I rappresentanti di Officina Universitaria
«Incanaliamo tutta questa rabbia, riempiamo le strade, facciamo rumore». E’ l’appello che lancia l’associazione studentesca di Unimc Officina Universitaria che ha organizzato per domani un secondo corteo contro la violenza sulle donne. Il primo corteo è in programma oggi ed è organizzato dall’ateneo. «Meno di 72 ore, il tempo intercorso tra il femminicidio di Giulia Cecchettin e Rita Talamelli – dice Martina Gagliardi, coordinatrice di Officina Universitaria – In Italia una donna muore ogni 72 ore, uccisa da un uomo. Ogni 72 ore sotto i nostri occhi avviene un femminicidio. Il nostro corteo nasce dall’esigenza di dare una valvola di sfogo alla nostra rabbia, vogliamo attraversare le strade di Macerata come una marea, insieme e fare rumore. Farne tantissimo, come Elena Cecchettin ci ha chiesto. Siamo stufe di restare in silenzio e siamo stufe di essere zittite. Invitiamo la cittadinanza e la comunità studentesca tutta a partecipare, domani a partire dalle 17 al nostro corteo arrabbiato. Il concentramento sarà in piazza Annessione con arrivo in piazza Cesare Battisti, in cui si susseguiranno interventi e musica. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima».
Per permettere lo svolgimento del corteo, la polizia locale ha emanato un’ordinanza che modifica il traffico. Il provvedimento prevede il divieto di sosta con rimozione, dalle 16 alle 20, in corso Matteotti, via Tommaso Lauri, corso Garibaldi, piazza Annessione e piazza Cesare Battisti. Previsto il divieto di transito, per tutti i veicoli, durante lo svolgimento della manifestazione, in particolare con obbligo di svolta a sinistra e immissione in via Padre Matteo Ricci per tutti i veicoli giunti in prossimità dell’intersezione tra via XX Settembre/via Domenico Ricci e piazza Vittorio Veneto, eccetto i veicoli delle forze dell’ordine e mezzi di soccorso. Divieto di transito anche in via Armaroli e obbligo di proseguire dritto per tutti i veicoli giunti in prossimità dell’intersezione con via Zara, eccetto residenti durante il passaggio del corteo in via Tommaso Lauri. Infine il provvedimento prevede la sospensione momentanea della circolazione lungo il percorso della manifestazione.
Sono contro ogni tipo di violenza, non solo alle donne, ma a tutti gli esseri viventi
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Anche le donne non scherzano.
” Secondo l’ultima nota Istat sulle vittime di omicidio, nel 2021 sono stati commessi 303 omicidi. In 184 casi le vittime sono uomini e in 119 sono donne (il 39,3% del totale). Le vittime uccise in una relazione di coppia o in famiglia sono 139 (45,9% del totale), 39 uomini e 100 donne. “
Peraltro i maschi italiani sono i più inoffensivi del mondo dopo i greci:
Nel 2021 in Europa stando ai dati dell’Unodc-United Nations Office on drugs and crime, i femminicidi in Germania sono stati 337, in Francia 228, in Gran Bretagna 207 e in Spagna 97, mentre in Italia come detto il numero è stato di 119. In proporzione al numero degli abitanti, secondo i dati Eurostat relativi al 2020 il triste primato però spetta alla Lettonia, con Lituania e Croazia a seguire.
Vediamo allora il numero di omicidi volontari commessi da familiari o (ex) partner ogni 100mila donne nei Paesi Ue nel 2020:
Lettonia: 2,14
Lituania: 0,87
Croazia: 0,67
Austria: 0,60
Slovenia: 0,57
Ungheria: 0,57
Germania: 0,53
Paesi Bassi: 0,45
Francia: 0,43
Repubblica Ceca: 0,42
Malta: 0,40
Italia: 0,32
Spagna: 0,32
Svezia: 0,25
Grecia: 0,16
Fonte Openpolis, dati Eurostat a febbraio 2023
Nei 15 Paesi che condividono i loro numeri in merito ai femminicidi, in totale nel 2020 sono state 745 le donne uccise.
Allargando ancora di più lo sguardo a tutto il mondo, stando a un rapporto dell’Onu nel 2021 in totale sono state 45.000 le donne uccise da partner, ex partner o altre persone della propria sfera familiare. Per quanto riguarda i Continenti il dossier parla di 17.800 femminicidi in Asia, 17.200 in Africa, 7.500 nelle Americhe, 2.500 in Europa e 300 in Oceania.
Ancora una volta il problema drammatico è quello di una propaganda falsa e capziosa che ribalta la realtà, sostituendola con la propria narrazione. Capirei se andassero a manifestare in Lettonia…