La civitanovese Pasqualina Pezzola
di Laura Boccanera
Per tutti quella strada era “La Montesanta”, lì viveva Pasqualina Pezzola, la sensitiva civitanovese famosa in tutto il mondo. E presto il tratto di strada di via del Casone che va dalla rotatoria di via Dante Alighieri al passaggio a livello, sarà dedicata a lei.
La giunta ha recepito infatti la proposta della commissione toponomastica che già lo scorso marzo aveva deciso di dedicare un’area alla sensitiva civitanovese scomparsa a 97 anni nel 2006. Oltre all’intitolazione verrà anche realizzata una targa in acciaio inox raffigurante l’immagine di Pasqualina e a disegnarla sarà l’artista Alessandro Pizzuti.
Pasqualina Pezzola è stata parte della storia della città e d’Italia: i suoi “poteri” sono stati studiati e analizzati anche da scienziati allo scopo di riuscire a capire come riuscisse, lei di estrazione bassa e senza studi specifici, a diagnosticare anche malattie e disturbi meglio di luminari e dottori. La sua fama e le sue virtù sono state un vero mistero del ‘900 rimasto inspiegato e senza precedenti. Si narra che personaggi come Franco Zeffirelli, Federico Fellini e Fred Buongusto fossero suoi abituali frequentatori. Si dice addirittura che alcuni messi pontifici si rivolsero a lei quando le condizioni di salute di papa Pio XII prima e di papa Giovanni XXII poi si fecero critiche e portarono i due pontefici alla morte.
C'è ne avete messo di tempo;; per alcuni è stata una grande donna :,
La nostra vera sensitiva
Dio le ha dato delle capacità soprannaturali messe a frutto per aiutare chi ne aveva bisogno
Quale via? A Civitanova non ci sono nuove vie.
Mariano Nazziconi c'è scritto nell'articolo.....
Fabiola Carlini infatti non è una nuova via, ma hanno intestato a lei un tratto di Via Del Casone dove praticamente non ci sono numeri civici. Una mossa indolore.
Well Done!!! Avrei voluto conoscerla,rimandavo sempre come se fosse stata immortale
Caterina de Blasio è immortale, è stata consultata da specialisti di alto rango per risolvere casi dubbi per la medicina.
Serenella Nuccelli Infatti mi dispiace tantissimo, non ho fatto in tempo ad incontrarla.Quando andrò di nuovo al Cimitero,vorrei andare a pregare sulla sua tomba,devo chiedere al custode dove si trova.Sono rimasta malissimo,per non averla conosciuta,mi dicevo: domani ci vado,sono passati anni,finché è venuta a mancare.E' un rimorso che mi porto dietro
Non so...ma mi è stato raccontato che mio nonno, maceratese, andò da lei per invocare la mia guarigione. Nacqui negli anni 70 con una meningite in seguito ad una infezione al momento del parto probabilmente.... be'....ho ora 53 anni
Sono proprio contente di questo riconoscimento è il minimo per i tanti aiuti ad una molteplice umanità a cui ha dedicato la sua vita e a cui si è donata gratuitamente....
Grande donna; con le sue doti ha aiutato tanta gente
Grande donna
Bravissima Bravissima
Quando avevo 4 anni con la sua diagnosi mi ha salvato la vita
Ci sta
Matteo Smorlesi te la ricordi
Serenella Nuccelli Verissimo,tantissime persone dovrebbero prendere il suo esempio.Invece se ti vedono per terra,finiscono di schiacciarti
Ci sono stata per ben 2 volte...donna fantastica e non certo una ciarlatana come invece ce ne sono tante..grazie per ciò che hai fatto per tanta gente malata..r.i.p
Era ora ....
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Via Montesanta. Andava fatta entro 12 mesi dalla sua morte. Finalmente!
Molti anni fa stetti da Lei con mia Moglie, ogni cosa che ci disse corrispose sia alla situazione in essere che a quella futura. Una grande baciata da un dono inestimabile che metteva a disposizione di tutti.
Era ora che ci si ricordasse di Pasqualina. Non solo grande sensitiva, che molti scienziati della mente studiarono senza capirci molto. Ma anche un donna che disse di no, quando, durante l’ultima guerra, il controspionaggio fascista le chiede di avvisarlo quando alla foce del Chienti arrivavano i sottomarini alleati per recuperare i militari inglesi che fuggivano dai campi di concentramento, o i partigiani che dovevano essere addestrati dagli Alleati nel Sud Italia. Lei rispondeva che Dio le aveva dato questi poteri per fare del bene, non per fare il male.