Gomis in azione
di Mauro Giustozzi
«Ci vuole testa e tecnica per vincere partite come questa che fuori dal campo sono molto sentite e caricano i tifosi delle due squadre». E’ alla Maceratese da appena tre settimane ma Kalagna Gomis si è calato perfettamente nella nuova realtà del campionato di Eccellenza arrivando dalla Serie D.
«Ci stiamo avvicinando alla gara contro la Civitanovese come prepariamo tutte le altre partite – esordisce il centrocampista senegalese – anche se è chiaro che il derby è una partita diversa, particolare, per le motivazioni che si trascina dietro. Per me è una sfida di calcio con 3 punti in palio che vogliamo fare nostri. Nessuno ci sta a perdere il derby per la rivalità che esiste tra le due città e le due tifoserie, però bisogna entrare in campo lucidi e determinati nel fare bene quello che sappiamo. Certo ci sarà una motivazione in più per chi giocherà la partita dall’inizio o da subentrato».
Dai primi passi con Cremonese e Piacenza alle ultime stagioni disputate in D con le maglie di Correggese, Varesina e Matese prima dell’approdo a gennaio alla Maceratese il 28enne Kalagna Gomis ha inanellato 168 presenze realizzando 6 reti in carriera. «Mi sono subito trovato bene a Macerata mi hanno accolto tutti come fossi stato da sempre in questa squadra – prosegue il giocatore senegalese -. E’ chiaro che se non ci fossero stati problemi io probabilmente non sarei stato chiamato qui: so che la Maceratese aveva obiettivi ben diversi in questo campionato.
Purtroppo però i risultati non sono stati finora completamente positivi ma devo dire che non sono del tutto negativi. Quando giochi in una squadra ed una piazza importante come è Macerata fare tre pareggi consecutivi e vedersi sfuggire sempre la vittoria per un soffio, sia col Chiesanuova che con l’Urbania, crea delusione nell’ambiente. Al mio arrivo ho comunque trovato uno spogliatoio che non molla nulla, il morale non è affatto basso. Continuiamo ad allenarci con grande intensità ed anche a parlare tra di noi per individuare il modo di uscire da questa situazione e per centrare la prima vittoria, almeno per me che sono arrivato da poco».
Centrocampista tuttofare il ‘colored’ della Rata: nella sua carriera ha giocato 88 volte da centrale di centrocampo, 18 volte a destra e 6 volte a sinistra, 12 volte schierato da mediano davanti alla difesa e poi ha ricoperto altri ruoli in diverse zone del campo. «Io mi metto sempre a disposizione dell’allenatore e della squadra – sottolinea Gomis – per cui non ho un ruolo che prediligo rispetto ad altri. Sono sempre pronto ad aiutare la squadra in ogni zona del campo.
Non ho trovato tanta differenza tra la serie D che ho lasciato e l’Eccellenza trovata a Macerata: nel senso che tra le prime che lottano per vincere il campionato e questa categoria il divario esiste, ma per il resto non ho notato tantissima differenza. L’unica forse è che in D hai quattro under da schierare e qui invece solo due. Questo si fa la differenza. Nelle tre partite disputate con la Maceratese ho notato un torneo equilibrato e molto livellato, dove spesso sono le individualità ed i giocatori di qualità che decidono le partite».
Chiusura ritornando sul derby: lo vincerà la squadra che saprà meglio approcciarsi ai diversi momenti che la sfida del Polisportivo proporrà. «Io credo che la testa sia determinante – conclude Kalagna Gomis – perché quando sei libero mentalmente sei più in fiducia, poi ti viene tutto più semplice, il correre, il saltare l’avversario, il fare gol o l’evitare di prenderne.
La stiamo preparando questa partita sia di testa che di tecnica, tutto quello che serve per arrivare finalmente a questa vittoria. Stiamo lavorando bene, io ed i miei compagni siamo pronti ad entrare in campo per dare il massimo e lottare sino alla fine per conquistare il successo nel derby».
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L’importante che i biancorossi giochino per la “maglia”.