Qualità della vita, il Maceratese vola e guadagna ben 22 posizioni rispetto al 2022, piazzandosi al 37esimo posto in Italia. E’ quanto emerge dalla tradizionale indagine sulla “Qualità della vita” del Sole 24 Ore. Sono 90 gli indicatori presi in esame, suddivisi nelle classiche sei macro-categorie tematiche (ciascuna composta a sua volta da 15 indicatori): ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
A livello nazionale vince Udine per la prima volta, seguita dalle province di Bologna e Trento. Maglia nera per quella di Foggia nuovamente ultima dopo 12 anni. Per quanto riguarda le Marche nel suo complesso, l’indagine de Il Sole 24 Ore restituisce una regione che fa un balzo in avanti complessivo. Ancona sale di 4 posizioni arrivando al 24esimo posto, Pesaro-Urbino stabile al 25esimo posto, Ascoli Piceno con un balzo di 15 posizioni si attesta al 27esimo posto, il Maceratese che registra un più 22 arriva alla 37esima e chiude il Fermano che scalando ben 23 posizioni arriva ad occupare il 50esimo posto.
Dunque il Maceratese, nonostante l’ottima performance annuale, resta sempre la penultima provincia delle Marche. Entrando più nel dettaglio dei vari indicatori spiccano due dati: uno al positivo, l’altro al negativo. Il primo riguarda il primo posto assoluto in Italia per l’illuminazione pubblica sostenibile, contando i punti a luce led in % sul totale del comune capoluogo. Per quanto riguarda l’indice Giustizia e sicurezza, dove comunque la provincia guadagna una posizione sul 2022 pur confermandosi al 97esimo posto su 107 province, spicca il dato negativo degli incidenti sul lavoro: il Maceratese è ottavo in Italia quanto a denunce per omicidio colposo da incidente sul lavoro. E infatti la nostra provincia ha fatto registrare 14 incidenti sul lavoro mortali o con inabilità permanente ogni 10mila occupati, contro una media in Italia di 11. Superiori alla media anche le denunce per reati legati alla droga e i reati informatici.
A trainare il balzo in avanti di quest’anno, sono stati gli indicatori Affari e lavoro (+48 posizioni), Ricchezza e consumi (+15 posizioni), Cultura e tempo libero (+14 posizioni). Per citare alcuni dati, per quanto riguarda Affari e lavoro il tasso di occupazione è al 70%, contro una media italiana del 65%, mentre i giovani che non studiano e non lavorano sono il 12,9%, a fronte di una media nel Paese del 18,5%. Sul fronte Ricchezza e Consumi, nonostante l’inflazione sia più alta della media italiana, il Maceratese ha fatto registrare una spesa annua per famiglia per beni durevoli di 2.683 (2.616 la media in Italia). Le famiglie con Isee sotto i 7mila euro sono il 27%, contro una media del 33% in Italia. In pratica una famiglia su 3 è ampiamente sotto la soglia di povertà. Mentre i percettori del Reddito di cittadinanza erano 28 ogni mille abitanti, a fronte di una media italiana di quasi il doppio.
Per quanto riguarda l’indicatore Società e salute spiccano due dati al negativo: il numero di medici di base attivi ogni mille abitanti (0,67 contro il 0,7 della media italiana) e il numero di posti letto per specialità ad elevata assistenza che ci collocano agli ultimi posti in Italia con poco più di un posto letto ogni 10mila abitanti (la media in Italia è di 3,8). Ottimo piazzamento nel settore Cultura per quanto riguarda il numero di spettatori ogni 100o spettacoli: sono 76.051 a fronte di una media italiana di 61.537.
(Redazione Cm)
Se la qualità della vita si basasse sulla felicità non so Macerata a che posto starebbe.
Non me lo sarei mai creso
Non me ne sono accorta.
Finché non rompono con la politica va' ancora meglio
La provingia...
Mannaggia, che dirà adesso la nostra cara sinistra.....
Stefano Micozzi mannaggia poteva eseguire una analisi più approfondita e così non scriveva tale fesseria
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Grazie all’operato dell’amministrazione PARCAROLI che sta’ lavorando in maniera molto serena x il bene di tutti alla faccia della vecchia amministrazione che l’aveva fatta calare in moltissime posizione x la qualita’ della vita.
Embèh?
Ma della samità, 1 posto letto ogni 10.000 contro i 3.8 della media nazionale , dei medici di base e della sicurezza sula lavoro non ve ne importa niente ? La qualità della vita va letta in tutti i suoi parametri. Alcuni positivi altri negativi. Poi basta a sventolare le bandiere oggi di destra e ieri di sinistra. La salute e il benessere dei cittadini è un bene comune.