il perché si entra con un unghia incarnita e capita se si è anche sfortunati di uscire se tutto va bene dopo qualche mese passato tra reparti poco attenti alle piaghe da decubito, terapia intensiva e il resto delegato alla speranza. Per non parlare di altri batteri che vivono comodamente in ospedale e spesso alla poca serietà, diciamo incompetenza di chi ha perso il nesso tra deontologia medica e cura del paziente che sempre più spesso una volta entrato e spiaggiato in qualche Pronto soccorso, inizia il suo calvario. Saltamartini impara l’arte e portala da un’altra parte. Un gommista, ce lo vedi tu a fare l’assessore alla sanità? Oppure un ex funzionario o ché ( mi sembra che ci vada l’accento come su tutto il commento) di una forza di sicurezza a parlare di sanità che poi non è solo pasticche e punture ma tante altre cose in cui cercate di mettere più amici possibili non a fare le iniezioni ma a gestire in collaborazione con l’assessore alla sanità tutto l’ambaradan con le conseguenze che vediamo. Ma perché una volta raggiunta la pensione e pure succulenta non vi togliete dalle… ingrate soddisfazioni sperando che un giorno qualcosa migliori buttando tutta la zavorra a mare magari da un aereo che sta precipitando e che si tenta di alleggerire per tenerlo su. Non sarebbe neanche questione di politica se prima di donarsi ad essa uno si domandasse: “Ma al di là di quello che non sarei assolutamente in grado di supportare oltre al mensile, visto che già non mi manca niente se vado a pesca, qualcuno verrebbe a cercarmi?”. Poi è chiaro, la nostra politica è fatta anche di parecchi falliti, nullafacenti, scarti sociali, truffatori, drogati, che cercano di sbarcare il lunario ricorrendo a tutti gli espedienti soprattutto illeciti e miserabili, pur di trovare un po’ di guadagno, popolarità e tanti di quei auguri per cui dovrebbero campare non so quanti anni… a lucrare con essa. Ps. Ma il consigliere alle promesse dei soldi :Qui e là
Io amo la libertà
E nessuno
Me la toglierà mai…
Ci mancherebbe ma perché non se la prende ancor prima visto che chiunque potrebbe prendere il suo posto accontentandosi anche di un reddito di inclusione.