Civitanova cammina
Non solo un gruppo di amici che si ritrova per camminare, ma una vera e propria squadra pronta a mettersi a disposizione della città. “Civitanova Cammina”, che oggi conta più di 50 adesioni, è diventata a tutti gli effetti un’associazione civitanovese di promozione sociale. Presidente e fondatrice è l’assessora all’urbanistica Roberta Belletti, vice presidente Cosimo Crescente, tesoriere Romolo Testasecca.
Nel direttivo anche tre consigliere: Claudia Violini, Linda Tranquilli e Maila Sbrascini. «Tutto nasce per gioco – racconta Belletti che precisa come questa iniziativa non ha nulla a che vedere con il suo ruolo amministrativo da assessore – quando ho scritto sui social un post per invitare chi voleva venire a camminare insieme a me. Oggi a distanza di qualche mese siamo diventati un gruppo bellissimo che tre volte a settimana si ritrova per stare insieme, camminare e coltivare nuove amicizie».
E proprio da questo clima di amicizia e di condivisione che è nata l’idea di dar vita all’associazione. «Siamo in tanti e vogliamo renderci utili per la città – ha detto -. Ringrazio ogni amico di “Civitanova cammina” per essersi messo a disposizione, ma anche per l’affetto e la stima che mi dimostrano ogni giorno».
Civitanova cammina, in realtà, corre. Perché a pochi giorni dalla trasformazione in associazione è già pronta la prima uscita ufficiale. Durante le feste natalizie, infatti, allestiranno, lungo corso Umberto I, il “Gazebo della solidarietà” dove sarà possibile acquistare oggettistica artigianale. «Il ricavato – fa sapere la presidente Belletti – sarà completamente devoluto in beneficenza all’associazione Aisla Marche che si prende cura dei malati di Sla. Un’idea che porteremo avanti anche nel nuovo anno e che ogni volta riguarderà associazioni diverse». L’appuntamento con il “Gazebo della solidarietà” è per tutti i sabati e le domeniche, a partire dal 2 dicembre fino al 17, dalle 10 alle 17.
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I have a dream: da hobby ad associazione a Lista civica. Si parlava qualche tempo fa di fare ” qualche passo” per una signora nuovo sindaco e che non si allontanasse troppo da quello che è già ben visibile e non da adesso ma che per qualcuno più duro di cervello ci vuole più tempo e molto meno ginnastica di questo tipo. Chissà, partendo da lontano anche nella nostra cittadina ora scintillante piena di luci e di colori ( piccolo omaggio a GG) , tendenti al nero semi rinnegato e qualcuno ben sa di che colore si tratti, qualcuno molto vicino politicamente al soggetto con cui divide quest’amore per l’urbanistica e che fra qualche anno sparito il reggente attuale perché due non può diventare tre , almeno non in questa cittadina con “l’abero stecco” a sua perenne memoria. Naturalmente gli auguro le migliori fortune in ambito lavorativo e un rispettoso ritorno al suo posto di ragioniere che poco si addice con l’amministrare una città, meglio un’azienda esperta in gazzose che lo ha visto crescere e formarsi. Torniamo a me. Camminando uno vicino è possibile che si incontrino altre fiumane di genti, tutte con lo stesso sogno di una Civitanova nuova sempre più grande,piena di strade e di negozi e di vetrine piene di luci, con tanta gente che lavora,con tanta gente che produce (altro piccolo Cammeo per GG?. Anche se immaginando un futuro altro che dispotico, proprio distopico, presago di” un giorno in cui le nubi penderanno opprimenti, basse nei cieli” ( ricordino di E.A.P.) di questa già soffocante distesa di case e di palazzi e chissà che altro di nuova concezione non lo so ma di opache , adesso si dice così… rappresentazioni che dovranno sommergerla molto prima che lo farà l’acqua del mare salita per via del cambiamento climatico. A Mosè si apri il mare durante la loro migrazione da un posto all’altro…( riferimento bilico) a noi mi sa toccheranno le locuste a disturbarci ( sempre biblico ). Comunque colgo l’occasione visto che il soggetto articolato lo conosce bene ,di dire all’amico di tante Giunte che l’albero di Natale a Civitanova Alta fa proprio ribrezzo e soprattutto che non creasse sempre una polemica su cose oggettivamente incontrovertibili per loro natura sennò sarebbero semplicemente soggettive.